8.50

Recensione Dragon's Dogma 2 per PC

Torniamo a vestire i panni dell'Arisen nella recensione di Dragon's Dogma 2 per PC

Il ritorno dell'Arisen

Sono passati dodici anni dal rilascio di Dragon's Dogma su XBOX 360 e Playstation 3, diversi anni in cui CAPCOM ha subito un cambio di rotta importante, uno di quelle sterzate che ha permesso alla compagnia di rimettersi in sesto e di dimostrare al mondo che "la software house di Street Fighter" (a proposito, avete letto la nostra recensione di Street Fighter 6) fa ancora sul serio. Nell'ultima decade la software house nipponica ha rimesso in fila le sue priorità ed è riuscita a proporre al grande pubblico una lista di titoli di spessore, lista che è destinata ad allungarsi con Dragon's Dogma 2, il titolo di cui vi parliamo oggi. Grazie ad un codice ricevuto dal publisher abbiamo avuto modo di provare il nuovo GDR open world progettato da Hideaki Itsuno e siamo qui per raccontarvi la nostra opinione in merito tra pregi e difetti della produzione. Se siete curiosi di saperne di più non vi resta che seguirci nella recensione di Dragon's Dogma 2 per PC.
 

 

La trama di Dragon's Dogma 2

Dragon's Dogma 2 è un action GDR open world, un titolo che come RPG sfrutta la componente narrativa non solo per raccontare una storia al giocatore ma anche per immergerlo in un mondo di gioco unico, per farlo "giocare di ruolo", per fargli vivere la sua personale avventura nel regno di Vermund. Come spesso facciamo, anche in questa recensione non vi parleremo approfonditamente della trama perchè vogliamo evitarvi qualsivoglia forma di spoiler. Piuttosto che raccontarvi della trama in se e per se preferiamo porre l'accento su un paio di elementi che vi potranno tornare utili per valutare la componente "da gioco di ruolo" dell'ultima produzione di Hideaki Itsuno.
 


 
Il primo elemento (di cui tanto si sta discutendo nella rete in questi giorni) riguarda il fatto che Dragon's Dogma 2 permette al giocatore un unico slot di salvataggio. Si, avete letto bene, se siete tra quei giocatori che volete provare varie opzioni (magari affrontando alcune quest in modo diverso, prendendo decisioni diverse e tornando sui propri passi) in Dragon's Dogma 2 non lo potrete fare. Il gioco salva (e sovrascrive) infatti un unico salvataggio con un unico personaggio. Da un certo punto di vista questo obbliga il giocatore a giocare "in modo pulito" senza consentirgli di barare ricaricando salvataggi diversi e rifacendo scelte dopo, magari, averne viste le conseguenze. Dall'altra parte però questo sistema impedisce al giocatore di poter sperimentare agevolmente classi diverse, in partite diverse e di vivere, quindi, avventure diverse. Vedremo se e come CAPCOM deciderà di intervenire su quella che, se da un lato può essere vista come una vera e propria scelta autoriale di Itsuno, dall'altra limita fortemente la libertà del giocatore. 
 
Svangata questa prima, enorme, particolarità del titolo siamo rimasti colpiti dal modo in cui Dragon's Dogma 2 fa vivere al giocatore il mondo di gioco. Nel titolo non è infatti presente alcun sistema di viaggio rapido (al netto di un sistema di teletrasporto), ne avrete a disposizione cavalcature di alcun genere. In Dragon's Dogma 2 per muovervi da un punto A ad un punto B dovreste (solitamente ndr.) muovervi a piedi con tutto quello che questi continui viaggi comportano e cioè scontri continui con avversari, esplorazione del mondo di gioco e conoscenza di NPC. Questa scelta l'abbiamo trovata molto più calibrata e azzeccata e in un certo senso aiuta il giocatore ad immergersi nel mondo di gioco, obbligandolo ad avere a che fare col i pericoli di Vermund.
  
