Vola mio mini pony
No, non scappate, non è di Mini Pony che parliamo oggi ma del piccolo draghetto viola
Spyro e del suo porting su
Switch. Abbiamo già
recensito Spyro Reignited Trilogy per XBOX One e ci siamo espressi decisamente bene nei riguardi del titolo. Oggi a distanza di diversi mesi dalla release per
Playstation 4 e
XBOX One arriva il tanto atteso porting per l'ibrida della casa di Kyoto. Saran riusciti i ragazzi di
Toys for Bob a riportare la magia del piccolo drago anche su
Nintendo Switch? Scopritelo nella nostra
recensione di Spyro Reignited Trilogy per Nintendo Switch.
La trama di Spyro Reignited Trilogy
Spyro Reignited Trilogy in versione
Nintendo Switch presenta gli stessi identici contenuti già visti nelle versioni
XBOX One e
Playstation 4 e questo significa che sotto il profilo narrativo non vedrete differenze di sorta tra questa versione e le precedenti. Per chi però non conoscesse nulla sul piccolo drago di casa
Activision dovete sapere che Spyro è un piccolo drago viola che vive in un regno popolato (e governato) dai draghi. Come in ogni storai che si rispetti non poteva mancare il cattivone di turno e, in effetti, anche in questo caso non manca ed è rappresentato dal malvagio
Nasty Norc uno gnorc che nutre uno spropositato odio per le possenti creature. Sembra un giorno come tanti altri quando Norc riesce a lanciare un potente sortilegio che intrappola, una volta per tutte (o almeno così lui pensa), tutti i draghi del regno. Sarebbe più opportuno dire "quasi tutti" i draghi visto che Spyro, il nostro protagonista, fugge alla maledizione. Grazie alle sue ridotte dimensioni infatti il draghetto si salva dall'incantesimo ed è l'unica vera speranza per la salvezza della sua stirpe.
Come potrete ben capire dal punto di vista dell'incipit la trama di
Sypro non è certamente un concentrato di originalità ma la sua evoluzione per tutta la
Spyro Reignited Trilogy risulta comunque piacevole e ben godibile sia dai grandi che dai piccini. Va fatta poi una considerazione a priori che riguarda tutti casi di remake (o remastered) con cui abbiamo avuto a che fare e che, con tutta probabilità avremo a che fare: Spyro è stato pensato e progettato diversi anni fa e l'approccio al media videoludico era completamente diverso da quello attuale: proprio in virtù di questo fatto va considerato che il gioco deve essere interpretato con una chiave di lettura diversa da quella che si utilizza quando si valutano i titoli attuali.
Il gameplay di Spyro Reignited Trilogy
Lo stesso discorso che abbiamo affrontato poco sopra parlando della trama che, pur risultando divertente e godibile anche ai giorni nostri, va letta con una chiave di lettura diversa rispetto a quanto faremo con un titolo attuale, possiamo farlo per quanto concerne il gameplay.
Spyro Reignited Trilogy, che vi ricordiamo essere un remake dei tre capitoli usciti eoni fa su
Playstation e
Playstation 2:
Spyro The Dragon,
Spyro 2: Ripto's Rage e
Spyro 3: Year of The Dragon è un platform 3D che ci mette al comando del piccolo drago Spyro intento a salvare i suoi amici draghi. Parlando di gameplay dobbiamo necessariamente dividere la discussione in due grossi tronchi: il primo che riguarda l'approccio del titolo al genere platform 3D e la sua evoluzione nel tempo e il secondo è il gameplay sulla console di casa
Nintendo.
Il mondo dei platform 3D è cambiato molto durante gli anni, diversi titoli hanno ridisegnato e ridefinito i canoni del genere più volte nel corso degli anni. Se pensiamo, ad esempio, a come
Super Mario Odyssey ha stravolto i canoni del genere e riposizionato l'asticella di riferimento, viene immediatamente da chiedersi se un titolo di parecchi (tanti) anni fa possa essere ancora divertente per il pubblico attuale. La risposta, dal nostro punto di vista, è un deciso
si. Se è infatti vero che i livelli presentati nella
Spyro Reignited Trilogy sono tendenzialmente più piccoli rispetto a quelli a cui siamo abituati ai giorni nostri e se la difficoltà generale è tarata decisamente verso il basso sarebbe una menzogna dire che Spyro non è divertente: da questo punto di vista il titolo di
Toys for Bob tiene bene il ritmo con i competitor attuali.
Il secondo grosso discorso invece fa fatto parlando di controlli e di gameplay relativo alla versione
Nintendo Switch. Come sempre avviene per le nostre recensione su Switch abbiamo provato il gioco in modalità handled e Spyro si è comportato molto bene: il draghetto ha risposto perfettamente ai comandi e anche la loro disposizione è risultata ottimale per affrontare ogni parte delle tre avventure. Ovviamente l'utilizzo di un controller dedicato (un po' come per la versione
XBOX One e
Playstation 4) è migliore ma non possiamo lamentarci dei risultati ottenuti dalla versione
Nintendo Switch.
Infine vi ricordiamo che
Spyro Reignited Trilogy è localizzato in italiano.
L'arte e la tecnica di Spyro Reignited Trilogy
Ed eccoci invece a parlare delle (grosse) magagne della
Spyro Reignited Trilogy in versione
Nintendo Switch: in questo caso le differenze con le console concorrenti sono drammaticamente evidenti, sopra tutto se si considera il titolo in modalità TV. La differenza di forza bruta tra le console di
Microsoft e
Sony e quella di
Nintendo questa volta si sente in modo decisamente marcato tanto che
Spyro Reignited Trilogy sembra quasi un altro titolo rispetto a quello che abbiamo provato su
XBOX One. Non fraintendeteci Spyro rimane divertentissimo e godibilissimo anche su Switch ma sotto il profilo grafico le differenze sono incolmabili.
Il titolo soffre di evidenti rallentamenti nei momenti più concitati, la mole poligonale è sensibilmente inferiore e tanta della magia che la nuova veste grafica aveva saputo regalare nuovamente al piccolo draghetto viola è sparita. Le cose migliorano un poco quando si gioca il titolo in modalità handled dove, in parte grazie alla risoluzione ridotta e al buon schermo di
Switch, il titolo sembra riprendersi leggermente ma purtroppo senza mai toccare le vette raggiunte dalla versione
XBOX One o
Playstation 4.ù