Oggi parliamo di un FPS che definire adrenalinico è poco, no non stiamo parlando di un nuovo DOOM ma di un titolo che cerca un'altra strada per portare l'immediatezza e la frenesia. Stiamo parlando di Mullet MadJack, titolo sviluppato e pubblicato dai ragazzi di Hammer95 (che ringraziamo per averci fornito un codice con cui testare il titolo) che ci getta in quello che sembra uno spin off di un cartone animato giapponese anni '90. Adrenalinico e folle al punto giusto, scopriamo insieme questa piccola chicca nella recensione di Mullet MadJack per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Mullet MadJack
È già difficile parlare di trama quando di parla di FPS in modo generale, lo è ancor di più se al termine affianchiamo la parola old-school o roguelite, considerate che entrambi i termini sono accomunabili a Mullet MadJack... Probabilmente starete pensando che l'ultima fatica di Hammer95 non abbia quindi uno stralcio di trama giusto? E invece no, gli sviluppatori brasiliani hanno abbozzato un incipit narrativo e hanno costruito un mondo di gioco folle, divertente e, per certi versi, anche originale. Prima di parlarvi di chi siamo e cosa dobbiamo fare in Mullet MadJack ci teniamo a ricordarci però che il titolo non è localizzato in italiano e, anche se non è essenziale comprendere tutto quello che appare a video, alcuni potrebbero perdersi i (folli) dialoghi del titolo.
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Partiamo dal contesto, siamo nel 2090, il mondo non è stato disintegrato da guerre atomiche ne messo in ginocchio da pandemie ma, in compenso, la razza umana ha fatto grandi progressi tecnologici, progressi che non sempre hanno dato risultati che potremo definire "buoni". L'uomo ha infatti fuso la sua essenza, la sua anima per certi versi, con la rete diventando al contempo schiavo della stessa (e noi che ci lamentiamo dei social network... ndr.). Oltre ad alcuni benefici che questa lenta ma inesorabile fusione ha portato ci sono anche delle contro indicazioni e, più precisamente la dipendenza da dopamina dell'essere umano. Si, avete letto bene, se l'essere umano non riceve dopamina ogni dieci secondi morirà. Capite bene che il tutto rende questo mondo assolutamente teso e folle e noi ci incastriamo perfettamente in questa follia e lo facciamo nelle vesti di moderatori.
Ma chi sono i moderatori? I moderatori sono uomini che decidono di giocarsi i propri 10 secondi senza dopamina per eliminare quanti più robillionari possibile. Conviene fare un passo indietro e parlare un secondo di questi esseri: i robillionari sono dei robot milionari controllati da una Intelligenza Artificiale che controlla il mondo, la stessa IA che ha rapito una famosissima influencer e che la tiene segregata all'ultimo piano di un enorme palazzo. Ed è esattamente qui che entriamo in gioco noi nei panni di un moderatore super tamarro (che sembra uscito da una "puntata dopata" di Kiss Me Licia ndr.) che decide di salvare la giovane ragazza iniziando la scalata del palazzo e sterminando, in diretta streaming, le orde di robot che la tengono prigioniera.
Il gameplay di Mullet MadJack
E la parte della "trama folle" ce la siamo tolta di mezzo, ora bisogna parlare del gameplay che è altrettanto (se non ancora più) folle del comparto narrativo. Il gameplay loop di Mullet MadJack è molto chiaro: il nostro protagonista può sopravvivere fino a dieci secondi (10 secondi) senza dopamina, passato quel tempo è game over, ma come possiamo recuperare la dopamina necessaria a restare in vita? Ma eliminando robillionari che domande! Ogni uccisione (rigorosamente trasmessa in streaming e commentata anche da una presentatrice) ci garantirà un numero di secondi di vita aggiuntivi donandoci la dopamina necessaria al nostro proseguimento. Il nostro scopo è chiaro: salire piano dopo piano fino a liberare la giovane influencer dalle grinfie della perfida IA.
Mullet MadJack è un titolo assolutamente folle, frenetico e originale in grado di strapparvi ore e ore di divertimento.