Prima di passare a parlare del gameplay vogliamo fare due parole sulla trama e la narrazione e sulla localizzazione. Partendo proprio da quest'ultima vogliamo rassicurare i non anglofoni visto che Dragon's Dogma 2 è localizzato in italiano e la traduzione ci è parsa anche decisamente buona. Per quanto concerne la trama invece vi diciamo solo che, anche in questo capitolo (che è difficile inquadrare come vero e proprio seguito del primo Dragon's Dogma ndr.) vestirete i panni dell'Arisen, del prescelto che dovrà salvare un altra volta il regno. Se state cercando un titolo in grado di raccontarvi una trama originale e unica probabilmente resterete delusi dalla componente narrativa di Dragon's Dogma 2 ma se invece la valutate nel suo complesso e nel modo in cui quest'ultima si lega alla lore del gioco e al suo mondo allora saprete cogliere la sua profondità.
 

 

Il gameplay di Dragon's Dogma 2

Abbiamo capito che il comparto narrativo di Dragon's Dogma 2 non brilla certo per originalità o per profondità mentre le cose, sul piano del gameplay cambiano in modo radicale e sostanziale. Dragon's Dogma 2 è infatti il classico gioco la cui narrazione è al completo servizio del gameplay. D'altra parte, conoscendo i lavori di Itsuno la cosa non stupisce più di tanto, il designer giapponese ha infatti un curriculum di tutto rispetto quando si parla di action game e già nel primo Dragon's Dogma si vedeva come il concetto di storia e di narrazione venisse messa in secondo piano. Ovvio che se siete tra i giocatori che giocano un GDR per la sua componente narrativa non sarete contenti della scelta fatta ma se invece state cercando un ottimo ibrido fra elementi action e scelte ruolistiche allora qui vi troverete subito a casa vostra. Partiamo col dire che il gameplay di Dragon's Dogma 2 non assomiglia (nella sua totalità) a niente di già presente sul mercato: il sistema delle pedine è infatti un sistema unico in grado di creare un divario enorme con tante altre produzioni, ma andiamo con ordine perchè se non avete giocato al primo titolo della serie potreste non sapere cosa sono le pedine.
  

Dragon's Dogma 2 è puro gameplay, un action GDR in grado di rinchiudervi in un mondo dark fantasy incredibile con meccaniche di gameplay assolutamente uniche nel genere.

 
Per capire cos'è una pedina e come funziona dobbiamo spiegarvi cosa sarete chiamati a fare nelle battute iniziali dell'avventura. Come in quasi ogni altro GDR che si rispetti la prima cosa di cui dovrete occuparvi è la creazione del vostro alter ego. Dragon's Dogma 2 infatti non presenta un personaggio già pronto e confezionato (come succede, ad esempio, in The Witcher 3) ma dovrete invece dettagliare ogni tratto del vostro avatar e lo potrete fare con una completezza davvero unica (merito di un editor del personaggio che rappresenta un punto di riferimento per tutto il mondo videoludico). Oltre ai tratti fisici dovrete poi scegliere la classe di appartenenza, dopo pochi minuti vi troverete nel mondo di gioco. Non dovrete però creare solo il vostro personaggio principale, Dragon's Dogma 2 vi chiede infatti di creare anche la vostra Pedina Primaria, un altro personaggio che vi assisterà per tutta la durata della partita. Questa pedina sarà poi evocabile da altri giocatori in tutto il mondo, in buona sostanza, oltre ad utilizzarla nella vostra partita la pedina principale aiuterà altri giocatori (e la aiuterà in modi che non potete nemmeno immaginare ndr.). In Dragon's Dogma 2 non vi muoverete per il regno da soli ma sarete sempre in gruppo, composto da voi, dalla vostra pedina primaria e da altre due pedine che potrete evocare. Le pedine evocate sono quelle create da altri giocatori che potrete scegliere volta per volta, missione per missione. Il bello è che ogni pedina che chiamerete nel vostro mondo porterà tutta l'esperienza accumulata nella partita del suo giocatore primario: questo vuol dire che se ha già completato una quest vi darà indicazioni su come portarla a termine, se conosce la posizione di un tesoro ve lo indicherà e via di questo passo. 
 
