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Recensione in breve Honey, I Joined a Cult per PC

Pronti a fondare una setta nel bel mezzo degli anni 70? Seguiteci nella nostra recensione di Honey, I Joined a Cult per PC

Da leader a truffatore il passo è breve

Oggi è giornata di sette, culti e quant'altro. Dopo aver appena pubblicato la recensione di The Chant parliamo nuovamente di un titolo che tratta di sette e di culti vari ma stemperiamo notevolmente i toni: preparatevi a gettarvi a capofitto nei favolosi anni 70 con Honey, I Joined a Cult. Sviluppato dai ragazzi di Sole Survivor Games e pubblicato da Team17 il titolo vi mette nelle mani la gestione di una setta tutta per voi. Siete pronti a prendere le redini della setta che influenzerà il destino del mondo per gli anni a venire? Se si seguiteci nella nostra recensione di Honey, I Joined a Cult per PC.
 

 

La trama di Honey, I Joined a Cult

Honey, I Joined a Cult è un titolo manageriale e gestionale e la componente narrativa non è esattamente il perno fondamentale su cui si basa il gameplay del titolo. Fondamentalmente in Honey, I Joined a Cult siete chiamati a creare, gestire e far crescere la vostra setta personale nel pieno degli anni 70. Siete pronti a formare la vostra setta e a racimolare denaro a più non posso? Bene, se avete risposto di si a questa domanda siete decisamente pronti per Honey, I Joined a Cult. 
 
Anche se non siete appassionati di gestionali e managerli non temete, Honey, I Joined a Cult offre infatti un corposo tutorial (davvero corposo, considerate che passerete la prima oretta di gioco proprio nel tutorial) che vi permetterà di conoscere ogni elementi di gameplay del titolo e inoltre abbiamo ancora una buona notizia per voi perchè Honey, I Joined a Cult è localizzato in italiano.
 

 

Il gameplay di Honey, I Joined a Cult

Ed eccoci a parlare, finalmente, del gameplay di Honey, I Joined a Cult. Il titolo di Sole Survivor Games è in grado di farvi immergere in un loop di gaming davvero impressionante che rischia di tenervi incollati al titolo per ore e ore. Il corposo tutorial, come scritto poco sopra, è in grado di spiegare ogni minimo dettaglio del gioco. Se avete già giocato ad un Theme Park o ad un più recente Two Point Campus (se non sapete cos'è correte a leggere la nostra recensione di Two Point Campus) probabilmente avrete già dimestichezza con le meccaniche di gioco, se invece non sapete nulla di gestionali e manageriali vi verremo in aiuto noi con una piccola guida. 
 

Le possibilità di personalizzazione di Honey, I Joined a Cult sono molteplici e tutte fuori di testa


In Honey, I Joined a Cult vi troverete davanti ad un appezzamento di terra, il luogo dove la vostra setta potrà gettare le proprie fondamenta. Con i soldi che avrete a disposizione (frutto di un "non precisato" lavoro precedente) dovrete mettere in costruzione le varie strutture che serviranno ad attrarre i fedeli che vorranno unirsi al vostro culto. Ecco quindi che dovrete armeggiare con i vari ornamenti d'arredo, le varie stanze a tema e quant'altro... Vi ritroverete in men che non si dica a diventare provetti architetti di luoghi di culto. Il sistema di basa su un meccanismo che vi vedrà dover gestire le risorse che influenzano il gameplay del titolo prendendo decisioni cruciali sulla strada che la setta deve intraprendere.
 
Se vi aspettate un titolo che parte in quarta e vi lancia direttamente nel vivo dell'azione potreste rimanere delusi ma se invece donate un po' del vostro tempo a Honey, I Joined a Cult siamo sicuri che questo saprà ben ripagarvi dell'investimento (sia in risate che in divertimento vero e proprio). 
 

 

L'arte e la tecnica di Honey, I Joined a Cult

Abbiamo apprezzato fin da subito l'approccio folle e scanzonato del titolo e la sua direzione artistica rispecchia in ogni minimo dettaglio questa scelta. Il fatto di aver ambientato il gioco in quel mondo (mitico) degli anni 70 ha dato gran libertà agli sviluppatori di sfruttare clichè e particolarità di quell'epoca. I più attenti avranno sicuramente notato una certa somiglianza estetica a titoli come Prison Architect ed in effetti i due titoli si somigliano molto graficamente. 
 
Abbiamo giocato a Honey, I Joined a Cult su Steam Deck e ci siamo trovati, tutto sommati, abbastanza bene. Il titolo non è ancora completamente ottimizzato per la console di Valve, alcuni testi sono effettivamente di difficile lettura e in alcuni casi dovrete utilizzare il touch screen della console ma il gioco risulta comunque godibile e divertente.
 

 

Honey, I Joined a Cult

Honey, I Joined a Cult è un titolo che vi farà passare ore e ore di divertimento per via della follia intrinseca di cui è impregnato il titolo ma non solo. Dal punto di vista ludico e di gameplay il titolo di Sole Survivor Games è in grado dimostrarsi più profondo di quanto l'aspetto esteriore possa far pensare. Se siete alla ricerca di un manageriale con cui passare i freschi pomeriggi autunnali Honey, I Joined a Cult potrebbe fare al caso vostro.

7

Trama 6.00

Gameplay 8.00

Arte e tecnica 7.00

Pro:

folle e sopra le righe

divertente e vario

localizzato in italiano

Contro:

inizio un po' lento

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