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Recensione Total War: PHARAOH per PC

Pronti a combattere enormi battaglie nell'Antico Egitto? Seguiteci nella recensione di Total War: PHARAOH per PC

Ramsete, scelgo te!

Il titolo di cui parliamo oggi è l'ultimo di una serie che affonda le sue radici all'inizio degli anni 2000, anzi era proprio il 2000 l'anno di uscita di Shogun: Total War, come avrete ben capito stiamo parlando della serie Total War sviluppata dai ragazzi di Creative Assembly e pubblicata (prima) da Activision e ora da SEGA (che ringraziamo per averci fornito un codice per testare il gioco). Stiamo, ovviamente, parlando di Total War: PHARAOH, strategico di cui abbiamo molto parlato negli scorsi mesi e che è, finalmente, disponibile su PC. Abbiamo avuto modo di giocarci, abbiamo fatto le nostre riflessioni ed ora siamo qui per raccontarvele, mettetevi comodi e seguiteci nella recensione di Total War: PHARAOH per PC.
 

 

La trama di Total War: PHARAOH

Anche se stiamo parlando di strategici e, solitamente, la componente narrativa per i titoli di questo genere non è propriamente il cuore pulsante dell'esperienza, Total War: PHARAOH (e più in generale la serie Total War) ha sempre avuto un occhio di riguardo sull'argomento e quest'ultimo capitolo non fa differenza rispetto agli altri. Ecco, prendiamo spunto da questo elemento per evidenziare un problema (forse il più grande) di Total War: PHARAOH: il "non differenziarsi dai titoli della serie". Prima di raccontarvi l'incipit che vi porterà a solcare le dune sabbiose del regno egiziano conviene fare due parole su questo punto.
 
Total War: PHARAOH è il sedicesimo titolo della saga (escludendo dal conto i vari spin off), una serie di titoli che ha sempre riscosso un grande successo, vuoi per le sue caratteristiche di gameplay, vuoi per l'approccio al mondo di gioco, vuoi per gli argomenti trattati. Riteniamo giusto e lecito che una serie di videogiochi sia fedele ai suoi canoni (ed è anche un buon modo per non far innervosire i fan di vecchia data) ma, giocando a Total War: PHARAOH, ci è sembrato di avere a che fare un titolo che non vuole osare, un gioco che sa divertire ma che non innova. Abbiamo riscontrato più volte questo problema anche in altre produzioni e rimaniamo sempre delusi quando speriamo in una ventata di novità e questa non arriva. 
 
Fatta la premessa (e messo anche in luce il problema più grosso della produzione), passiamo a raccontarvi l'incipit narrativo di Total War: PHARAOH. Terminata l'introduzione ci troviamo di fronte al regno d'Egitto, regno che versa in una situazione (almeno dal punto di vista politico) particolarmente complessa: Merneptah, il Faraone reggente è ormai anziano e sa che, prima o poi, dovrà passare lo scettro del potere a qualcun altro. La lista dei pretendenti al trono è lunga e vanta personaggi di attitudini decisamente diverse: troviamo Seti, figlio dell'attuale Faraone, personaggio forte e assetato di potere, Ramses un guerriero carismatico e ambizioso. Non manca poi la figura femminile rappresentata da Tausret, moglie di Seti e donna particolarmente adatta alla politica, a chiudere il cerchio vi è poi Amenmesse altro figlio di Merneptah, molto ricco ma altrettanto iracondo. E questi sono i personaggi che gravitano "vicino" all'attuale regnante, a loro vanno infatti aggiunti i vari comandanti e politici delle civiltà confinanti con l'Egitto che vedono nella dipartita del Faraone la loro grande opportunità di riscatto.
 
Capite bene che questo clima rende il regno molto fragile e, al contempo, potenzialmente esplosivo. È con questa situazione che al giocatore viene data la possibilità di scegliere il proprio personaggio e gettarsi alla conquista del regno, nel nome di chi e di cosa spetterà solo a voi sceglierlo. Dobbiamo dire che la componente narrativa permette di tracciare una sequenza temporale che rispecchia quanto già visto in altre produzioni della serie e divide il gioco in "momenti" che esplodono gameplay abbastanza diversificati tra loro ma, per approfondire l'argomento, vi rimandiamo al prossimo paragrafo. Vi ricordiamo infine che Total War: PHARAOH è localizzato in italiano.
 

