Olle e Gretel?
Oggi vi accompagniamo in una fiaba ma non una di quelle fiabe dolci, che si usano per fare addormentare i bambini, oggi la fiaba è diversa. D'altra parte
Bramble: The Mountain King è diverso, gli sviluppatori, i ragazzi di
Dimfrost Studio hanno voluto ambientare il titolo nelle lande della loro terra natia, la Svezia e il respiro di racconti nordici si sente fin dai primi minuti. Grazie a
Merge Games (publisher del titolo) abbiamo ricevuto un codice di test ed oggi siamo qui a raccontarvi come è andata nella nostra
recensione di Bramble: The Mountain King per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Bramble: The Mountain King
Cominciamo come al solito parlando della
trama e della narrazione di Bramble: The Mountain King e lo facciamo prendendo il discorso un po' alla larga. Come scrivevamo in apertura Bramble è un titolo che nasce in Svezia, una terra lontana che ha radici culturali distanti dalle nostre. La storia che i ragazzi di
Dimfrost Studio raccontano affonda le sue radici nel folclore nordico e nei racconti che si raccontavano e tramandavo di generazione in generazione. Le fiabe che siamo abituati a raccontare ai nostri figli (
per chi ne ha chiaramente) non sono sempre state così, in principio (la loro quasi totalità) era decisamente più cruenta e pensata per un pubblico adulto. Se volete approfondire l'argomento vi consigliano il
podcast di Lucarelli In compagnia del Lupo tratto dalla trasmissione tv
Il cuore nero delle fiabe di Sky arte che racconta come, dietro le fiabe e le leggende che conosciamo ci sia un'origine molto più tetra di quello che siamo portati a credere.
Ma torniamo a Bramble e alla nostra storia: il racconto si apre con Olle e la sorella che, di notte, lasciano la sicurezza della loro casa per addentrarsi nel bosco. Già in queste prime fasi si vede la connessione con la favola di Hansel e Gretel anche se i due si separeranno molto presto perché la ragazzina viene rapita da un troll che la porta con se nella grande montagna (no, non è la stessa di cui abbiamo parlato nella
recensione di Darkest Dungeon II). Ed ecco che ci troviamo soli, soli in un mondo che sembra decisamente più grande e sicuramente più pericoloso di noi. Per certi versi ci è sembrato di vivere nei panni dello Yarny di
Unravel, in un mondo dove le proporzioni non giocano a nostro favore.
Ha così iniziò il nostro viaggio nei panni di Olle alla ricerca della sorella rapita, un viaggio che vede il protagonista fare, quasi sempre suo malgrado, la conoscenza delle più importanti creature mitologiche norrene e nordiche: dai più comuni troll e giganti fino a personaggi il cui scopo non sarà quello di eliminarci senza pietà ma vorranno invece aiutarci nella nostra ricerca (come giganti buoni o piccoli gnomi che abitano la foresta). Non vi racconteremo nulla del viaggio in se e per se perché è proprio la scoperta e
il viaggio stesso la principale essenza della narrativa di Bramble ma vogliamo invece evidenziare come il racconto sia il vero filo conduttore di tutta la produzione.
Per certi versi giocare a Bramble ci ha riportato alla memoria le emozioni provate in
Little Nightmares (e se non conoscete la serie potete approfondire con la
recensione del primo capitolo e con quella di
Little Nightmares II) o nei piccoli capolavori di
PlayDead come
INSIDE dove il protagonista vive una storia dove la sopravvivenza dello stesso è costantemente messa in discussione e dove il mondo di gioco è terribilmente più grande e pericoloso dello stesso. Vi ricordiamo infine (e poi passiamo a parlare di gameplay) che
Bramble: The Mountain King è localizzato in italiano e che quindi non avrete problemi a comprendere quello che passa a video e, sopra tutto, i racconti della mitologia norrena che troverete lungo il percorso.
