Tinte acquarello e botte da orbi
Oggi parliamo di un titolo sviluppato da una software house cinese e pubblicato da
Modus Games (che ringraziamo per averci fornito un codice per testare il titolo): stiamo parlando di
Aurogon Shanghai e della loro ultima produzione,
Afterimage. Il titolo in questione è un metroidvania che ha catturato immediatamente la nostra attenzione per via dell'aspetto estetico che ci ha lasciati a bocca aperta fin dalla sua prima apparizione. Ma ora non perdiamoci nei preamboli e seguiamo
Renee e
Ifree nella
recensione di Afterimage per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Afterimage
La trama e la componente narrativa sono forse l'elemento che più potrebbe far discutere del titolo di
Aurogon Shanghai e questo non perchè trama, narrazione e lore non siano curati ma perchè il modo in cui la trama è narrati all'interno del titolo è un po' criptico diciamo. Diciamolo subito, la
trama di Afterimage non rappresenta nulla di assolutamente originale e fonda anzi le sue basi su clichè abbastanza comuni nel mondo del gaming e non solo. Dobbiamo anche dire si vede fin dall'introduzione che Afterimage è un titolo di stampo molto orientale e lo si capisce sopra tutto dall'enfasi data al concetto di morte e rinascita che viene portato al giocatore prima ancora che possa sapere chi è la protagonista e dove si svolgono le vicende.
Ad ogni modo la componente narrativa del titolo è abbastanza arzigogolata e la storia narrata parte in modo semplice per poi andare a divincolarsi su se stessa nel corso della partita ma andiamo con ordine. In
Afterimage impersoniamo
Reee, una ragazza che vive ad
Ergardin, un mondo creato dalla
Dea e popolato da
Umani e
Goliath. La Dea durante la creazione del mondo aveva stabilito un equilibrio tra Umani e Goliath per fare in modo che potessero vivere felici e sereni in questa sorta di giardino dell'Eden ma (
che strano!) gli Umani hanno infranto l'equilibrio e questo ha scatenato una violenta guerra tra loro e i Goliath. La nostra avventura inizia quando questa guerra è ormai terminata ma il mondo di gioco mostra ancora le cicatrici del conflitto. Il motore che mette in moto tutta la narrazione è avviato dalla distruzione del villaggio di Renee che parte in compagnia dello spiritelli Ifree per scoprire cosa sta succedendo al mondo di gioco e ai suoi abitanti imbattendosi così in un'avventura che non avrebbe mai immaginato di vivere.
Quando all'inizio del paragrafo vi parlavamo di trama arzigogolata e presentata male è per via del fatto che Afterimage non prende per mano il giocatore proponendogli il racconto in modo diretto ma fornisce al giocatore molte (troppe) informazioni che poi non vengono cristallizzate da nessuna parte e che, inevitabilmente, l'utente rischia di perdere. Visto la complessità della lore del titolo e la moltitudine di info fornite è quindi facile sentirsi spaesati e persi. Proprio il fatto della volatilità delle informazioni passate al giocatore è il problema principale del comparto narrativo: non avrete infatti modo di salvare le note che troverete nel vostro percorso da nessuna parte e questo rende la connessione delle varie vicende decisamente ostica (sia da comprendere che da analizzare). Sarebbe bastato aver avuto la possibilità di salvare gli eventi in un diario per poterli poi rileggere successivamente. Gli unici elementi di lore che restano "salvati" sono quelli collegati ad oggetti recuperati in giro per il mondo di gioco, come succede anche in
ELDEN RING. Se non altro però abbiamo notizie sul fronte traduzione visto che
Afterimage è localizzato in italiano (e anche molto bene!).
Il gameplay di Afterimage
Ed eccoci a parlare di uno dei due cardini della produzione: il gameplay. Lo diciamo subito così togliamo l'elefante dalla stanza:
Afterimage è un metroidvania molto classico ma, al contempo, estremamente divertente e piacevole da giocare. Il titolo di
Aurogon Shanghai non fa nulla per sembrare qualcosa che non è ma anzi si rafforza proprio nei punti dove affonda in profondità le radici del suo
gameplay. Come sapete i metroidvania presuppongono un mondo di gioco esplorabile con una dose di libertà crescente da parte del giocatore: in buona sostanza non potrete raggiungere fin da subito tutte le location ma dovrete (faticosamente) ottenere nuove abilità e nuove skill per poter raggiungere luoghi fino a pochi minuti prima irraggiungibili. Ecco Afterimage sposa in pieno questa filosofia e dai primi minuti iniziali fino alle fasi finali dell'avventura il titolo è una continua scoperta del mondo di gioco, un mondo vasto, vario ed estremamente bello e gratificante da vedere ed esplorare.
