7.5

Recensione Rad Rodgers Radical Edition - Catapultiamo la Switch negli anni 90

Torniamo a parlare di Rad Rodgerds e lo facciamo con la sua nuova incarnazione per Nintendo Switch: Rad Rodgers Radical Edition!

Caricatore, zaino e mitragliatrice: siamo pronti!

E' passato un anno da quando, su queste pagine, abbiamo parlato, nella nostra recensione di Rad Rodgers per XBOX One del platform nostalgico pubblicato da THQ Nordic. Ad oltre 365 giorni di distanza ci troviamo ad affrontare la nuova incarnazione del titolo questa volta pubblicato per Nintendo Switch. Come al solito vi lasciamo alla recensione completa che trovate qui sotto e in questo paragrafo ci dedichiamo espressamente alla differenze che potete riscontrare in questa nuova versione. Prima di tutto possiamo dire che THQ Nordic ha cercato di porre rimedio alla carenza di contenuti della precedente release andando ad aggiungere un pacchetto interessante di contenuti extra per la Radical Edition.

Tra i nuovi contenuti spicca la presenza di nuovi protagonisti che possiamo impersonare, si passa dall'iconico Duke di Duke Nukem al meno noto (ma sempre cool) Lo Wang di Shadow Warrior. Oltre alle nuove skin il titolo offre anche nuove abilità che vi consentiranno di falciare gli avversari con ancora più entusiasmo o approcciare i nuovi livelli in modo diverso. Anche il numero di livelli ha visto un interessante incremento e la mappa è stata modificata di conseguenza. Non mancano dei nuovi mini giochi per stemperare le fasi di combattimento platform e, sopratutto, la nuova modalità co-op che risulta essere un po' l'elemento principe di questa nuova versione. Sfruttando le caratteristiche della grande piccola console di casa Nintendo infatti i ragazzi di HandyGames hanno introdotto una modalità cooperativa che consente a due giocatori di affrontare le varie missioni usando ognuno un singolo joycon.

Anche in questo caso le caratteristiche tipiche di Switch consentono alla console della casa di Kyoto di avere un vantaggio interessante rispetto ai competitor sia per la portabilità che per la possibilità di avvicinare i giocatori al multiplayer locale. Rad Rodgers Radical Edition non è però un titolo perfetto, se infatti da una parte gli sviluppatori sono stati in grado di sfruttare le peculiarità di Switch dall'altra parte hanno dovuto anche scendere a compromessi per quello che riguarda la componente tecnica: il titolo soffre infatti di una grafica sensibilmente peggiore rispetto alla controparte per le console più corazzate. Sia chiaro, in modalità handled il titolo si difende anche discretamente bene (merito sopratutto dell'ottimo monitor di Switch) ma quando si porta il gioco su TV i difetti affiorano vistosamente.

Pad alla mano Rad Rodgers Radical Edition risulta un titolo ottimo da giocare, divertente e frenetico quanto basta, soffre della stessa ripetitività di fondo già vista nella sua precedente versione ma è un po' una caratteristica del titolo stesso. Siamo sicuri inoltre che i nuovi livelli, i nuovi segreti e i nuovi personaggi abbiano dato a Rad Rodgers un importante boost in termini qualitativi.

Rad Rodgers: Radical Edition

Nostalgia portami via

Per chi è cresciuto a pane e videogiochi durante gli anni ’90 il genere con cui ha avuto, sicuramente, più a che fare è quello dei platform in 2D. Da Mario a Sonic passando per tutti gli eroi più o meno famosi, noi giovani videogiocatori eravamo letteralmente bombardati da titoli di questo genere.

Ora i platform sono un genere quasi “di nicchia”, ma non per questo meno importante e meritevole di attenzioni: questa deve essere la stessa cosa che hanno pensato in THQ Nordic quando hanno annunciato che avrebbero pubblicato Rad Rodgers, una vera e propria dedica agli anni ’90.

Rad Rodgers

La trama di Rad Rodgers

Rad Rodgers inizia con una scena che, molto probabilmente, ha vissuto la quasi totalità di noi, il nostro protagonista Ricardo “Rad” Rodriguez ha passato tutta la notte giocando al suo videogioco preferito. Tutto bene fin qui non fosse altro che il nostro eroe, ad un certo punto, si trova letteralmente risucchiato nel televisore diventando protagonista di un gioco fatto su misura per lui!

Una volta all’interno del gioco facciamo la conoscenza di Dusty
, la nostra console, animata e a nostra disposizione per uscire da questo casino in cui ci siamo infilati. Dusty non è propriamente “un bambino”, ne nel linguaggio, ne nei modi, il suo modo di fare graffiante e sopra le righe, dobbiamo ammetterlo, ce lo ha fatto apprezzare sin da subito! Il nostro piccolo eroe si trova quindi catapultato in un universo colmo di pericoli e di avventura, esattamente come quelli che tanto ha adorato da videogiocatore. Il titolo di 3DRealms (si non vi avevamo ancora accennato al fatto che Rad Rodgers è sviluppato dalla storica software house!) ci porta in un mondo suddiviso in vari ambienti dove l’obiettivo per riuscire a fuggire e passare al successivo è quello di raccogliere i quattro pezzi del medaglione sparsi nel livello.

