Di nuovo a Yokohama
La serie che ha reso famoso i
Ryu ga Gotoku Studio,
Yakuza è sicuramente una di quelle produzioni videoludiche che ha saputo accrescere, anno dopo anno, la sua fan base fino a diventare un titolo "commerciale" (se volete saperne di più vi invitiamo a leggere la nostra
recensione di Yakuza 6: The Song of Life). Come ogni serie che si rispetti è cresciuta nel tempo e, crescendo, ha anche mutato quelle che erano delle sue caratteristiche tipiche come si è chiaramente visto in
Yakuza: Like a Dragon (anche in questo caso, un salto alla nostra
recensione potrebbe aiutarvi a capire cosa intendiamo). Se quindi la serie di Yakuza ha cambiato pelle nel corso degli anni una nuova serie di è affiancata recuperando parte di questa eredità e stiamo parlando della serie di
Judgment e oggi siamo qui a parlarvi del secondo capitolo
Lost Judgment, se volete saperne di più non vi resta che seguirci nella nostra
recensione di Lost Judgment per XBOX One.
La trama di Lost Judgment
Come di consueto iniziamo a parlarvi della
trama di Lost Judgment perchè i ragazzi di
Ryu ga Gotoku Studio hanno investito molto sia nella storia, che nella narrazione e infine nei temi trattati che, siamo sicuri, sono assolutamente attuali. La storia di
Lost Judgment si lega in modo abbastanza palese a quella del primo titolo della serie e inizia esattamente dove finiva
Judgment. Avevamo lasciato
Takayuki Yagami e il suo assistente
Masaharu Kaito, con la loro agenzia investigativa che fatica a decollare. Il Clan Tojo ha ormai perso il controllo del distretto di
Kamurocho e una nuova serie di bande criminali si contende il potere nelle strade. Mentre i nostri due protagonisti attendono con impazienza nuovi incarichi arriva una chiamata che cambia letteralmente le carte in tavola: il preside del
liceo di Seiryo ha arruolato
Fumiya Sugiura e
Makoto Tsukumo per fare luce su una serie di episodi di bullismo che stanno toccando la scuola molto da vicino. I due chiedono aiuto a Yagami e Kaito e i nostri eroi si trovano di nuovo indaffarati.
La trama di Lost Judgment tocca direttamente il tema del bullismo e lo fa senza timori
Gli episodi di bullismo rappresentano però la punta dell'iceberg di un problema ben più serio che, molto presto, piove addosso ai nostri quattro detective. Qualche anno prima, nella stessa scuola, un episodio simile aveva portato alla morte di un ragazzo e il preside della scuola vuole assolutamente evitare che qualcosa di simile accada di nuovo. Intanto che le indagini alla scuola proseguono però, le ombre del passato si fanno sempre più minacciose e ben presto Yagami e compagni si trovano in problemi ben più grossi.
Non andremo oltre nel raccontarvi la storia, non vogliamo rovinarvi il piacere della scoperta ne rischiare di spoilerare alcuni colpi di scena che, siamo sicuri, preferirete vivere in prima persona. Ci teniamo però a informarvi che
Lost Judgment è localizzato in italiano e che, per completare la sola main quest, ci vorranno circa venti ore mentre, per completare completamente il gioco completando anche tutte le side quest date dai
Racconti Scolastici vi occorreranno un'altra ventina d'ore portando il monte ore totali ad oltre quaranta ore di gioco.
Il gameplay di Lost Judgment
Possiamo dire senza indugio che il
gameplay di Lost Judgment è pensato per essere al servizio della narrazione e del racconto in se. Il titolo sviluppato da
Ryu ga Gotoku Studio e pubblicato da
SEGA infatti, pur introducendo qualche novità qua e la, cerca di mantenere le meccaniche di gioco simili a quanto già visto nel primo capitolo e mutuate, di conseguenza, dalla serie
Yakuza. In Lost Judgment sarete chiamati a destreggiarvi in due fondamentali territori: quello dell'investigazione e quello del combattimento. A differenza del primo capitolo, Judgment riesce a "fare pace" con le meccaniche mutuate da Yakuza e le fa proprie introducendole nel proprio tessuto di gameplay in maniera naturale. Da questo punto di vista il titolo segna quasi una svolta per la serie, una sorta di raggiungimento di una propria consapevolezza.
Lost Judgment è un titolo che ha maturato una sua identità propria e rispetto al primo capitolo la differenza è sicuramente marcata
La componente investigativa del titolo è stata rivista e notevolmente ampliata, almeno per quando concerne le meccaniche vere e proprie. Sono state ridotte drasticamente le fasi in prima persona, spesso quasi tediose, che rendevano il titolo
SEGA quasi un "cerca - trova" di indizi. Ora risultano molto più naturali le fasi di investigazione e di esplorazione, l'introduzione del
parkour dona al titolo una rinnovata verticalità ed apre a nuovi livelli esplorativi. Non mancano, come da tradizione, i mini giochi da sempre presenti che fanno da sfondo (e riempitivo) e donano all'esperienza un certo senso di realisticità.
La seconda componente è quasi preponderante tanto ci siamo appassionati ad essa, e stiamo parlando, ovviamente, del combat system e della meccanica di scontro con gli avversari. In questo frangente Lost Judgment si trasforma quasi in un picchiaduro e il risultato è eccellente. Il gameplay diventa estremamente dinamico e il sistema di controllo ci ha colpito in modo molto positivo. Abbiamo giocato a Lost Judgment su
XBOX One X e il controller di Microsoft si è dimostrato perfettamente adatto allo scopo. Rispetto al passato è stata introdotta una nuova forma, quella del
Serpente che va ad aumentare ulteriormente le possibilità offerte dai due stili precedenti: lo
Stile della Gru e l'
Arte della Tigre. Anche sotto questo punto di vista non abbiamo quindi motivo di lamentarci: il lavoro svolto da Ryu ga Gotoku Studio è decisamente eccellente.
L'arte e la tecnica di Lost Judgment
"L'ombra di Yakuza" si nota fin da subito e, guardando gli screen presenti in questa pagina siamo sicuri che molti potrebbero confondere i due titoli. Lo stile di stampo prettamente nipponico della produzione è legato a doppio filo con quanto già visto nella famosa serie dedicata alla mafia giapponese. Non per questo però Lost Judgment risulta derivativo, anzi, per certi versi il titolo presenta una sua vera e propria identità. Siamo rimasti impressionati dai dettagli dei volti del protagonista e dei comprimari e della cura riposta in praticamente qualsiasi cosa si muova all'interno del titolo. Ottima la realizzazione degli ambienti e la capacità del gioco stesso di "immergere il giocatore" nell'universo del titolo.
Sotto il profilo tecnico abbiamo trovato Lost Judgment ben ottimizzato e non abbiamo riscontrato problemi di sorta durante le nostre partite su
XBOX One X. Il motore di gioco riesce a rendere ambienti e personaggi molto bene e il tutto senza scendere a compromessi in termini di prestazioni. Anche nelle fasi di combattimento più concitate infatti non abbiamo notato rallentamenti o problemi di sorta.
Bene anche la colonna sonora, anch'essa di stampo decisamente orientale, riesce a contribuire in modo sostanziale alla creazione delle giuste atmosfere per assaporare al meglio il titolo.