Afterimage è un metroidvania che fa tutto quello che deve fare un esponente del genere e lo fa dannatamente bene.
Ecco, parliamo di esplorazione: avanzare nel mondo di
Ergardin non è mai un'operazione fine a se stessa, in ogni livello infatti c'è sempre qualcosa per cui valga la pena esplorare tutto l'esplorabile. Che sia un'arma o un baule nascosto (a volte anche molto bene) oppure una nuova abilità che vi offre nuove opportunità o uno scontro con un boss o una scorciatoia vi ritroverete a voler esplorare ogni pixel della mappa per sapere "cosa c'è da scoprire". Inoltre i vari livelli hanno un design decisamente pregevole e lo sforzo compiuto dagli sviluppatori è ampiamente ripagato dalla soddisfazione che si prova viaggiando per il mondo di Ergardin.
E il combat system? Beh, il combat system è tanto semplice quando piacevole: Renee ha la possibilità di colpire gli avversari con le armi che impugna (e ne può portare equipaggiate fino a due), sfruttare un incantesimo, dashare, saltare e curarsi. Niente di complesso ne troppo meccanico, dopo i primi minuti di gioco vi verrà naturale disintegrare i primi nemici (e i primi middle-boss) a suon di colpi inferti e schivate in modo del tutto naturale. La progressione è poi decisamente interessante visto che la nostra giovane eroina avrà modo di espandere il suo armamentario e le sue abilità man a mano che avanza nei vari livelli di gioco.
Possiamo dire che pad alla mano Afterimage è immediato, divertente, rapido e vario e non sono complimenti fatti a caso: bastano davvero pochi minuti di gioco per prendere confidenza col sistema di controllo. Abbiamo
giocato a Afterimage su Steam Deck in modalità portatile (il titolo consiglia
l'utilizzo di un gamepad) e siamo rimasti piacevolmente colpiti da come i comandi fossero reattivi e privi di qualsivoglia input lag. Non mancano infine gli oggetti da raccogliere che raccontano parte della lore del gioco ma che sono anche, al contempo, molto utili. I tipi di armi bianche a disposizione della protagonista sono svariati e questa varietà aiuta a variare, di riflesso, anche il gameplay della produzione.
L'arte e la tecnica di Afterimage
E passiamo al secondo pezzo da novanta della produzione: la
direzione artistica e tecnica di Afterimage. Come potete vedere molto bene dagli screen presenti nell'articolo Afterimage gode di un comparto visivo notevole, sia per quanto concerne la direzione artistica e l'ispirazione generale dell'avventura che per quanto riguarda la componente prettamente tecnica. In effetti gli screenshot non rendono giustizia al mondo di gioco in movimento e, per certi versi, giocando a Afterimage ci è tornato in mente
Ori and the Will of the Wisps sia per il respiro della produzione che per la qualità della produzione artistica. Resta inoltre da notare un ulteriore elemento: a differenza di tanti metroidvania che abbiamo giocato Afterimage non ha una particolare predilezione per gli ambienti cupi ed esalta anzi un mondo di gioco ricco di varietà e ambienti che vanno da ridenti e soleggiate colline fino ad anfratti in oscuri castelli.
Dal punto di vista tecnico non abbiamo molto da dire:
Afterimage gira divinamente su Steam Deck anche settando la qualità visiva su "Ultra". Abbiamo mantenuto il limitatore degli FPS a 40 per preservare il consumo di batteria, durante le nostre partite non abbiamo mai riscontrato problemi o bug bloccanti ne vistosi rallentamenti a video, anche nelle fasi più concitate. Ottime le animazioni dei vari avversari (oltre che quelle della protagonista) e ottimo il design generale di ambientazioni e personaggi.
Molto bene anche il comparto audio che fa il suo sporco lavoro offrendo al giocatore una soundtrack mai troppo invasiva che riesce sempre ad affiancarsi al gioco senza "disturbare".