Capite bene che il limite temporale dei dieci secondi di vita vi obbliga ad essere veloci, efficienti e precisi per portare a casa la pellaccia. Da un certo punto di vista Mullet MadJack sfrutta il meccanismo di tanti titoli di corse arcade degli anni '90 (qualcuno ha detto Daytona USA? ndr.) dove, per proseguire nella gara, bisognava raggiungere il checkpoint entro un tempo limite, pena l'ingombrante scritta Game Over. Ecco, Mullet MadJack funziona esattamente così ma anzichè i checkpoint chi avete a che fare con i robot da uccidere e anzichè correre in macchina dovete sparare e sparare e sparare. Ovviamente non poteva certamente mancare una componente rogue lite che vi consente, una volta completato un piano, di personalizzare il vostro alter ego con abilità e potenziamenti che gli consentono di sfamare la sua (e la vostra ndr.) voglia di distruzione.
Pad alla mano Mullet MadJack risulta un FPS frenetico dove uccidere gli avversari sfruttando l'ambiente e correndo, letteralmente, per i livelli è fondamentale per poter mantenere la dopamina in circolo nel sangue. Fanno eccezione le battaglie con i boss in cui il limite dei dieci secondi viene meno. Imparare a reagire istantaneamente alle varie situazioni è di vitale importanza per portare a casa la pelle e per proseguire il più a lungo possibile nella scalata verso la cima dell'edificio. Ovviamente detta così può sembrare che il gameplay di Mullet MadJack sia proibitivo per chi cerca un titolo più moderato e compassato ed in effetti il titolo sviluppato dai ragazzi di Hammer95 non è certamente adatto a chi sta cercando uno sparatutto tattico ma, c'è un ma, gli sviluppatori hanno introdotto una serie di opzioni utili per rendere più adattabile il gameplay. All'inizio della partita potrete infatti decidere se giocare alla versione "originale" del titolo o se optare delle opzioni meno proibitive in termini di tempi di completamento e altre opzioni, tutto questo per rendere Mullet MadJack adatto davvero a tutti.
L'arte e la tecnica di Mullet MadJack
Il lavoro svolto dal punto di vista artistico su Mullet MadJack mette in evidenza tutta la passione che il team di Hammer95 ha per il mondo degli anime anni '90. Mullet MadJack sembra uscito prepotentemente proprio dagli anni '90, sia per quanto concerne lo stile che per l'approccio al gameplay. Il protagonista, Jack, trasuda carisma e tamarraggine da ogni poro ma non è l'unico elemento che ci ha lasciato stupiti di fronte al lavoro di Hammer95: l'influencer rapita, la presentatrice e gli stessi robot... tutti sembrano usciti da un cartone giapponese degli anni '90, così come le ambientazioni, con quel gusto retrofuturistico/sci fi che ci ha letteralmente incantato.
Ottimo poi il comparto tecnico: abbiamo giocato a Mullet MadJack su Steam Deck e abbiamo trovato il titolo assolutamente perfetto per la portatile di casa Valve. Mullet MadJack gira benissimo e durante le nostre partite non abbiamo riscontrato problemi o rallentamenti di sorta, anche nelle situazioni più concitate. Non abbiamo per altro rilevato problemi bloccanti o bug che potessero impedirci di continuare nella nostra avventura.
Molto bene anche la colonna sonora così come la componente degli effetti sonori.
Mullet MadJack è un titolo folle, immediato e di sicuro impatto che prorompe sulla scena videoludica indie con una dose di originalità e di follia in grado di lasciare il segno. Certo, il titolo di Hammer95 non è esente da difetti: come tanti roguelite soffre anche lui di una certa ripetitività di fondo e la generazione dei livelli non è sempre eccellente ma questo non toglie una virgola al divertimento che è in grado di suscitare nel giocatore. Adatto sia a partite mordi e fuggi che a sessioni più lunghe Mullet MadJack potrebbe essere un ottimo compagno per questa estate che tarda ad arrivare.