L'intelligenza artificiale delle pedine ci ha lasciato piacevolmente colpiti: che scegliate pedine di supporto o guerrieri il loro comportamento è sempre coerente e in diverse situazioni ci hanno letteralmente salvato la vita attutendo la nostra caduta da precipizi o rianimandoci in scontri particolarmente cruenti. Ecco, parliamo un po' di scontri e di combat system. In Dragon's Dogma 2 si combatte tanto, un po' perchè, per come è strutturato il gioco i combattimenti sono molto frequenti e un po' perchè vi esalterete parecchio visto che il combat system è dannatamente divertente e profondo. Poco sopra dicevamo come non sono previsti viaggi rapidi o cavalcature e questo comporta il fatto che il giocatore si deve spostare per la mappa a piedi e, in questo modo, avrà modo di incontrare tonnellate (nel vero senso della parola) di avversari. Se sulle prime questi incontri aiutano e incoraggiano la crescita del personaggio alla lunga diventano un po' fini a se stessi ma non per questo poco divertenti. Che scegliate una vocazione (così si chiamano le classi nel mondo di Dragon's Dogma) melee o ranged vi divertirete comunque: il sistema di combattimento funziona sia dalla breve che dalla lunga distanza e scontrarsi con enormi avversari è assolutamente divertente e piacevole. 
 
Prima di passare a parlare della componente artistica e tecnica del titolo ci teniamo a parlare un secondo del sistema di quest e dell'esplorazione. Se siete abituati ai titoli dove, una volta che avete recuperato una quest, vi trovate il checkpoint da raggiungere sulla mappa con la risoluzione bella e pronta nel titolo di Itsuno potreste avere qualche difficoltà. Dragon's Dogma 2 spinge infatti il giocatore ad esplorare e cercare la soluzione alla quest. Quando mette un indicatore sulla mappa molto spesso è un punto generico, in alcuni casi non è nemmeno presente e, alle volte, le quest hanno una durata limitata che preclude il corretto compimento della stessa se non viene portata a termine nei tempi designati. Siamo rimasti molto colpiti anche dall'intelligenza artificiale dei nemici che sfrutteranno qualsiasi mezzo per mettervi al tappeto, se la loro dimensione lo consente vi lanceranno addosso pietre, cercheranno di colpire le classi più deboli e via di questo passo. Un ultimissima cosa e poi passiamo a parlare di arte e tecnica: il livello di difficoltà. Dragon's Dogma 2 non permette al giocatore di selezionare il livello di difficoltà ma il gioco bilancia automaticamente il livello degli avversari man a mano che proseguirete nell'avventura. Se all'inizio questo sistema è abbastanza bilanciato col proseguire delle ore potreste notare che la curva di difficoltà tende ad abbassarsi sensibilmente, sopra tutto una volta che inizierete ad ottenere dell'equipaggiamento serio.
  
 

 

L'arte e la tecnica di Dragon's Dogma 2

Ed eccoci a parlare della componente artistica e tecnica di Dragon's Dogma 2 e qui l'argomento si fa spinoso perchè tanto il titolo di CAPCOM è stato in grado di catturarci per le sue atmosfere, per il suo world building e per la caratterizzazione di alcuni personaggi e ambienti tanto il motore di gioco risulta poco ottimizzato, ma andiamo con ordine. Partiamo con la componente artistica: Dragon's Dogma 2 è ambientato in un mondo dark fantasy dai forti tratti medievaleggianti e la costruzione del mondo di gioco è incredibile. Durante le varie avventure per la mappa vi capiterà più volte di restare a bocca aperta per uno scorcio apparso davanti a voi, per la visione di luoghi evocativi e mitici che potrebbero tranquillamente diventare lo sfondo del vostro desktop. Resta poi l'approccio open world del titolo che vi consente di andare proprio la, su quella rocca che avete visto in lontananza e, magari, scoprire un sacco di altri luoghi incantevoli (o orribili) durante il tragitto.
 
Va poi fatto un plauso plauso per la realizzazione degli NPC, tutti creati con lo stesso editor che avete usato per creare il vostro alter ego. Ogni personaggio che incontrerete ha poi una sua storia e vive una sua vita. Questo vuol dire che molte connessioni nel gioco arrivano proprio da vari personaggi che si muovono e agiscono nel mondo. Abbiamo apprezzato lo stile molto classico della produzione che non fa nulla per trovare una sua spinta artistica unica ma che rappresenta invece molto bene i paradigmi classici dei giochi di ruolo.
 
