7.50

Recensione Welcome to ParadiZe per PC

Proviamo a combattere gli zombie con gli zombie nella recensione di Welcome to ParadiZe per PC

Schiavitù 2.0

Quante volte abbiamo visto gli zombie protagonisti di produzioni videoludiche? Decine, centinaia, migliaia forse. Inutile dire che quando abbiamo messo gli occhi su Welcome to ParadiZe il dubbio di trovarsi di fronte all'ennesimo titolo fotocopia era, oltre che legittimo, lampante. Ad un'analisi più attenta però abbiamo visto qualcosa di diverso nel titolo di Eko Software e di Nacon (che ringraziamo per il codice che ci ha fornito per testare il gioco) e questa non è la premessa narrativa (che quella è davvero sempre un po' uguale in ogni produzione ndr.) ma le sue meccaniche di gioco che hanno dimostrato di avere un'idea innovativa. Se volete sapere cosa ci ha convinto e cosa non ci ha convinto del titolo non dovete far altro che seguirci nella recensione di Welcome to ParadiZe per PC.
 

 

La trama di Welcome to ParadiZe

L'incipit narrativo di Welcome to ParadiZe non è tanto diverso da tanti altri titoli a tema zombie. Il nostro caro pianeta è stato messo in ginocchio da una epidemia che ha tramutato gran parte della razza umana in mostri senza cervello il cui unico scopo sembra essere quello di uccidere altri esseri umani e, contestualmente, distruggere tutto quello che gli capita a tiro. Ecco, il mondo presentato in Welcome to ParadiZe sembra essere in questa condizione da diverso tempo e sembra che gli esseri umani stiano cercando una sorta di connubio tra la convivenza e la sopravvivenza con i mostruosi esseri. Convivenza non sottintende però la parola "pacifica" e infatti in ogni parte del globo terraqueo gli uomini cercano di sterminare la minaccia zombie e gli zombie cercano di divorarsi quello che resta del genere umano ma c'è un ma: un luogo dove sembra che le cose non stiano esattamente in questi termini: ParadiZe.
  

 
ParadiZe sembra davvero, almeno da quello che viene mostrato nelle pubblicità che circolano per il mondo, un vero e proprio paradiso, un posto dove (grazie ad una nuova tecnologia) gli zombie possono essere un problema contenibile e, se non altro, sfruttabile. Grazie infatti ad un'invenzione di un professore (un po' fuori di testa per la verità ndr.) è possibile soggiogare gli zombie e renderli nostri alleati, quelli che d'ora in avanti chiameremo Zombot. Si, avete letto bene, grazie ad una sorta di controllore della mente che possiamo installare sulla testa degli zombie questi possono diventare delle sorte di schiavi sfruttabili per i lavori quotidiani e per difendere gli uomini dagli altri zombie. La nostra avventura inizia proprio così col nostro personaggio che arriva a ParadiZe ma, fin dai primi minuti, ci si rende conto che la cittadina non è esattamente come viene dipinta nelle pubblicità e, sopra tutto, ci si rende conto che la tecnologia che controlla gli zombie non è esattamente perfetta...
  
Fin dai primi minuti avrete modo di conoscere personaggi folli, a tratti assurdi, che popolano la cittadina e, missione dopo missione, potrete cominciare a costruirvi la vostra nuova vita in compagnia dei vostri cari e adorati Zombot. Non proseguiremo oltre nel racconto per lasciarvi il piacere della conoscenza dei folli abitanti di ParadiZe e dei problemi che affliggono la cittadina. Una delle prime cose che dovrete fare sarà comunque costruire un vostro personale insediamento (ai margini della foresta) perchè la città diciamo che "non è pronta" ad ospitarvi. Prima di parlare del gameplay del titolo ci teniamo a ricordarvi che Welcome to ParadiZe è localizzato in italiano.
 

 

Il gameplay di Welcome to ParadiZe

Pad alla mano Welcome to Paradize può essere considerato un action survival con visuale isometrica: un titolo che cerca di unire meccaniche tipiche degli hack 'n slash classici a dinamiche da titolo survival. In questo il prologo del titolo che fa un po' da tutorial spiega molto bene al giocatore come si combattono gli zombie (con le prime armi improvvisate), come si recuperano nuovi Zombot e come si struttura e si costruisce quella che sarà, di fatto, la nostra nuova casa. Se infatti le varie missioni che ci vengono assegnate ci aiutano ad avere una guida per esplorare il territorio e avanzare nel gioco nulla vieta di iniziare scampagnate autonome per il puro gusto di sterminare orde di zombie o per recuperare materiali o altro. 
  

Welcome to ParadiZe sfrutta un'idea semplice ma originale: utilizzare gli zombie come alleati!

