Street Fighter 6 ridisegna il concetto di picchiaduro
Scrivere la
recensione di Street Fighter 6 è complesso, o meglio, da una parte è molto semplice, il titolo di
CAPCOM è un fottuto capolavoro e questo è sotto gli occhi di tutti. Dall'atra invece non è facile trovarsi davanti ad un lavoro così maestoso e cercare di condensare tutto quello che si prova giocando nelle righe di un articolo (righe che, per giunta, non saranno mai abbastanza). Fatta la doverosa premessa avrete già capito che
Street Fighter 6 ha ampiamente soddisfatto le nostre aspettative e che l'ultimo episodio della storica saga di picchiaduro si aggiunge all'ormai decisamente corposo elenco di centri perfetti di CAPCOM. Lo studio giapponese negli ultimi anni sembra non sbagliarne una e questo non può che renderci felici ma ora è giunto il momento di lasciare da parte i preamboli e iniziare a raccontarvi la nostra opinione del titolo nella
recensione di Street Fighter 6 per Steam Deck.
La trama di Street Fighter 6
Prima di parlare della
trama di Street Fighter 6 (o meglio, dei contenuti che il titolo propone), vogliamo ringraziare CAPCOM per averci fornito un codice di test che ci ha permesso di provare il gioco e di scrivere questa recensione. Detto questo parlare della mole di contenuti di
Street Fighter 6 è decisamente complesso perchè quello che è stato messo in campo è davvero molto. Procediamo con calma e partiamo da quello che vedrete non appena il titolo partirà: la schermata iniziale di Street Fighter 6 è divisa in tre parti distinte:
World Tour,
Battle Hub e
Fighting Ground.
Iniziamo con quella che è la modalità sicuramente più atipica per un picchiaduro e che, al momento del suo annuncio, non avevamo sinceramente capito le sue potenzialità: stiamo parlando del
World Tour. La prima cosa che dovrete fare una volta entrati in questa modalità è quella di creare un vostro alter ego: si, lasciate da parte (almeno per il momento) i vari Ryu, Zangief o i nuovi combattenti e prendete tutte per voi le luci della ribalta. Una volta creato il vostro avatar (con un editor decisamente completo) vi presenterete alla palestra di Luke a
Metro City. Il World Tour è una sorta di modalità campagna che vedrà il vostro personaggio intraprendere un viaggio alla ricerca della forza, esplorando un vasto ambiente open world costellato di incontri interessanti e di quest da completare. Ogni personaggio che incontrerete per la città potrà diventare un potenziale vostro avversario che potrete sfidare senza problemi (dalla vecchina fino al bullo di quartiere). In questa modalità avrete modo di incontrare anche i vari combattenti di Street Fighter, cercare di diventare loro discepolo e apprendere così le loro mosse speciali. Capite bene che il vostro personaggio potrà diventare una vera macchina mortale.
Abbiamo trovato questa nuova introduzione decisamente interessante, giocare al World Tour è divertente e la città (e anche le altre ambientazioni) sono ricche di riferimenti a vecchi titoli CAPCOM ma non solo, il mondo di gioco è pieno di easter egg e riferimenti alla cultura nerd degli anni '90 e non solo. La storia raccontata è un po' trash (forse anche più di un po') ma scorre veloce e, sopra tutto, vi
permette di vivere Street Fighter in un modo fino ad ora impensabile. Considerate che, da sola, questa modalità vi porterà via oltre le venti ore (senza contare il completamento di tutte le varie quest secondarie): insomma il World Tour può essere definita la vera
modalità campagna di Street Fighter 6. Non manca la possibilità di personalizzare il vostro alter ego nel corso dell'avventura e dovrete prepararvi anche a fare qualche viaggetto perchè Metro City non è l'unica location disponibile.
