Tutto uguale, tutto diverso?
Ed eccoci, come ogni anno, a parlare di un titolo che farà senza ombra di dubbio la gioia di ogni appassionato delle due ruote. L'avrete certamente capito, stiamo parlando della serie MotoGP di
Milestone che torna ogni anno con delle piccole e grandi novità. Il titolo dello scorso anno ci aveva colpito positivamente (date un'occhiata alla nostra
recensione di MotoGP 20 nel caso ve la foste persa) e la software house milanese ha dimostrato di avere tutte le intenzioni di rendere
MotoGP 21 un titolo ancora migliore del predecessore (contando, questa volta, anche sulle versioni Next-gen e sulla potenza di
XBOX Series X e
PS5). Pronti a salire in sella un'altra volta? Seguiteci nella nostra
recensione di MotoGP 21 per XBOX One.
La trama di MotoGP 21
L'abbiamo ribadito più e più volte, parlare di trama (nel senso stretto del termine) quando si parla di simulatori di guida o titoli sportivi è sempre difficile, a tratti impossibile. È però altrettanto vero che, negli ultimi anni, a suon di
Modalità carriera, modalità
My Team e via di questo passo, anche i titoli sportivi ci hanno abituato a sistemi di progressione che possono somigliare in qualche modo ad una sorta di modalità campagna del titolo vero e proprio. Ecco,
MotoGP 21 da questo punto di vista fa un altro bel passo in avanti e la modalità Carriera è stata arricchita di tanti piccoli particolari che la rendono ancora più interessante rispetto alle vecchie incarnazioni del brand.
Prima di tutto dobbiamo ricordare a tutti la presenza di tutti i tre campionati principali legati alla MotoGP e cioè:
Moto3,
Moto2 e, infine, la più prestigiosa
MotoGP. Nella modalità carriera potremo scegliere se entrare a far parte di un team minore di uno di questi tre campionati oppure se aprire un nostro team nuovo di zecca. La modalità carriera è, in buona sostanza, la parte più manageriale e legata alla gestione di MotoGP 21. Come avrete capito in questa modalità siete chiamati a prendere il controllo di ogni singolo elemento del sistema, dalla scelta dei manager a quelle relative alla ricerca e allo sviluppo di nuove moto e tecnologie. Questa componente è quella che riesce, dal nostro punto di vista, a trasmettere meglio la sensazione di immersione che un titolo come MotoGP 21 cerca di offrire: è ovvio che se scalpitate per scendere in pista a bruciare record queste parti vi sembreranno noiose o inutili ma è anche vero che la MotoGP non è solo la singola gara o il campionato. Da questo punto di vista MotoGP 21 riesce a dare una visibilità importante a tutte le fasi che regolano un campionato.
Se però proprio non riuscite a digerire queste meccaniche manageriali non preoccupatevi, potete demandare il tutto alla CPU e divertirvi in pista per dare il meglio di voi. Vi ricordiamo inoltre che
MotoGP 21 è localizzato in italiano e che la traduzione è anche decisamente buona (d'altra parte il titolo è sviluppato qui in Italia).
Il gameplay di MotoGP 21
Parlando di gameplay iniziamo subito a parlare di
A.N.N.A. l'
intelligenza artificiale sviluppata da
Milestone e che in passato ci aveva lasciato con qualche dubbio anche se i presupposti per un miglioramento c'erano tutti e le basi che il team milanese aveva messo sembravano promettere molto bene. Ecco, possiamo dire che, questa volta, gli sviluppatori hanno davvero centrato l'obiettivo. Certo, il sistema è ancora, ovviamente, migliorabile ma la sensazione che si ha fin dai primi minuti in pista è che l'intelligenza artificiale dei piloti sia più reattiva, onesta e "umana". Ci è capitato di ingaggiare veri e propri scontri all'ultima curva con avversari che non volevano arrendersi, il tutto in un contesto decisamente realistico. È chiaro che le partite online offrono ancora un sapore competitivo completamente differente ma i passi in avanti fatti da
A.N.N.A. sono decisamente evidenti.
