9.00

Recensione Banishers: Ghosts of New Eden per PC

Scopriamo l'ultima fatica di DONT NOD con la recensione di Banishers: Ghosts of New Eden per PC

Tra la vita e la morte

Oggi parliamo di un titolo partorito da una delle nostre software house preferite: stiamo parlando di Banishers: Ghosts of New Eden ultima arrivata nella produzioni della francese DONT NOD. Lo studio parigino ha saputo far breccia nei nostri cuori per Life is Strange, avventura narrativa toccante e profonda. Il team di sviluppo ha saputo, nel corso degli anni, dimostrarsi però estremamente duttile e in grado di proporre produzioni di varia natura, dagli action RPG come Vampyr (di cui vi invitiamo a leggerne la recensione nel caso ve la foste persa) fino a titoli più introspettivi come Harmony: The Fall of Reverie (anche questo recensito sulle nostre pagine) passando per vere e proprie piccole perle come il recente Jusant (e anche qui, se volete saperne di più vi lasciamo alla nostra recensione). Il titolo di cui vi parliamo oggi sembra, però, la summa di tante cose che gli sviluppatori hanno prodotto durante il corso degli anni e, se volete saperne di più vi invitiamo a leggere la nostra recensione di Banishers: Ghosts of New Eden per PC (giocato su Steam Deck).
 

 

La trama di Banishers: Ghosts of New Eden

Cominciamo parlando della trama e della componente narrativa di Banishers: Ghosts of New Eden, iniziamo da qui non solo perchè, solitamente, nelle nostre recensioni seguiamo sempre lo stesso schema (trama, gameplay, arte e componente tecnica ndr.) ma anche perchè una delle prerogative dei ragazzi di DONT NOD è sempre stata quella di presentare dei prodotti dove la componente narrativa spicca per originalità, cura e attenzione. Chiunque abbia giocato un episodio di Life is Strange è in grado di percepire la cura e il rispetto che gli sviluppatori francesi rivolgono nella stesura della trama e nella caratterizzazione dei personaggi, delle loro storie e della loro vita (pur virtuale che sia). Fortunatamente Banishers: Ghosts of New Eden non fa differenza e presenta anzi ai videogiocatori un canovaccio narrativo molto interessante ricco di scelte morali e di questioni che metteranno a prova le vostre scelte e la vostra stessa coerenza. 
  

 
Il racconto di Banishers: Ghosts of New Eden ci riporta nell'America di fine seicento, più precisamente siamo nel 1695 e ci troviamo ad impersonare Antea e Red, una coppia di epuratori molto bravi nel loro lavoro. Forse non tutti sanno cosa sono degli epuratori: gli epuratori sono dei guerrieri addestrati a scacciare il male da luoghi e persone. Sono una sorta di guerrieri del bene che lotta le forze del male per epurare (appunto ndr.) la terra dal maligno e da tutte le sue forme. I nostri vengono chiamati a raggiungere l'America e, più precisamente New Eden, dal loro maestro: Charles. A quanto pare Charles ha bisogno del loro aiuto perchè la malvagia presenza a New Eden sembra davvero dura da estirpare e, anzi, non ne vuole proprio sapere di lasciare la piccola cittadina. 
 
Appena arrivati a New Eden i due si rendono conto (anche parlando con gli abitanti) che le cose non vanno assolutamente bene: Charles è stato ucciso e il male continua a regnare indisturbato sulla città. I nostri eroi, forti delle loro capacità, affrontano l'incubo che sta mettendo in scacco la cittadina ma le cose non vanno come sperato. Nello scontro Antea perde la vita e Red viene scaraventato in mare: malconcio ma ancora in vita. Lo spirito di Antea viene però salvato da una strega che ne preserva l'essenza ma questo è solo l'inizio per l'avventura di Red e Antea. È così che si apre il racconto di Banishers: Ghosts of New Eden, un racconto che vi metterà di fronte a scelte morali importanti e di cui non vi racconteremo oltre (per evitare qualsivoglia spoiler). Sappiate che dovrete prendere decisioni importanti, scegliere tra l'amore e la coerenza, tra la vostra felicità e quella fede incrollabile che, fino ad ora, vi ha fatto da fare nella notte. Oltre al fatto di confermarvi che il racconto del titolo è estremamente interessante e mai banale vogliamo ricordarvi che Banishers: Ghosts of New Eden è localizzato in italiano (almeno per quanto concerne sottotitoli, menù e interfaccia di gioco) e che quindi non avrete alcun tipo di problema a seguire le vicende dei due protagonisti a New Eden.
 

 

Il gameplay di Banishers: Ghosts of New Eden

Parlando del gameplay di Banishers: Ghosts of New Eden possiamo dividerlo in due grandi macro argomenti: la gestione della progressione del gioco e delle scelte morali che il giocatore è chiamato a compiere e il combat system. Prima di dissezionare il gameplay del titolo vogliamo però parlare dell'approccio che gli sviluppatori hanno adottato nella realizzazione del mondo di gioco e delle sue mappe. In Banishers: Ghosts of New Eden non vi troverete infatti in un open world anche se gli ambienti che andrete ad esplorare vi daranno sempre la sensazione di avere una discreta libertà di azione e di esplorazione ed, in effetti, questa libertà l'avrete. L'altro elemento cardine del gameplay è la dualità che il giocatore è chiamato a gestire nei panni di Red e Antea. I due infatti calcano il campo di battaglia insieme ma da due punti di vista ben diversi: Red da epuratore vivo, che può essere colpito e ferito e che risponde alle regole che condizionano il mondo dei mortali e Antea che, in veste di spirito, ha vantaggi e svataggi del mondo immateriale. No, Antea non è immortale e anch'essa può subire danni dagli spiriti anche se la sua condizione la pone in una posizione diversa rispetto al suo amato. 
   

