7.5

Recensione Tin Hearts per Steam Deck

Scopriamo il nuovo titolo dagli ex creatori di Fable nella recensione di Tin Hearts per Steam Deck

Un grande classico rivisitato

Oggi parliamo di un titolo che attendavamo da parecchio tempo e non solo per il concept che ci ha colpito fin dal suo annuncio ma (e sopra tutto) perchè lo studio di sviluppo è composto da ex membri di Lionhead Studios, creatori della serie Fable e non solo. Stiamo parlando di Tin Hearts, titolo uscito in esclusiva temporanea su Nintendo Switch e che ora è disponibile su praticamente tutte le piattaforme. grazie ad un codice di test ricevuto da Wired Productions (publisher del titolo) abbiamo avuto modo di testare il titolo e siamo qui a raccontarvi come è andata nella nostra recensione di Tin Hearts per Steam Deck.
 

 

La trama di Tin Hearts

Era lecito aspettarsi un mondo magico dai creatori di Fable e i ragazzi di Rogue Sun non hanno assolutamente deluso le aspettative. Dal punto di vista narrativo infatti Tin Hearts riesce a catturare l'attenzione del giocatore fin dai primi minuti di gioco e forse anche prima. Si perchè la trama di Tin Hearts prende spunto da un racconto che tutti noi conosciamo e che, solitamente, viene raccontato ai bambini durante le festività natalizie: stiamo parlando della fiaba Il soldatino di stagno. Non preoccupatevi in Tin Hearts non avrete a che fare con soldati di piombo che finiscono sciolti nel camino (ma in compagnia della propria amata) ma avrete a che fare con una storia che, a livello di profondità, non ha molto da invidiare alla fiaba di Hans Christian Andersen.
 
Non vogliamo certo scomodare un gigante della letteratura ma il contesto narrativo in cui si svolgono le vicende di Tin Hearts è senza dubbio interessante e meritevole di attenzione. Prima di tutto vogliamo ricordarvi che Tin Hearts è localizzato in italiano e che, per quanto concerne la longevità non è un titolo che vi terrà impegnati molto a lungo visto che potete arrivare ai titoli di coda in poco meno di otto ore ma, possiamo garantirvelo, questa manciata d'ore è assolutamente di cui non vi pentirete affatto. Ma ora bando alle ciance e proseguiamo nel raccontarvi l'incipit narrativo (non andremo oltre per evitare spoiler) di Tin Hearts. 
 
Tin Hearts racconta la storia (divisa in tre atti) di un costruttore di giocattoli, Albert J. Butterworth e dei suoi ricordi. È proprio attraverso i ricordi che il gioco snoda il suo canovaccio narrativo e propone al giocatore una storia densa e carica di emozionanti colpi di scena. Ogni enigma, ogni piccolo passo scopre un racconto che mostra dei tratti più oscuri di quello che si potrebbe pensare a prima vista. Insomma, come la fiaba di Andersen terminava con un finale non propriamente rosea anche il racconto di Tin Hearts ha i suoi elementi cupi.
 

 

Il gameplay di Tin Hearts

Possiamo definire Tin Hearts un puzzle game fortemente story driven. I tre atti del gioco non solo splittano la trama in tre momenti ben specifici ma danno anche una cadenza importante in termini di gameplay. Considerate che all'interno del gioco troverete circa quaranta enigmi da affrontare, di difficoltà crescente ma sempre ben bilanciati. In Tin Hearts ci muoveremo in prima persona (ricordiamo che il titolo è disponibile anche su piattaforme VR) e, fondamentalmente, ci viene chiesto, volta per volta, di portare dei soldatini da un punto A ad un punto B. Ok non è tutto così semplice e non è tutto qui ma il concetto di fondo è proprio questo.
 

La narrazione di Tin Hearts trascina il titolo dai primi momenti fino alla chiusura riuscendo a tenere sempre alta l'attenzione del giocatore

 
Possiamo dire che il primo atto è, di fatto, un lungo tutorial dove vengono spiegate le meccaniche di base di Tin Hearts e dove il giocatore può prendere confidenza con il sistema di controllo e col titolo in generale. Enigma dopo enigma vengono aggiunti meccanismi e sistemi: si passa da dover posizionare semplici blocchi di legno fino a strutturare lunghe e arzigogolate scampagnate per i nostri piccoli soldatini. Saltare su tamburi, sfruttare palloncini e indicare i percorsi attraverso blocchi di legno di varie forme e dimensioni sono solo alcuni dei componenti che servono per arrivare alla fine del livello. Parte da leone la fa la narrazione che entra prepotentemente nel gameplay dettando il passo degli avvenimenti e dei puzzle stessi. 
 
Pad alla mano Tin Hearts è piacevole da giocare e abbiamo trovato la visuale in prima persona un buon sistema per gestire il titolo. Guardare i soldatini uno dietro l'altro eseguire le stesse azioni in sequenza ci ha riportato alla mente Lemmings e anche il più recente Moons of Darsalon (se volete saperne di più leggete la nostra recensione del titolo). La visuale in prima persona (spinta probabilmente dalla compatibilità del titolo con le piattaforme VR) rende il giocatore partecipe non solo delle meccaniche di gioco in se e per se ma anche dell'atmosfera stessa che si respira, vero fiore all'occhiello della produzione. 
 

 

L'arte e la tecnica di Tin Hearts

Ed eccoci a parlare di direzione artistica e comparto tecnico e qui la nostra opinione è un po' divisa: da una parte infatti abbiamo adorato e apprezzato profondamente il mondo di gioco messo in piedi da Rogue Sun mentre dall'altra abbiamo storto un po' il naso per la poca varietà delle ambientazioni proposte. Se è infatti indiscutibile che Tin Hears sia carismatico e affascinante è altrettanto vero che le ambientazioni in cui si svolgono i vari puzzle sono molto ripetitive e poco varie forse proprio a causa della narrativa molto invadente da questo punto di vista. Dobbiamo infine far notare come lo stile vittoriano dell'ambientazione si sposi perfettamente col mood di gioco.
 
Sul comparto tecnico non abbiamo molto da aggiungere, Tin Hearts gira discretamente bene su Steam Deck (piattaforma su cui abbiamo provato il titolo) e, pur dovendo esser stati costretti a scendere a qualche compromesso sul piano visivo, il titolo resta pienamente godibile e assolutamente bello da vedere.
 
Curatissime anche le musiche e gli effetti sonori che fanno da vera ciliegina sulla torta della produzione.
 

 

Tin Hearts

Tin Hearts è un titolo che non nasconde la smoderata passione che i suoi sviluppatori hanno riposto in esso. La cura dei dettagli, l'attenzione alla trama e la delicatezza con il quale certe scene sono raccontate dimostra come i ragazzi di Rogue Sun ce l'abbiano messa davvero tutta per portare ai giocatori un titolo che potesse restare impresso e il risultato è decisamente positivo. I puzzle e gli enigmi proposti sono sicuramente interessanti anche se la formula di gameplay rischia di diventare un po' ripetitiva lungo la manciata d'ore che servono per arrivare ai titoli di coda.

7.5

Trama 8.00

Gameplay 7.50

Arte e tecnica 8.00

Pro:

idea originale

direzione artistica azzeccata

puzzle ben studiati

Contro:

poco longevo

level design derivativo

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