Da una webseries di successo....
Ne è passato davvero molto di tempo quando, su queste pagine scrivevamo la
recensione RWBY: Grimm Eclipse, action 3D divertente ma sicuramente non eccelso. A conti fatti il titolo non offriva un gran mordente per proseguire l'avventura e veniva (troppo) presto a noia. Oggi siamo invece qui per parlarvi dell'ultima produzione che vede le quattro ragazze protagoniste:
RWBY: Arrowfell. Sviluppato dai ragazzi di
WayForward (quelli di
Shantae presente?) questa volta ci troviamo di fronte ad un platform dalle meccaniche quasi da metroidvania, ma ora bando alle ciance: seguiteci nella nostra
recensione di RWBY: Arrowfell per Nintendo Switch.
La trama di RWBY: Arrowfell
Partiamo dalla
trama di RWBY: Arrowfell e partiamo dal fatto che questo nuovo titolo si basa sulla settima stagione della (famosa) webseires che vede il team delle RWBY protagoniste. Conviene dirlo subito per toglierci il pensiero: se non avete presente la webseries e non avete giocato a nessun altro titolo prima faticherete un po' a comprendere tutto quello che sta dietro al titolo ma è altrettanto vero che RWBY: Arrowfell è un titolo che si può giocare anche senza considerare i pregressi visto che la componente narrativa fa più da contorno al gameplay che da vero e proprio perno della narrazione.
Le nostre quattro eroine (
Ruby,
Weiss,
Blake e
Yang) si trovano, a causa di situazioni avvenute in passato, ora ad
Atlas dove è da qualche tempo che i Grimm (i nemici tipici della serie) hanno cominciato a comparire in modo abbastanza anomalo. È proprio con la prima missione (che funge anche da tutorial) che le nostre protagoniste scoprono un misterioso dispositivo che sembra attrarre i mostri. Una volta recuperati i resti del dispositivo ci toccherà di riportarli alla base per farli esaminare da chi ne sa (e ne capisce) più di noi, tanto per noi ci sarà sempre del lavoro da fare qua e la. La trama di RWBY: Arrowfell segue questa linea e porta il giocatore in giro per il mondo di Atlas con una narrazione abbastanza lineare di cui non vogliamo però svelarvi null'altro. Ci fa piacere ricordarvi che
RWBY: Arrowfell è localizzato in italiano (almeno per quanto concerne i sottotitoli).
Il gameplay di RWBY: Arrowfell
RWBY: Arrowfell è sviluppato dai ragazzi di
WayForward e, in effetti, la loro impronta produttiva è immediatamente visibile.
RWBY: Arrowfell è un action platform che ci ha ricordato moltissimo le avventure di Shantae (se non sapete nulla della piccola mezzo genio conviene che leggiate la nostra
recensione di Shantae and the Seven Sirens) poichè i due titoli condividono gli stessi principi di gameplay. A differenza della serie che vede protagonista la mezzo genio, in questo caso avete la possibilità di affrontare i vari livelli in compagnia di tutte e quattro le nostre protagoniste. Con la semplice pressione di un dorsale potrete infatti passare da un'eroina all'altra. Le quattro ragazze condivideranno però la barra vitale e "le vite" rimanenti.
RWBY: Arrowfell prova a fare il metroidvania ma non ci riesce fino in fondo
E perchè mai bisognerebbe cambiare personaggio se poi viene tutto condiviso? Beh ma perchè ogni personaggio ha una mossa speciale che può aiutare il gruppo ad uscire da una specifica situazione. È così che quindi con Ruby possiamo sfruttare il suo scatto speciale per raggiungere una piattaforma altrimenti irraggiungibile, con Weiss invece possiamo evocare delle piattaforme aggiuntive e via di questo passo (anche se la nostra preferita resta Yang col suo colpo potentissimo che frantuma la roccia). I vari enigmi che si trovano nei livelli non sono niente di eccezionale e sono li a giustificare questo cambio di personaggio altrimenti inutile. La barra della vita è sfruttata anche quando si effettuano mosse speciali o colpi a distanza (un modo per far prediligere gli attacchi corpo a corpo).
L'arte e la tecnica di RWBY: Arrowfell
Se il gameplay ci è sembrato un po' annacquato e troppo simile ad altre produzioni il comparto artistico ci ha invece convinto un po' di più. La direzione artistica attinge a piene mani dalla webseries e la realizzazione dei modelli e degli ambienti è decisamente buona, così come le animazioni. Non apprezziamo moltissimo questo 2.5D ma a video la resa estetica è decente, sia su Switch che su PC (l'abbiamo giocato anche su Steam Deck).
Nulla da segnalare sotto il profilo tecnico, sia su
Nintendo Switch che su
Steam Deck,
RWBY: Arrowell si è dimostrato un titolo mosso da un motore grafico leggero e senza particolari problemi. Forse qualche problema lo si può trovare nel level design che tende a far perdere il giocatore ma questo non è certamente un problema di natura tecnica. Bene anche la colonna sonora e gli effetti audio.