Che occhi grandi che hai!
Solitamente i titoli horror hanno come antagonisti mostri, demoni, fantasmi o, più in generale, esseri soprannaturali ma il titolo di cui parliamo oggi è decisamente atipico da questo punto di vista. Stiamo parlando di
The Baby in Yellow, titolo sviluppato e pubblicato dai ragazzi di
Team Terrible (che ringraziamo per averci fornito un codice di test) che vi mette nei panni di un baby sitter che passerà una notte decisamente fuori dal comune. Lasciate il telecomando sul divano e seguiteci nella
recensione di The Baby in Yellow per PC.
La trama di The Baby in Yellow
Prima di parlarvi del contesto con cui avrete a che fare in
The Baby in Yellow conviene far due parole su come è nato il progetto e come si è evoluto.
The Baby in Yellow nasce da una
gamejam di 48 ore. Il titolo è ispirato ai racconti presenti nel libro
Il Re Giallo dello scrittore statunitense Robert William Chambers. Dal suo progetto originale all'arrivo su piattaforma mobile (prima) e PC Steam (poi) The Baby in Yellow ha subito diverse modifiche ma il cuore dell'opera è rimasto invariato: in The Baby in Yellow dovete vestire i panni di un baby sitter che si trova ad avere a che fare con un bambino un po' (forse troppo) particolare.
Quella che sembra una sera come tante altre in cui si cerca di sistemare il piccolo, dargli il latte, metterlo a letto e attendere l'arrivo dei genitori sul divano diventa presto qualcosa di molto più macabro e losco. Il bimbo sembra infatti
posseduto dal demonio. Pian piano vi renderete conto, nel corso degli otto capitoli che compongono la produzione, di come prendere le scelte giuste diventerà fondamentale per sopravvivere alla notte. Non proseguiamo oltre per evitare di rovinarvi delle (anche divertenti) sorprese che
The Baby in Yellow saprà regalarvi. C'è una sola cosa di cui non dovete aver paura: della traduzione visto che
The Baby in Yellow è localizzato in italiano.
Il gameplay di The Baby in Yellow
Abbiamo detto che
The Baby in Yellow è un titolo horror ma non possiamo definirlo un
survival horror a tutti gli effetti, a ben guardare il titolo di
Team Terrible sembra quasi un puzzle game dove dovremo trovare la giusta chiave di lettura della scena ed agire di conseguenza. Il giocatore si trova sempre a dover scegliere che comportamenti adottare col piccolo bebè che passa rapidamente dall'essere un piccolo cucciolo di uomo indifeso e con gli occhioni giganti, ad un terribile essere il cui unico obiettivo sembra quello di porre fine alla nostra vita.
The Baby in Yellow sfrutta vari jumpscare per terrorizzare il giocatore (o almeno provarci)
Il
gameplay loop di The Baby in Yellow, che si snoda lungo gli otto capitoli attualmente disponibili (il titolo è tutt'ora in
Early Access) vi vedrà coinvolti nelle classiche operazioni che ogni buon baby sitter deve eseguire: dovete preparare il latte, mettere a letto il piccolo, ecc ecc. Ecco, il problema è che, mentre coi bambini normali sono operazioni di routine con quelli posseduti le cose cambiano. In poche parole The Baby in Yellow chiede al giocatore di eseguire una serie di azioni e, proprio nel mentre che queste vengono eseguite, il gioco cambia le carte in tavola lasciando il giocatore in balia degli eventi. La visuale in prima persona aiuta il giocatore a immedesimarsi nella folle ambientazione del titolo e abbiamo trovato i comandi adatti all'esperienza.
L'arte e la tecnica di The Baby in Yellow
Dal
punto di vista artistico The Baby in Yellow sa regalare spunti interessanti anche se il concept delle ambientazioni all'interno della casa è molto tradizionale. Abbiamo apprezzato parecchio i momenti più "particolari" (non vi diciamo altro per non svelare nulla) e, sopra tutto, abbiamo visto un incremento interessante delle idee con l'ultimo aggiornamento:
Black Cat.
Niente da dire sul fronte tecnico: il motore di gioco è molto leggero e la resa grafica del titolo è assimilabile a quella di un titolo di qualche anno fa ma, in complesso, The Baby in Yellow si difende molto bene. Bene anche il sonoro che aiuta, molto, a creare l'atmosfera adatta al titolo.