Dal punto di vista tecnico invece le cose non vanno molto bene. Se sulle nostre pagine abbiamo a più riprese lodato le caratteristiche tecniche del RE Engine di CAPCOM in questa circostanza sono emerse le limitazioni del motore di gioco della software house giapponese. Sia ben chiaro, anche se avete un PC ultra pompato rischiate di avere dei piccoli freeze qua e la ma il problema è che se avrete invece una macchina "meno corazzata" allora le cose si mettono male. I 30 FPS non sono sempre quasi mai granitici e nelle situazioni più concitate il gioco lagga e lagga pesantemente. Certo, i mille effetti a video pesano (giustamente) sulla GPU ma anche riducendoli spesso il risultato non cambia. Abbiamo avuto modo di provare Dragon's Dogma 2 anche su Steam Deck e, al momento, il titolo risulta completamente ingiocabile con un frame rate di 15 FPS con tutti i dettagli e le impostazioni ridotte al minimo. Va detto che CAPCOM non ha mai detto che il titolo sarebbe stato compatibile con la portatile di casa Valve. 
 
Buono il sonoro e buono il doppiaggio, sia inglese che giapponese. In questo caso vi consigliamo di sfruttare il doppiaggio in lingua inglese che ci sembra più adatto al contesto di gioco ma questa è solo una nostra preferenza. 
 

Il problema delle microtransazioni

Abbiamo deciso di dedicare un paragrafo a parte per la questione microtransazioni che tanto sta facendo parlare di se in questi giorni. Come avrete sicuramente letto o sentito/visto/ascoltato, in Dragon's Dogma 2 sono presenti le microtransazioni con acquisti in app che consentono al giocatori di comprare "scorciatoie". È vero, le microtransazioni ci sono non ci sono piaciute, per niente, come mai ci piacciono in qualsiasi tipo di produzione (basta dare una letta alla nostra recensione di NBA 2K24, giusto per fare un esempio). Va però detto che questi in app purchase non spaccano il gioco come in molti fanno credere, la quasi totalità dei vari acquisti possono essere recuperati in game (forse ad eccezione di un paio e, per altro, nemmeno di vitale importanza) e questi acquisti sono gli stessi extra che potrete trovare nella deluxe edition del titolo. Riassumendo: ci sono le microtransazioni in Dragon's Dogma 2? Si. Sono essenziali per poter godere appieno del gioco? No. Ci piacciono gli acquisti in app all'interno di produzioni tripla A pagate fior fiori di soldi dai giocatori? No, ma qui spetta a tutti noi fare la nostra parte e cioè lasciarle li dove sono: se nessuno le acquista sarà inutile implementarle ma se la gente le compra, ci fa girare i soldi allora non ci si può lamentare che troveremo gli acquisti in app ovunque.  
  

Riassumendo: ci sono le microtransazioni in Dragon's Dogma 2? Si. Sono essenziali per poter godere appieno del gioco? No. Ci piacciono gli acquisti in app all'interno di produzioni tripla A pagate fior fiori di soldi dai giocatori? No


 

 

Dragon's Dogma 2

Dragon's Dogma 2 è un titolo unico nel suo genere, un gioco che mostra, in ogni angolo, la forte impronta autoriale del suo creatore Hideaki Itsuno. Il sistema delle pedine è stato ulteriormente ampliato rispetto al suo predecessore e dobbiamo dire che, sopra tutto all'inizio, siamo rimasti più volte a bocca aperta per come queste risultassero credibili e utili ai fini del gameplay. Pad alla mano Dragon's Dogma 2 dimostra un solidissimo gameplay e la varietà proposta è garantita dal grande numero di combinazioni di classi delle pedine e dalle situazioni proposte. Il comparto narrativo non brilla certo per originalità ma la storia si fa seguire piacevolmente fino ai titoli di coda (considerate che vi serviranno minimo una trentina d'ore per chiudere la main quest). Peccato per alcune scelte un po' esagerate come l'impossibilità di effettuare salvataggi multipli o di creare più personaggi che limitano sensibilmente le scelte del giocatore. 

8.50

Trama 7.50

Gameplay 8.50

Arte e tecnica 8.00

Pro:

gameplay unico e solido

artisticamente ottimo

assolutamente piacevole da giocare

Contro:

unico slot di salvataggio

motore di gioco inadatto al titolo

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Pubblicato un nuovo video di gameplay per Dragon's Dogma 2

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Annunciata la data d'uscita di Dragon's Dogma 2

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Dragon's Dogma 2 uscirà il 22 marzo 2024

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