Il gameplay di Bramble: The Mountain King
Dal punto di vista puramente di
gameplay possiamo definire
Bramble: The Mountain King come un survival horror fortemente story driven con un'impostazione platform. Si, ci rendiamo conto che detta così può quasi spaventare ma, a tutti gli effetti, il titolo di
Dimfrost Studio e
Merge Games miscela componenti da survival horror, come la natura estremamente fragile del protagonista rispetto al mondo che lo circonda, all'interno di meccaniche da platform 3D dove la narrazione detta il ritmo dell'avventura stessa. In Bramble controlliamo Olle con una visuale, principalmente alle spalle del protagonista, anche se la telecamera (in determinati contesti) si sposterà per seguire l'azione in modo molto cinematografico.
Bramble: The Mountain King è un titolo che mette la storia al centro dell'esperienza a la trasmette al giocatore in modo diretto
Bramble prende molto dalla formula videoludica di
Little Nightmares e lo fa sia dal punto di vista dell'angoscia che le ambientazioni trasmettono sia dal modo in cui il giocatore incede nel mondo di gioco. I nemici che Olle si trova ad affrontare sono sempre più grandi, spaventosi e potenti di lui e l'unica cosa che può salvare il nostro piccolo eroe (oltre alla pura fortuna o casualità) e la
Scintilla del Coraggio, una luce in questo mondo di tenebra che è in grado di far ritrarre mostri e altri pericoli ambientali. Dimenticate le interfacce utente ricche di indicatori e di barre di salute e ma a, qui non servono: un solo colpo é (solitamente) sufficiente per porre fine alla vita di Olle. Che sia a causa di una caduta o del colpo di un mostro, piuttosto che l'aver messo il piede nel posto sbagliato, la morte non si farà certo attendere. Le morti in
Bramble sono spesso crudeli e truci, alle volte particolarmente violente, come a voler sottolineare la brutalità del mondo che sta la fuori.
Pad alla mano Bramble si dimostra quasi goffo, impacciato da giocare. Olle incede con terrore per gli ambienti di gioco e i comandi sembrano proprio trasmettere al giocatore questo senso di angoscia con una legnosità degli stessi molto importante. Ci metterete un po' ad abituarvi al sistema di controllo e in alcuni casi abbiamo notato anche un certo ritardo tra la trasmissione del comando e la relativa azione. Oltre le varie
fasi platform dove dovrete prestare grande attenzione a dove mettete i piedi, Bramble propone al giocatore una serie decisamente varia di boss fight che metteranno alla prova i nervi del giocatore in molti modi.
Quello che però ci è piaciuto di più delle meccaniche di gioco è la capacità del titolo di
trasmettere ansia e senso di paura in modo praticamente costante. È vero che il mondo di Bramble cerca anche di aprire uno spiraglio di luce in alcuni momenti, ma sono l'oscurità e i suoi abitanti ad essere il vero centro nevralgico del titolo.
L'arte e la tecnica di Bramble: The Mountain King
Bramble: The Mountain King è un titolo che ha saputo convincerci sia dal punto di vista narrativo che di gameplay ma sul piano della
direzione artistica come siamo messi? Beh decisamente bene. Come potete vedere voi stessi dagli screenshot presenti in questa pagina il
lavoro svolto da Dimfrost Studio è eccellente. Le scelte adottate sia in campo stilistico che di regia sono azzeccate e incarnano perfettamente il mood e le atmosfere della produzione. La continuità artistica, ludica e narrativa del titolo è palpabile. Abbiamo apprezzato il design di mostri e ambientazioni che riprendono i tratti caratteristici del folclore norreno dimostrando grande rispetto per la tradizione.
Le cose vanno discretamente bene anche sul piano tecnico:
abbiamo giocato a Bramble: The Mountain King su Steam Deck e il titolo gira bene anche se siamo dovuti scendere a qualche compromesso per salvaguardare frame rate e batteria. A parte qualche problema di input lag il tutto gira decisamente bene r senza grossi problemi.
Ottimi gli effetti sonori e la colonna sonora che si adattano perfettamente alle atmosfere del titolo e giocano anzi un ruolo fondamentale in diverse occasioni.