  
Controller alla mano Welcome to Paradize si lascia giocare e controllare molto bene, il nostro personaggio risponde bene ai comandi e, di fatto, il sistema di esplorazione e di combattimento non è tanto differente da quello già visto in tante altre produzioni simili. Al giocatore è data la possibilità di personalizzare il proprio personaggio a seconda dei propri gusti e delle proprie esigenze sia tramite un sistema di crescita dello stesso che tramite l'utilizzo degli strumenti di morte preferiti. Se all'inizio del gioco dovrete infatti accontentarvi di quello che recuperate durante le missioni, progredendo nella costruzione della vostra base potrete assemblare nuovi tipi di armi e sfruttarle a dovere. Prima di passare a parlare del controllo degli zombie vogliamo fare due parole sul sistema di costruzione integrato nel titolo: in Welcome to Paradize potrete costruire diversi tipi di edifici e, più in generale, potete assemblare quello che diventerà un vero e proprio vostro campo base con la vostra abitazione, con un sistema di produzione dell'energia, con strutture dedicate alla raccolta di cibo e via di questo passo. Ovviamente per tenere tutto in funzione vi serviranno degli Zombot e qui entriamo in quella che è la vera nota identificativa della produzione.
  
Una volta attaccato sulla testa del "malcapitato" zombie il sistema di controllo quest'ultimo farà parte del vostro esercito personale ed ora spetterà unicamente a voi decidere come sfruttarlo. Potete decidere che uno Zombot vi faccia da guardia del corpo, oppure potete fargli montare la guardia alla vostra base, o ancora potete fargli raccogliere la legna necessaria a far funzionare la centrale energetica della vostra base e via di questo passo. I ragazzi di Eko Software hanno pensato ad un sistema semplice ed intuitivo per dare dei comandi ai vostri non morti. Potrete scegliere infatti cosa far fare agli zombie sia quando sono in modalità combattimento che quando sono fuori dal combattimento. Il sistema però non si limita unicamente a dare dei template comportamentali ai vostri amati zombie ma potrete anche equipaggiarli e personalizzarli per renderli più adatti al compito da svolgere: se uno zombie deve difendere la struttura conviene che venga adeguatamente protetto perchè gli avversari non faranno sconti anche se si stratta di un loro simile. Dobbiamo dire che il gameplay di Welcome to Paradize funziona e pad alla mano il gioco funziona molto bene, certo dopo qualche ora le meccaniche cominciano a ripetersi ed un certo senso di ripetitività inizia a serpeggiare. 
 

 

L'arte e la tecnica di Welcome to ParadiZe

Dal punto di vista artistico Welcome to Paradize presenta uno stile abbastanza comune con piccoli e grandi cliché che vengono spesso utilizzati nel genere. Diciamo che, al netto di alcuni elementi che ricordano molto lo stile degli anni '90 (sia nella comunicazione pubblicitaria che nel mondo di gioco) Welcome to Paradize non riesce ad essere immediatamente riconoscibile tra tanti altri titoli simili. Certo il "cerchietto" che trasforma gli zombie in Zombot è chiaramente una componente unica e assolutamente forte del comparto artistico del titolo. 
 
Dal punto div ista tecnico dobbiamo evidenziare come, al momento, Welcome to Paradize non sia ancora perfettamente ottimizzato. Il titolo soffre di alcuni freeze qua e la e per giocare ad un frame rate costante e decente conviene scendere un po' con il livello di dettaglio, anche a fronte di configurazioni di un certo livello. Detto questo non abbiamo riscontrato particolari problemi o bug e il titolo sembra sufficientemente rifinito e assolutamente pronto per gli scaffali (virtuali).
 
Buona anche la colonna sonora e gli effetti audio, niente di innovativo o unico ma comunque piacevole e ben realizzato. Buono anche il doppiaggio (in inglese).
 

 

Welcome to ParadiZe

Welcome to Paradize riesce a proporsi in un mercato, quello dei titoli a tema zombi, proponendo una formula abbastanza classica ma svecchiandola sfruttando il sistema degli Zombot. Abbiamo apprezzato il fatto che nel titolo di Eko Software non dobbiamo unicamente "sopravvivere", ma abbiamo sempre un bel po' di cose da fare e, sopra tutto, ci si sente meno soli rispetto ad altre produzioni. A proposito di "meno soli" se volete giocare in compagnia Welcome to Paradize vi consente di giocare con amici fino ad un massimo di quattro giocatori in contemporanea: un ottimo modo per dare ulteriore vitalità alla produzione. Se siete alla ricerca di un survival zombie particolare siete nel posto giusto!

7.50

Trama 6.00

Gameplay 7.50

Arte e tecnica 7.00

Pro:

introduzione degli zombot originale

divertente e immediato

tante cose da fare

Contro:

qualche problema tecnico qua e la

contesto narrativo poco originale

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Pubblicato un trailer dedicato al multiplayer di Welcome to ParadiZe

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Welcome to ParadiZe sarò disponibile dal 29 febbraio

Scopriamo Welcome to ParadiZe in 60 secondi

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Pubblicato un nuovo trailer del titolo

Disponibile la demo di Welcome to ParadiZe

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La demo è disponibile su Steam

Aperti i pre-order di Welcome to ParadiZe

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Prevista una demo durante lo Steam Next Fest

Pubblicato un nuovo video per Welcome to ParadiZe

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Il titolo arriverà a febbrai o2024

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