La melodia delle valli
Lo ripetiamo spesso ma è sempre giusto ricordarlo: "meno male che ci sono le produzioni indie", si, piccole produzioni che spesso riescono a trasmettere emozioni che i blasonati titoli "tripla A" faticano a raggiungere. Oggi parliamo di un gioco che più che un gioco è un viaggio, un titolo che vi lascerà qualcosa dentro una volta arrivati ai titoli di coda, un gioco che non dimenticherete facilmente. Ci è già capitato più volte di vedere un titolo più come un viaggio piuttosto che come un gioco e, solitamente, sono sempre bei viaggi. Anche oggi è così, il titolo di cui stiamo parlando è
A Highland Song, sviluppato e pubblicato dai ragazzi di
Inkle (che ringraziamo per averci fornito un codice per poter testare il gioco). Se siete curiosi di conoscere cosa ci ha fatto innamorare di questo gioca produzione non dovete far altro che seguirci nella
recensione di A Highland Song per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di A Highland Song
Cominciamo come sempre parlando della trama anche perchè, in questo caso specificamente, la narrazione, la lore e la componente narrativa in generale svolgono un ruolo davvero cruciale per la fruizione del titolo. Prima di parlare della
trama di A Highland Song dobbiamo però darvi una cattiva notizia:
A Highland Song non è tradotto in italiano, la localizzazione del titolo è disponibile unicamente in lingua inglese e, per poter godere appieno dell'esperienza di gioco è necessario avere una conoscenza almeno basilare della lingua inglese. Non è un inglese particolarmente complesso ma, chiaramente, se non avete dimestichezza con la lingua d'Albione faticherete a cogliere molte sfumature evidenziate dal gioco.
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Ma veniamo a noi e scopriamo cosa ci ha fatto tanto innamorare di
A Highland Song. Beh prima di tutto il contesto narrativo e il setting che gli sviluppatori di
Inkle hanno saputo costruire e mantenere per tutta la durata dell'avventura. Ecco, parliamo di durata dell'avventura: considerate che
A Highland Song è un gioco che potrete (e dovreste) rigiocare più volte visto che ogni run potrebbe essere potenzialmente diversa. Ogni partita dura tra le cinque e le otto ore e ogni partita è diversa perchè
Moira McKinnon può scegliere tante strade diverse per giungere alla sua destinazione: il faro dove, ad attenderla, si trova lo zio
Hamish. Ebbene si, anche se ogni partita è diversa dalle precedente, la narrazione svolge un ruolo fondamentale nel gioco perchè è proprio grazie agli incontri che Moira farà lungo la sua avventura che
il titolo si trasforma da gioco a viaggio.
In
A Highland Song il giocatore veste i panni di
Moira, una ragazzina di quindici anni che non ha mai visto il mare e che vive con sua madre all'interno delle Highlands scozzesi. Le Highlands sono una terra magica, intrisa di storia e davvero incredibile per molti aspetti. La nostra protagonista non ha però mai lasciato la regione e la sua visione del mondo è limitata dal suo rimanere sempre nei luoghi che l'hanno vista crescere. L'unica finestra che ha sul mondo esterno sono le lettere che si scambia con lo zio
Hamish, che vive in un faro, sul mare. Ecco, un giorno lo zio la invita per un grande evento proprio al faro: abbiamo sei giorni di tempo per arrivare, dalle Highlands al mare e scoprire la sorpresa che ci attende. Inutile dire che prendiamo immediatamente lo zaino e partiamo per l'avventura. Niente GPS, solo dei pezzi di mappa (cento per la precisione) ci possono indicare la via e molto spesso sarete chiamati a prendere la strada basandovi sul vostro intuito piuttosto che su accurati ragionamenti. Avete sei giorni per arrivare per la festa, non potete ritardare.