Passiamo quindi al secondo grande blocco di questo
Street Fighter 6: il
Battle Hub. Possiamo considerare il Battle Hub come il vero punto focale della componente social di
Street Fighter 6. Anche in questo caso vi viene chiesto di creare un vostro avatar digitale (che può essere anche lo stesso del World Tour). L'accesso al Battle Hub è condizionato dall'avere una connessione internet a disposizione proprio perchè è la componente che, con tutta probabilità, vedrà più aggiornamenti nei prossimi mesi. Vi troverete praticamente in un maxi hub dove avrete a disposizione dei cabinati dove sfidare i vostri amici o sconosciuti. Potrete acquistare nuovi oggetti o modificare il vostro aspetto. Non manca la possibilità di iscriversi ad un club o affrontare sfide estreme (con modificatori che rendono ogni partita molto avvincente). Se già tutto questo vi può sembrare molto c'è un'altra piccola chicca che abbiamo apprezzato moltissimo: la possibilità di giocare a degli arcade classici di CAPCOM come
Final Fight o il primo
Street Fighter. Si, avete letto bene, il vostro avatar potrà sedersi al coin op e giocare una partita, come avreste fatto in sala giochi dal vivo tanti (noi ci ricordiamo ancora, e voi?) anni fa. Questi titoli dovrebbero "girare" durante l'anno e quindi avrete modo di giocare molti classici CAPCOM nei prossimi mesi! Ovviamente nulla vi vieta di sedervi ed assistere ai tornei, oppure fare il tifo per un giocatore che sta giocando ad un coin op o guardare una sfida tra due player 1 Vs 1.
Ed eccoci infine a parlare del
Fighting Ground che, in un capitolo "normale" di Street Fighter sarebbe stato il titolo vero e proprio. È qui che trovano posto la
modalità Arcade, la modalità
Pratica, la classica
Versus, la modalità
Speciale e la possibilità di affrontare i match online in modalità
Classificato,
Amichevole e
Sala personalizzata. Iniziamo con la modalità Arcade: qui potrete scegliere il vostro personaggio e vivere "la storia" del vostro combattente preferito scegliendo nel roaster dei
18 personaggi che includono i classici di Street Fighter 2 più le nuove aggiunte (di cui parliamo successivamente). Una volta selezionato il personaggio potrete scegliere quanti scontri affrontare, se impostare un tempo limite per round, scegliere il livello di difficoltà, se inserire le sfide bonus e se avere un telecronista che commenta l'incontro. Se vi sembra molto non è ancora finita, la
modalità Pratica permette a chiunque (si, a chiunque) di apprendere le basi di Street Fighter e non solo. Street Fighter 6 è un gioco che fa di tutto (e ci riesce) per essere giocato da chiunque: tra
Tutorial,
Allenamento e
Guide ai personaggi avrete l'imbarazzo della scelta, dovrete avere solo voglia di imparare. Per la prima volta sono presenti anche delle guide specifiche per i personaggi, per imparare ad ottenere il meglio dal vostro personaggio preferito. La
modalità Vs vi permetterà di sfidare gli avversari in singolo o a squadre (si, ci sono anche i
team match). Una nota di merito va poi alla
modalità Speciale: qui potrete affrontare degli scontri con modificatori di vario tipo che cambiano completamente l'approccio alla partita. Infine l'online è abbastanza tradizionale e vi permette di affrontare avversari da ogni parte del mondo.
Prima di parlare del gameplay e delle novità introdotte dal punto di vista del combat system vi vogliamo ricordare che
Street Fighter 6 è localizzato in italiano e che la traduzione è anche di ottima fattura, ricca di modi di dire che rendono la localizzazione di Street Fighter 6 unica nel suo genere.
Il gameplay di Street Fighter 6
Anche parlando di combat system e gameplay ci sarebbe da parlare per ore ma, prima di scendere nei dettagli, vogliamo condividere con voi quello che è la caratteristica più importante di Street Fighter 6 (almeno dal nostro punto di vista) e cioè la scelta di
CAPCOM di
rendere Street Fighter 6 al contempo sia molto tradizionale che altrettanto innovativo. Questo bilanciamento (unico nel suo genere) rende Street FIghter 6 uno dei capitoli più belli e importanti dell'intero franchise.
Facciamo due parole sull'accessibilità e sul voler rendere Street Fighter 6 un titolo adatto a tutti, dai pro player, ai neofiti a chi ha problemi di disabilità perchè un argomento che ci teniamo a portare alla vostra attenzione. Abbiamo già scritto poco sopra come
Street Fighter 6 metta a disposizione del giocatore una valanga di guide, tutorial, consigli e suggerimenti per far apprendere a tutti le basi del combattimento ma non solo: le guide avanzate spiegano dettagli molto tecnici del titolo, dettagli che solitamente si cercano ben al di fuori del gioco in se. Oltre a questo CAPCOM ha pensato di rivoluzionare anche il sistema di controllo di Street Fighter 6 (che, come ben sapete è uno dei cardini di un picchiaduro) permettendo al giocatore di scegliere che layout utilizzare: il
Classico, il
Moderno o quello
Speciale. Il Classico offre il classico schema di comandi a sei pulsanti che i fan di vecchia data sono abituati a conoscere con le mosse speciali che si possono eseguire combiando movimenti e colpi. Il sistema
Moderno rende le cose più facili ai neofiti relegando le mosse speciali alla combinazione di un tasto direzionale e di un unico tasto (l'Y su
Steam Deck). In questo modo il giocatore potrà concentrarsi sul match e potrà lasciare da parte la parte più tecnica di esecuzione delle mosse. La modalità
Speciale invece è una sorta di modalità assistita che sfrutta l'
intelligenza artificiale del gioco per eseguire la mossa giusta al momento giusto lasciando al giocatore la possibilità di scegliere i movimenti da far fare al suo personaggio. Questa modalità permette anche ai più piccoli o a chi soffre di alcuni problemi di poter giocare all'ultimo capitolo di Street Fighter. Questa modalità di controllo è l'unica a non essere accettata nelle sfide classificate.