MotoGP 21 migliora ancora la sua intelligenza artificiale ed ora competere con la CPU è decisamente più appagante
Ottimo anche il sistema di controllo,
in MotoGP 21 sembra che i comandi rispondano meglio e abbiamo trovato il tutto meno "meccanico" e legnoso rispetto al passato. Anche sul fronte del realismo le scelte fatte hanno premiato questa componente con l'aggiunta, ad esempio, della possibilità di recuperare la moto a mano dopo una caduta. Certo, è molto più semplice utilizzare la funzione di respawn (che è ancora presente) ma per chi sta cercando l'immersione completa la prima opzione è sicuramente consigliabile. Avete ancora la possibilità di tornare indietro di qualche secondo prima di una caduta o di un errore ma se, anche in questo caso, state cercando una vera e propria simulazione, questa opzione potrebbe non essere proprio quella adatta a voi.
E chiudiamo la parte dedicata al gameplay parlandovi delle modalità di gioco: in
MotoGP 21 trovano posto varie opzioni in grado di accontentare grandi e piccini: ci sono le
gare singole che potrete affrontare con uno qualsiasi dei vostri piloti preferiti (e in MotoGP 21 trovate
tutti i piloti del campionato visto che il titolo Milestone ha la
licenza ufficiale del motomondiale 21) e potrete correre su
tutte le piste del campionato. Non potevano certo mancare i
campionati che potrete personalizzare e gestire come meglio credete, avete a disposizione una
modalità carriera che vi terrà incollati al monitor per parecchio tempo e infine le prove a tempo. Il tutto è declinato in base alla categoria che andrete a scegliere e, capirete bene, che le possibilità offerte dal titolo sono decisamente ampie. Come gli anni scorsi è inclusa la modalità multiplayer che vi permette di affrontare amici vicini e lontani. Proprio parlando di multiplayer dobbiamo dire che i tempi di matchmaking e di risposta dei server ci sono sembrati decisamente ottimi, forse anche merito del fatto che i server dedicati hanno ovviato (già da qualche edizioni) ai problemi di natura tecnica che affliggevano il brand diverso tempo fa.
L'arte e la tecnica di MotoGP 21
Ed eccoci infine giunti a parlare del comparto tecnico e artistico della produzione: è inutile negare le
migliorie che MotoGP 21 mette sul piatto dal punto di vista prettamente tecnico ma è altrettanto vero che il titolo di Milestone è l'ennesimo (di una lunga lista) che soffre del "mal di crossgen" se così possiamo definirlo. Se infatti è innegabile che i modelli dei piloti e delle moto hanno raggiunto vette impressionanti (soprattutto sulle versioni
PS5 e
XBOX Series X) è altrettanto vero che si vede che il titolo non sfrutta a dovere l'hardware delle nuove console.
MotoGP 21 cerca di mantenere i 60 fps costanti (e spesso ci riesce) e durante le nostre partite su
XBOX One X non abbiamo riscontrato gravi problemi o rallentamenti. È però vero che, se si guarda qualcun altro giocare e si sposta quindi l'attenzione dalla gara e dalla propria moto verso il resto dello schermo ci si rende presto conto di quanto il tutto sia abbastanza spoglio e desertico intorno a noi. Anche se questo è un problema di secondo piano (solitamente non avete il tempo di notare queste perdite di dettagli durante la gara) ci sembra giusto farlo notare perchè, per aumentare il realismo, bisogna necessariamente mettere mano anche a questi piccoli problemi.
Buona infine la colonna sonora così come i campionamenti degli effetti audio, giocato con un buon impianto stereo
MotoGP 21 riesce a dare soddisfazioni anche sotto questo punto di vista, soprattutto per gli appassionati delle due ruote che si sentiranno subito a bordo pista.