6.5

Recensione Trulon - The Shadow Engine

Oggi parliamo di un JRPG indie decisamente particolare, Trulon The Shadow Engine. Analizziamo nella nostra recensione il titolo di HeadUp Games e le sue particolarita'.

E via verso nuove avventure

Trulon: The Shadow Engine è un JRPG che ha fatto capolino sulle piattaforme mobile diverso tempo fa, quasi come un fulmine a ciel sereno HeadUp Games ne annuncia anche una versione dedicata ad XBOX One e la lancia sul mercato. Nell'ultimo anno il publisher tedesco ha dato un gran supporto alla console di casa Microsoft (e non ha sdegnato nemmeno uscite per Playstation 4 del resto) e sta continuando a farlo anche con nuovi titoli (come The Inner World di cui vi porteremo a breve la recensione). Ma torniamo a Trulon: The Shadow Engine e alla nostra recensione!
 


 

Tra vapore e magia

La storia narrata in Trulon: The Shadow Engine è tratta da un romanzo di Johan Lillbacka e Jak Koke, due scrittori tedeschi che hanno partecipato attivamente allo sviluppo del titolo e racconta le avventure di Gladia una giovane cacciatrice di mostri e della piaga che sta infestando il suo regno. 
 
Pur presentando diversi clichè, il racconto si lascia vivere bene e presenta dei piccoli colpi di scena che mantengono vivo l'interesse del giocatore fino alle battute finali. 
 
La nostra storia si svolge nei regni di MaelonTripudia, in una ambientazione nata dall'unione di steampunk e fantasy, vedremo quindi grezzi robot fare capolino in foreste incantate e npc e personaggi vestire in modo abbastanza strano rispetto all'ambiente che li circonda. 
Questa dicotomia rende il gioco interessante e particolare, se non altro per l'ambientazione proposta.

Trulon The Shadow Engine

Accetta, cerca, trova, uccidi

A livello di gameplay, Trulon: The Shadow Engine si presenta come un JPRG di stampo abbastanza classico, con una visuale isometrica che dona al titolo un certo gusto retrò. La nostra eroina (e i suoi compagni che accoglierà nel suo party durante il suo viaggio) può spostarsi liberamente nel mondo di gioco, andando ad esplorare le aree che, avanzando nella storia, si sblocheranno per concludere determinate quest e progredire nel gioco. 
 
La meccanica base del titolo prevede il nostro arrivo in città, la ricerca delle varie quest disponibili, l'arrivo nel punto dove possiamo concludere la quest, un combattimento (o più), il recupero dell'eventuale oggetto e il ritorno dall'npc che ci ha assegnato la missione. Anche se detto così può sembrare noioso (d'altra parte questa è la meccanica base di ogni RPG praticamente), il gioco cerca di variare missioni e ambientazioni per rendere il tutto meno monotono. 
 
La parte più interessante del titolo è data dal combat system (rigorosamente a turni) che mischia l'utilizzo di carte speciali con una pianificazione tattica del combattimento. In Trulon: The Shadow Engine i nostri personaggi possono infatti contare su mosse speciali e su delle carte (che troveremo anche durante il corso dell'avventura) che garantiscono dei bonus (e anche dei malus) al personaggio o all'intero party. Questo rende gli scontri meno prevedibili e, se anche ad inizio gioco gli scontri possono sembrare un po' pilotati dal sistema (come evidenziavamo anche nel video), in realtà progredendo nell'avventura le combinazioni si fanno più complesse e questa sensazione svanisce.
Gli scontri non sono casuali (quindi non verrete attaccati semplicemente girando per la mappa), ma spesso sono obbligatori poichè molti nemici sono posizionati in punti fondamentali per poter proseguire nella storia. Trulon: The Shadow Engine non offre un sistema di inventario particolarmente complesso, semplicemente equipaggerete sempre l'ultimo oggetto che avete scelto. 

Trulon The Shadow Engine

Ah, il disegno a mano

A livello artistico, Trulon: The Shadow Engine è un titolo che lascia interdetti, è difficile definire il lavoro svolto come poco professionale o "budget", la scelta degli sviluppatori di unire fondali e livelli disegnati interamente a mano con personaggi quasi in pixel art lascia davvero di stucco, sopratutto nei primi minuti di gioco. Nel titolo si scontrano infatti violentemente due filosofie artistiche ben distinte, i fondali (e per fondali intendiamo proprio i livelli di gioco) disegnati a mano con colori e sfumature che li fanno sembrare colorati ad acquarelli con i personaggi a schermo che danno una sensazione più spigolosa, sopratutto quando si muovono.
 
Le animazioni dei personaggi e dei mostri sono molto legnose e gli NPC sembrano muoversi su una sorta di "scacchiera", in modo non molto naturale.
Molto buone le musiche, epiche al punto giusto, e che, sopratutto, non infastidiscono il giocatore durante la sua partita.
 
Il gioco purtroppo non è localizzato in italiano, per potervi godere le avventure di Gladia è necessaria una conoscenza almeno basilare dell'inglese.

Trulon The Shadow Engine

Trulon: The Shadow Engine

Trulon: The Shadow Engine è un buon RPG, non ottimo ma molto buono. Il 6,5 del voto deriva dal suo rapporto qualità prezzo. Il prezzo a cui viene proposto è infatti un po' troppo alto per il valore intrinseco del prodotto, detto in soldoni a quella cifra trovate di meglio. Ma c'è un ma, se lo trovate in offerta o se lo volete giocare su piattaforma mobile, il titolo vale l'acquisto. Consigliato a tutti gli amanti dei JRPG che hanno già giocato tutto il giocabile del genere e a chi è appassionato di mondi fuori dagli standard, vista l'ambientazione decisamente caratteristico che fa da sfondo al gioco.

6.5

Trama 6.00

Gameplay 6.50

Arte e tecnica 6.00

Pro:

universo interessante

Contro:

manca l’italiano

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