Il gameplay di A Highland Song
Dal punto di vista delle
meccaniche di gameplay A Highland Song può sembrare un gioco molto semplice: non fatevi ingannare dalle prime impressioni. Il lavoro svolto dagli autori di
80 Days è molto più profondo di quello che si è portati a pensare. A prima vista A Highland Song può essere visto come un action platform molto classico, la nostra protagonista deve infatti percorrere una serie di ambienti cercando di evitare alcuni ostacoli e decidendo, volta per volta, la via migliore per arrivare a destinazione. Possiamo saltare, correre, scivolare e riposarci e si, anche riposarsi è un elemento fondamentale nel gameplay perchè Moira non è fatta di acciaio e le sue energie si esauriscono col tempo. Il nostro viaggio durerà inoltre ben più di un giorno e quindi, tra le cose che sarete chiamati a fare, ci sarà anche il trovare riparo per la notte, per fare in modo che la nostra protagonista non debba dormire all'aperto (magari in balia di una tempesta).
A Highland Song è un titolo curato in ogni più piccolo dettaglio, in modo quasi maniacale.
Andiamo con ordine e cerchiamo però di fare chiarezza: certo, in A Highland Song comanderete Moira come in un classico platform: avete un pulsante che vi permette di spiccare salti e avrete modo di far correre la nostra protagonista giù da un pendio ma la direzione che dovrete intraprendere per proseguire nel gioco non è dettata dal gioco stesso ma dalle vostre scelte. In parte grazie ai frammenti di mappa che potete reperire durante l'avventura e in parte orientandovi (
magari salendo in cima ad una montagna ndr.) dovrete prendere delle scelte riguardo la strada da seguire. Ecco, considerate che le possibilità sono davvero moltissime e che
difficilmente percorrerete la stessa strada due volte. Tra le dinamiche più caratteristiche della produzione dobbiamo indicare il sistema di fatica: Moira non è fatta d'acciaio e dovrete farle prendere fiato più volte, sia quando scalate le montagne che quando vi metterete a correre a perdifiato per le colline scozzesi. Non solo, anche gli agenti atmosferici e l'obbligo di fermarsi a riposare per la notte fanno di A Highland Song un titolo decisamente particolare.
Trovare il giusto riparo per la notte è essenziale se non volete svegliarvi più stanchi di quando siete andati a dormire mettendo, quindi, a repentaglio l'intera missione (
vi ricordate che dovete essere al faro entro sei giorni dalla partenza? ndr.). La meccanica più interessante è però, senza ombra di dubbio, quella relativa all'orientamento: dovrete costantemente capire se siete sulla strada giusta e non sarà sempre facile. Certo, arrampicarsi su ogni monte potrebbe essere un'idea ma il tempo scorre inesorabile e non potete permettervi troppe soste. Abbiamo anche apprezzato gli incontri fatti durante le nostre partite: avrete a che fare con personaggi particolari, con uomini e donne che vi racconteranno parte della loro storia e non solo. Ogni incontro arricchirà non solo il vostro viaggio ma anche voi stessi. Ci sono poi i momenti da
rhythm 'game dove dovrete colpire le note (direttamente sul sentiero di fronte a voi) intanto che seguirete un cervo correre. Queste parti sono assolutamente divertenti e perfettamente integrate nel contesto ludico e narrativo dell'esperienza.
L'arte e la tecnica di A Highland Song
A Highland Song ha carisma da vendere. Lo capirete subito guardando gli screenshot in questa pagina o dando un occhio al trailer che abbiamo inserito poco sopra. Il mondo disegnato dai ragazzi di
Inkle è poetico, realistico e immersivo allo stesso tempo. Abbiamo apprezzato tantissimo il lavoro svolto dagli sviluppatori a riguardo e la resa a video è assolutamente incantevole. Ci è capitato di fermarci incantati a guardare il panorama per la bellezza che gli ambienti di gioco trasmettevano.
Dal punto di vista tecnico non abbiamo molto da dire:
A Highland Song gira perfettamente su Steam Deck e durante le nostre partite non abbiamo riscontrato problemi di sorta. Non ci è mai capitato di rimanere bloccati durante le nostre esplorazioni e, dal punto di vista della resa estetica A Highland Song rende molto bene sul piccolo schermo di
Steam Deck. Benissimo anche la reattività dei controlli, non abbiamo notato alcun input lag e il gioco si è sempre comportato in modo impeccabile rispetto ai comandi impartiti dal giocatore.
Un plauso va poi alla colonna sonora, eccellente e perfettamente integrata con le atmosfere del gioco. Ottimo anche il lavoro di doppiaggio che aiuta moltissimo ad immedesimare il giocatore all'interno dell'avventura.