Street Fighter 6 è enorme, completo, adatto a tutti e divertente come pochi altri picchiaduro presenti sul mercato.
Grande varietà anche nei personaggi proposti per questo capitolo: dai classici
Ryu,
Dhalsim o
Honda si aggiungono personaggi di Street Fighter V ad altri completamente nuovi come l'italianissima Marisa, un vero armadio a quattro ante che compete senza problemi con lo storico
Zangief. Parlare di bilanciamento dei vari combattenti in questa fase è difficile: ci vorrà del tempo (nemmeno poco) per avere i primi veri feedback a riguardo da parte dei pro player ma siamo certi che CAPCOM saprà effettuare i giusti ritocchi. Pad alla mano (o console alla mano nel caso di
Steam Deck) il sistema di controllo ha sempre risposto in modo impeccabile con una input lag praticamente assente. Street Fighter 6 introduce anche delle nuove meccaniche come il
Drive System che modifica radicalmente il gameplay. In
Street Fighter 6 avete a disposizione una barra dedicata: la barra del Drive appunto. Questa è composta da sei tacche che si riempiono e si svuotano a seconda delle vostre azioni durante lo scontro che vi permette di eseguire dei Drive Impact che scarica un colpo decisamente utile per iniziare le combo, il
Drive Rush che vi consente di effettuare un piccolo scatto in avanti e il Drive Parry che assorbe qualsiasi colpo vi sia arrivando in faccia. Infine il
Drive Reversal vi permette di girare a vostro favore una situazione scomoda e, anche questa, ci è tornata utile in più occasioni.
Non potevano chiaramente mancare le mosse EX (a vari livelli) che rendono il titolo ancora più spettacolare di quello che, normalmente, è di suo. Gli sviluppatori hanno inoltre aggiunto la possibilità di effettuare una
parata perfetta che può cambiare drasticamente l'esito di uno scontro. Sempre presenti, ovviamente, le combo e anche il
Burnout che rischia di lasciare il vostro personaggio in balia dell'avversario.
L'arte e la tecnica di Street Fighter 6
Anche sul piano artistico e tecnico il lavoro svolto dai ragazzi di
CAPCOM da questo punto di vista ha dell'incredibile.
Street Fighter 6 offre una direzione artistica riconoscibile, chiara e pulita. Gli sviluppatori di Osaka non hanno voluto snaturare quanto fatto con gli ultimi capitoli ma sono andati a rifinire e dettagliare in modo unico lo stile del loro picchiaduro. Abbiamo trovato ottimamente realizzati i combattenti classici che riprendono i tratti tipici del titolo rivisitati in chiave moderna.
Sul piano tecnico il lavoro svolto sul titolo ha del miracoloso. Il passaggio al
RE Engine di
CAPCOM ha fatto miracoli:
Street Fighter 6 riesce a girare a
60 fps su
Steam Deck (sacrificando chiaramente qualche dettaglio) e la resa generale è di ottimo livello. Ottime le animazioni, la cura dei fondali e la capacità di adattare i vari combattimenti anche a personaggi creati dal giocatore (che possono avere proporzioni e dimensioni più disparate). Le pecche più evidenti da questo punto di vista sono da evidenziare nel World Tour che, obiettivamente, offre ambientazioni poco dettagliate, texture dalla dubbia qualità e una resa grafica giustificata dalla natura trans-generazionale del titolo.
Ottimo anche il comparto audio che propone la soundtrack classica rivisitata in chiave moderna e brani che abbiamo trovato decisamente azzeccati per il contesto. Ottimi anche le voci e gli effetti sonori.