Banishers: Ghosts of New Eden è un gioco completo, divertente e profondo che sa regalare grandi emozioni sia sul piano narrativo che ludico

 
Ma passiamo a parlare della componente relativa alle scelte morali che il giocatore è chiamato a compiere nel suo viaggio. Come dicevamo in apertura i nostri eroi sono due epuratori, due guerrieri che hanno fatto della loro franchezza e coerenza un vero e proprio stile di vita: sono fari in una notte di terrore. Ma cosa succede quando le regole devono essere applicate a loro stessi? L'amore che Red prova per Antea vale "nuove regole" oppure il nostro eroe saprà mantenere fede al suo giuramento? Il giocatore è infatti chiamato a scegliere il destino di Antea, se farla risorgere e salvaguardare così l'amore tra i due protagonisti oppure se accompagnarla nel mondo dei morti e lasciarle la meritata pace. Ad indirizzare le scelte del giocatore ci pensano una serie di quest pensate e strutturate per porre grandi dilemmi morali dove il confine tra giusto e sbagliato è sempre molto labile. D'altra parte i titoli di DONT NOD ci hanno sempre abituato a meccaniche ludiche che spronano il giocatore "a giocare" con le proprie scelte e anche a prendersene, inevitabilmente, le dirette conseguenze: ecco in Banishers: Ghosts of New Eden le scelte che prenderete condizioneranno anche voi stessi oltre che il gioco in se e per se. 
 
Come abbiamo detto però Banishers: Ghosts of New Eden non è unicamente un'avventura narrativa e nel titolo vi toccherà di menar le mani (e pure pesantemente eh ndr.) ed è qui che entra in scena tutta la parte più action del titolo. Possiamo dire che il feeling, pad alla mano di Banishers: Ghosts of New Eden è quello dei classici action 3D, sia la disposizione dei tasti che le meccaniche di combattimento sono mutuate infatti da produzioni come God of War (giusto per fare un esempio). Abbiamo apprezzato anche la sensazione di ritorno dei colpi inferti che, pur essendo indirizzati ad entità spiritiche danno un bel feedback al giocatore. Abbiamo apprezzato il sistema di movimento e le dinamiche action del titolo. Certo, non ci troviamo di fronte ad un souls like e i combattimenti ci sono sempre sembrati molto bilanciati e affrontabili anche senza dover sudare le proverbiali sette camice. A dar maggior spessore al combat system ci pensa poi il fatto di combattere sfruttando le caratteristiche di entrambi i nostri protagonisti rendendo ogni scontro una vera e propria danza tra gli avversari. Ben riuscite, per altro, la maggior parte delle boss fight del titolo che riescono a dimostrarsi sempre sfidanti e mai frustranti.
 

 

L'arte e la tecnica di Banishers: Ghosts of New Eden

Se la narrazione e il gameplay di Banishers: Ghosts of New Eden hanno saputo catturarci per la cura e l'attenzione riposta in ogni loro parte lo stesso si può dire per la direzione artistica e la componente tecnica. Lo studio francese ha dimostrato, l'ennesima volta, di essere uno studio di sviluppo assolutamente consapevole delle proprie capacità e quello che colpisce di Banishers: Ghosts of New Eden è proprio questo assoluto equilibrio tra "vorrei e posso". La direzione artistica è assolutamente ispirata e riesce a colmare alcune imperfezioni tecniche senza rovinare minimamente l'esperienza al giocatore. Ci troviamo, ad esempio, spesso in spazi aperti ricolmi di vegetazione che nascondono efficacemente un livello di dettaglio accettabile ma mai incredibile eppure la resa visiva risulta eccellente. Resta poi la caratterizzazione dei personaggi, siano essi comprimari o comparse: tutto in Banishers: Ghosts of New Eden sembra curato nei minimi dettagli e pensato per essere coerente col mondo di gioco.
 
Abbiamo giocato a Banishers: Ghosts of New Eden su Steam Deck e la durante le nostre partite non abbiamo mai riscontrato problemi di sorta, rallentamenti o blocchi improvvisi. La resa estetica sul piccolo schermo di Steam Deck è eccellente e permette di avere sempre una corretta lettura del campo di battaglia. Anche il frame rate ci è sembrato decisamente stabile al netto di qualche rallentamento in fasi davvero concitate, rallentamento che però non ha mai messo a repentaglio la bontà del gameplay stesso. 
 
Bene anche la colonna sonora del titolo ma non solo, anche il doppiaggio in inglese fa la sua bella figura così come gli effetti audio che contribuiscono in modo significativo a creare le giuste atmosfere.
 

 

Banishers: Ghosts of New Eden

Banishers: Ghosts of New Eden è la grande sorpresa di questo inizio anno. I ragazzi di DONT NOD fanno centro un'altra volta e dimostrano la loro capacità di saltare da un genere all'altro mantenendo però la cura che li contraddistingue. Certo Banishers: Ghosts of New Eden non è un titolo perfetto, un backtracking a tratti forzato potrebbe infastidire chi non apprezza tornare sui propri passi ma il contesto in cui si svolge la storia di Antea e Red, le scelte morali e il combat system del titolo lo rendono un gioco imperdibile per gli amanti degli action 3D

9.00

Trama 9.00

Gameplay 9.00

Arte e tecnica 8.50

Pro:

trama profonda

scelte morali mai scontate

graficamente e tecnicamente ottimo

Contro:

un po' di backtracking

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