Oggi parliamo di un'avventura narrativa che ci ha colpito per diversi motivi, primo far tutti per il modo in cui ha approcciato alcuni temi fondamentali per la razza umana: il futuro, il destino e il tempo. Stiamo parlando di Return to Grace, titolo sviluppato e pubblicato dai ragazzi di Creative Bytes Studios (che ringraziamo per averci fornito un codice per provare il gioco) che ci accompagna in un viaggio misterioso alla ricerca di un'IA scomparsa tanti (troppi) anni fa. Se siete curiosi non vi resta che seguirci nella nostra recensione di Return to Grace per PC.
La trama di Return to Grace
Da buona avventura narrativa quale è Return To Grace pone un'attenzione particolare sul suo comparto narrativo ed in effetti la trama del titolo è l'elemento che più abbiamo apprezzato dell'intera produzione. Sia chiaro, il gameplay del titolo è semplice e adatto al gameplay e la componente artistica è impattante ma la storia e le sue implicazioni sono l'elemento che più ha catturato la nostra attenzione. Prima di raccontarvi l'incipit e il contesto in cui muoverete i vostri passi nel titolo ci teniamo a ricordarvi che Return to Grace non è localizzato in italiano e che quindi se non conoscete l'inglese potreste riscontrare qualche difficoltà nella progressione del gioco. Detto questo cerchiamo di capire chi è il protagonista del gioco e qual'è la sua missione.
In Return to Grace vestiamo i panni di Adamari Ito, un'archeologa del futuro la cui missione è scoprire che fine ha fatto Grace, un'IA di cui si sono perse le tracce da più di 900 anni. È il 3820 D.C. e siamo su Ganimede, la situazione è decisamente diversa dal mondo in cui conosciamo oggi ma il modo in cui l'intelligenza artificiale sembra essere sparita nel nulla è rimasto un mistero. La nostra missione sarà quella di cercare di scoprire quali sono state le cause e cosa è successo, effettivamente a Grace. Non vi racconteremo nulla di più del titolo per evitare di rovinarvi la sorpresa ed andare a togliervi lo stupore e la curiosità della scoperta vista anche la durata risicata dell'avventura stessa.
Il gameplay di Return to Grace
Se sul fronte della narrazione, della creazione degli ambienti e dei personaggi Return to Grace ha molto da dire sul piano di gameplay le cose cambiano in modo abbastanza radicale. Il titolo di Creative Bytes Studios infatti offre un gameplay molto classico, quasi tradizionale potremo dire, visto che passerete la maggior parte del tempo "attivo" a risolvere enigmi per poter proseguire durante l'avventura. Certo, la parte più interessante del tutto è proprio il viaggio, le continue scoperte che muovono il giocatore verso la chiusura dell'avventura. Ecco, ci saremmo forse aspettati un po' di più sul piano del gameplay con una varietà di situazioni un po' maggiore.
Return to Grace è un titolo che diverte e fa riflettere ma che, sopra tutto, racconta una bella storia
Nel vostro viaggio non sarete soli, altre tre intelligenze artificiale vi faranno compagnia (se non ne avete ancora abbastanza di IA potete leggere la nostra recensione di System Shock): stiamo parlando di Control, Logic e di Allen (l'IA della vostra navicella). In loro compagnia scoprirete le sale di The Spire, quello che possiamo definire "il tempio" di Grace. L'esplorazione mette il giocatore davanti ad una serie di scelte che ne definiscono l'approccio e sono forse proprio queste scelte quelle che vi faranno più riflettere su chi siete, cosa cercate e come agite.
L'arte e la tecnica di Return to Grace
Dal punto di vista artistico ed estetico Return to Grace si difende bene pur senza far gridare al miracolo. Dobbiamo certamente ricordarci che siamo davanti ad una produzione indie e che il risultato finale è decisamente buono. Abbiamo apprezzato molto lo stile e il design delle ambientazioni ma anche il contesto che il titolo è in grado di mettere in campo. Return to Grace non è un titolo che osa mai troppo sul piano delle ambientazioni ma che sa regalare scorci indimenticabili.
Bene anche il comparto tecnico: Return to Grace non è certamente una produzione in grado di mettere in ginocchio i vostri sistemi e, inoltre, non necessita di dover girare a 60 fps per risultare godibile. Abbiamo purtroppo notato qualche bug e glitch qua e la e ci siamo trovati costretti a ricaricare la partita in alcune circostanze (nulla che però non si possa sistemare con qualche patch). Buono anche il comparto audio che si sposa perfettamente con le ambientazioni e le situazioni presenti nel gioco.
Return to Grace è stata una piacevole sorpresa, un'avventura grafica che sicuramente non innova il genere della avventure narrative ma che colpisce nel segno e porta a casa il risultato: far vivere una bella storia al giocatore. Il gameplay poteva essere un po' più vario di quello proposto ma il fulcro del titolo lo si trova più nei suoi contenuti e nella sua narrativa che non nel gameplay fine a se stesso. Se state cercando un'avventura breve ma interessante (e conoscete l'inglese) Return to Grace fa sicuramente al caso vostro.