La trama di Rad Rodgers non è oggettivamente molto approfondita e fa più da pretesto per portarci a rivivere emozioni del nostro (vicino) passato più che cercare di raccontarci una storia con la S maiuscola, ma non è sinceramente un grosso problema, Rad Rodgers ha altre frecce al suo arco!

Rad Rodgers

Il gameplay di Rad Rodgers

Rad Rodgers è nato con un obiettivo ben prefissato nella testa: farci giocare ad un titolo che ci catapultasse negli anni ’90, un gioco che ci facesse rivivere le stesse emozioni e le stesse frustrazioni che hanno cresciuto un’intera generazione videoludica. Rad Rodgers è il classico platform / rum’n gun a scorrimento orizzontale che tanto andava di moda quasi vent’anni fa, con tutti i pregi e i difetti del caso.

Rad Rodgers presenta un gameplay frenetico e divertente, il nostro eroe potrà contare sul proprio salto, sulla sua fidata pistola (upgradabile) e sul fedele compagno di viaggio Dusty che con i suoi pugni potrà sistemare più di un problema lungo il nostro tragitto. Parlando del sistema si shooting possiamo subito dire che Rad Rodgers fa a fare un’importate aggiunta rispetto ai titoli più classici, infatti possiamo mirare a 180° utilizzando lo stick analogico destro. Raccogliendo sfere di diversi colori saremo in grado di far “evolvere” la nostra arma che, con una durata limitata di colpi in questo caso, potrà diventare una mitragliatrice piuttosto che un fucile a pompa o quant’altro.

Come scrivevamo poco sopra invece il nostro compagno Dusty può, con l’ausilio delle sue manone (che Gianni Morandi levati), schiantare i nemici o distruggere parti (programmatiche) dell’ambiente di gioco. Dusty ha, oltre al compito di farci compagnia, un altra funzione estremamente importante cioè quella di riparare a dei glitch che affliggono il videogioco di cui Rad è il protagonista. Entrando nei glitch il nostro fido compagno è in grado di ripararli con dei mini giochi che variano dal sistemare delle piattaforme che non sono state posizionate bene a distruggere parti del livello che ci bloccano la strada. Pur presentando sempre la stessa meccanica di gameplay reiterata per l’intera durata dell’avventura (che si assesta su un tempo variabile tra le due e le quattro ore) Rad Rodgers risulta divertente e per certi versi appagante. In alcuni frangenti forse i ragazzi di 3DRealms potevano strutturare meglio alcuni passaggi, ci è capitato infatti di morire per via di un salto che necessitava un atterraggio millimetrico, vero che si vuole replicare il gameplay anni ’90 ma forse è stata presa un po’ troppo alla lettera questa volontà. 

Rad Rodgers

L’arte e la tecnica di Rad Rodgers

Anche dal punto di vista tecnico e artistico il lavoro svolto dai ragazzi di 3DRealms soffre di alti e bassi anche se, possiamo dirvelo subito, i pregi sono maggiori dei difetti. Al netto di qualche imprecisione grafica e di qualche bug che abbiamo riscontrato durante le nostre partite, l’aspetto estetico del titolo è molto buono e quello che si vede a video è sufficientemente appagante per la vista.

Forse, sopratutto le prime volte, risulta un po’ difficile distinguere bene quelli che sono elementi in primo piano rispetto a quelli sullo sfondo, in virtù del fatto che i fondali sono stati curati tanto quanto gli elementi in primo piano. Da questo punto di vista Rad Rodgers mette in mostra un Unreal Engine 4 in ottima forma che riesce a lasciarci, in certi frangenti, a bocca aperta. Visto da fuori Rad Rodgers sembra, in alcuni punti, un cartone in CGI tanto sono dettagliati e animati bene il mondo di gioco e i suoi personaggi.

Musicalmente parlando il titolo offre una colonna sonora rockeggiante in pieno stile retrogame che ci accompagna nei vari livelli dandoci la giusta carica. La localizzazione, dei soli sottotitoli e menù, è ben realizzata così come è ottimo il doppiaggio inglese dei due co-protagonisti. Infine non abbiamo mai notato rallentamenti allarmanti salvo rari casi in cui il numero di nemici a schermo e quello delle pallottole erano davvero fuori misura. 

Rad Rodgers

Rad Rodgers

I ragazzi di HandyGames hanno fatto tesoro di quanto evidenziato dai fan riguardo la povertà di contenuti e questo nuovo Rad Rodgers: Radical Edition va infatti ad aggiungere davvero parecchia carne al fuoco. Di contro la versione per Nintendo Switch di Rad Rodgers soffre di problemi tecnici abbastanza evidenti sopratutto se giocato in modalità docked. Il nostro consiglio è quello di valutare l'acquisto in base alle vostre esigenze: se siete giocatori che tendete a giocare sopratutto in mobilità potreste chiudere un occhio sulle carenze grafiche e optate per questa Radical Edition, se invece pensate che anche (o sopratutto) l'occhio voglia la sua parte allora potrebbe essere più sensato rivolgersi al classico Rad Rodgers.

7.5

Trama 7.00

Gameplay 8.00

Arte e tecnica 7.00

Pro:

nuovi contenuti

modalità co-op

Contro:

permangono i vecchi problemi

graficamente un po' povero

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