Un ponte per la vita
Abbiamo giocato a titoli della serie
Bridge Constructor in tutte le salse, dalla sua prima apparizione (qui potete leggere la nostra
recensione della versione XBOX One) fino al mash up con
Portal, i celebre puzzle game in prima persona di Valve (se ve la siete persi date una letta alla nostra
recensione di Bridge Constructor: Portal per Nintendo Switch). Oggi parliamo dell'ultima incarnazione del brand che, con questo capitolo, fa coppia con un'altra serie di grandissimo successo, stiamo parlando di
The Walking Dead. Se siete curiosi di sapere come la famosa saga di
AMC Studios si trova nel mondo di Bridge Constructor non dovete far altro che continuare a leggere la nostra
recensione di Bridge Constructor: The Walking Dead per XBOX One.
La trama di Bridge Constructor: The Walking Dead
Non ci siamo mai aspettati molto dalla componente narrativa di un titolo della serie
Bridge Constructor, d'altra parte il titolo sviluppato dai ragazzi di
ClockStone è fondamentalmente un puzzle game e in questo genere la trama non è mai una componente fondamentale. E' sicuramente vero però che, avvicinare a questa serie un nome altisonante come
The Walking Dead mescola le carte in tavola richiedendo anche alla componente narrativa di dire la sua.
In effetti si nota fin dai primi minuti una piccola variazione sul tema visto che
Bridge Constructor: The Walking Dead inizia proprio con una piccola parte animata che racconta l'incipit di una storia molto semplice ma che, se non altro, si incastra nel mondo della serie TV targata
AMC Studios. Nel gioco vestiamo i panni di due sopravvissuti (
Kyra e
Miles) che stanno cercando in tutti i modi di scappare dai vaganti. Per fortuna dei nostri incontrano sul loro cammino
Eugene, il piccolo (oddio, piccolo mica tanto) genio che, grazie alle sue competenze scientifiche e non solo cercherà di aiutare i due malcapitati.
La storia prosegue in modo più o meno lineare in un mondo dove la sopravvivenza è spesso attaccata ad un filo (o ad un cavo in questo caso). I vari livelli sono aperti da brevi sequenze che raccontano al giocatore la trama narrando le vicende del nostro gruppetto di improvvisati eroi e della loro epopea. Se paragoniamo la componente narrativa presente in
Bridge Constructor: The Walking Dead rispetto agli altri capitoli della serie quest'ultimo vince a mani basse, su una valutazione assoluta però la trama non offre chissà che colpi di scena ed è oggettivamente pensata più per legare i vari episodi e dare al giocatore un filo conduttore unico piuttosto che raccontare una vera e propria storia.
Il gameplay di Bridge Constructor: The Walking Dead
Se la trama, pur presente, non fa certo gridare al miracolo e non risulta come il vero motivo per giocare
Bridge Constructor: The Walking Dead sul gameplay possiamo fare un discorso decisamente diverso. No, non c'è niente di nuovo rispetto a quanto avete già visto/provato/giocato nei precedenti capitoli, anche in questo caso il vostro dovere è quello di costruire delle strutture all'interno di un livello con un obiettivo ben preciso in testa: salvare
Kyle e Miles. A parte il capitolo dedicato a
Portal (dove le meccaniche di gameplay si facevano diverse proprio in virtù dell'incontro con quelle di Portal) Bridge Constructor ha sempre offerto al giocatore un obiettivo semplice (almeno sulla carta): creare dei ponti (o delle strutture) che potessero reggere il peso delle vetture e condurle da un capo all'altro della mappa. In questo caso invece, livello per livello, le strutture potrebbero servire per allontanare, fermare o eliminare gli zombi e salvare così i nostri eroi.
Bridge Constructor: The Walking Dead chiede al giocatore di costruire non solo ponti ma strutture di vario tipo per salvare i protagonisti.
Chi ha giocato uno dei precedenti capitoli di
Bridge Constructor si troverà sicuramente a suo agio anche in
Bridge Constructor: The Walking Dead, le meccaniche di base infatti non sono state praticamente modificate. Anche in questa ultima incarnazione della serie infatti vi troverete a dover costruire ponti e strututre utilizzando assi, corde, tiranti e chi più ne ha più ne metta. Come? Non avete mai preso in mano un
Bridge Constructor? Beh poco male, un breve ma abbastanza esaustivo tutorial. Se c'è una cosa che la serie Bridge Constructor ci ha insegnato è però che, al netto di tutti i tutorial che si possono fare l'esperienza e il trial & error sono i veri motori pulsanti della produzione.
Abbiamo giocato a
Bridge Constructor: The Walking Dead sia su
XBOX One X che su
Nintendo Switch e dobbiamo dire di essere riusciti a giocarci senza grossi problemi, ne col pad di XBOX ne con
Switch in modalità portatile. Ovviamente giocare con il mouse rende le cose più semplici ma al netto di tutto
Bridge Constructor: The Walking Dead risulta perfettamente giocabile e anzi, su Switch in modalità portatile ci è sembrato perfettamente azzeccato per il tipo di console. Inoltre
Bridge Constructor: The Walking Dead è localizzato in italiano e quindi potrete sia seguire le istruzioni che la storia senza problemi, anche se non conoscete l'inglese.
L'arte e la tecnica di Bridge Constructor: The Walking Dead
Al netto della bontà dei titoli
Bridge Constructor il vero protagonista di questo nuovo capitolo è senza ombra di dubbio la saga di
The Walking Dead, saga che ha saputo calamitare su di se l'attenzione di un pubblico davvero enorme. Sono milioni gli appassionati della saga di AMC Studios e siamo certi che in molti saranno attratti dal suddetto titolo. Artisticamente la mano di
The Walking Dead è sicuramente presente anche se Bridge Constructor ha saputo mantenere i suoi canoni (un po' come successo con
Bridge Constructor: Portal). Ci sono piaciute le scelte stilistiche e abbiamo trovato il titolo perfettamente fittante con gli ambienti e le dinamiche della nota serie TV.
Tecnicamente parlando il lavoro svolto dai ragazzi di
ClockStone ci è sembrato di buon livello, nulla che faccia gridare al miracolo o che faccia stracciare le vesti ma il design e la realizzazione sono completamente funzionali al gameplay e questo è quello che conta. Sia su
XBOX One X che su
Nintendo Switch non abbiamo notato rallentamenti o problemi anche quando le iterazioni fisiche a schermo erano numerose. Anche se un gameplay di questo tipo non necessita (obbligatoriamente) di un motore di gioco perfettamente ottimizzato il motore di gioco di
Bridge Constructor: The Walking Dead non ci ha deluso e ha fatto egregiamente il suo dovere per tutta la durata delle nostre prove.
Buono anche l'accompagnamento musicale che recupera i temi della serie TV e che fa piacevolmente compagnia durante le sessioni di gioco. Buoni anche gli effetti audio e la realizzazione sonora generale.