 

Il gameplay di Total War: PHARAOH

Per chi non avesse mai approcciato prima un titolo della serie sappia che in Total War il giocatore trova il gameplay suddiviso, principalmente, in due grandi momenti: quello della pianificazione e gestione di truppe ecc e quello del combattimento sul campoTotal War: PHARAOH non fa differenza e, anche in questa ultima produzione, al giocatore viene chiesto sia di essere un bravo amministratore che un grande comandante perchè essere carenti in una di questi due elementi vi porterà rapidamente alla morte. Considerate che la campagna principale guiderà i vostri passi e vi porterà alla conquista del regno per poi mettervi di fronte ai vostri compiti e, contestualmente, gestire quello che avete (faticosamente ndr.) conquistato. Ma andiamo con ordine e iniziamo a parlare di pianificazione, gestione e regole di vittoria.
 

Total War: PHARAOH è il classico Total War, non innova e non introduce grandi novità ma risulta sempre divertente

 
È nella fase di gestione del regno e del vostro esercito che Total War: PHARAOH introduce le novità più significative. Nel titolo infatti potete diventare Faraone in due modi: sterminando tutti i vostri avversari e occupando quindi il regno con la forza oppure cercare la via della Legittimazione dove i combattimenti si alternano a trattati, accordi e punti di contatto che sarete chiamati a rispettare ma che, d'altra parte, vi garantiranno un certo supporto nonchè qualche vita risparmiata. Se pensate poi che una volta conquistato il trono abbiate ottenuto il vostro risultato vi sbagliate: è qui che Total War: PHARAOH si apre ad un nuovo mondo fatto di scelte politiche, di definizione di accordi e trattati e di mantenimento dello status quo. Questa componente, dobbiamo dirlo, è stata gestita davvero bene dai ragazzi di Creative Assembly e governare vi darà grandi soddisfazioni. 
 
Essendo però Total War: PHARAOH uno strategico non può chiaramente venire meno il gameplay sul campo di battaglia e infatti il titolo prodotto da SEGA vi porterà (e molto spesso) sui campi a schierare gli eserciti. Qui non abbiamo grandi novità di rilievo, il sistema di attacco e di difesa si basa sul meccanismo della forza/debolezza che opera sul classico "questa unità è debole contro quest'altra e via di questo passo". Vi troverete quindi a schierare l'esercito cercando di utilizzare al meglio le vostre truppe e, al contempo, cercando di colpire i punti deboli dell'esercito nemico. Dovrete prestare anche un occhio di riguardo alle condizioni atmosferiche e del terreno perchè incideranno sull'efficacia e sulle performance dei vostri uomini (utilizzare gli arcieri su un'altura li renderà più efficaci rispetto ad adoperarli sotto la pioggia ad esempio). Se siete dei veri appassionati dell'Antico Egitto resterete un po' delusi dalle libertà che gli sviluppatori si sono presi riguardo ad armamenti ed equipaggiamento ma, d'altra parte, l'alternativa sarebbe stata quella di appiattire di molto il gameplay generale della produzione. 
 

 

L'arte e la tecnica di Total War: PHARAOH

L'elemento che più ci ha colpito della produzione è però quello legato alla direzione artistica di Total War: PHARAOH. Gli artistici di Creative Assembly hanno fatto un ottimo lavoro riuscendo ad unire l'immaginario collettivo dell'Antico Egitto alle esigenze di produzione del titolo. Total War: PHARAOH è bello da vedere e riesce ad offrire al giocatore un'ambientazione fatta di personaggi unici e carismatici, ambienti favolosi e un contesto davvero unico.
 
Le cose vanno bene anche sul piano tecnico: giocando a Total War: PHARAOH non abbiamo riscontrato bug significativi e le prestazioni generali sono molto buone anche su PC non propriamente performanti. Certo, per ottenere un frame rate stabile dovrete giocare un po' con le varie impostazioni ma possiamo dire che la resa estetica della produzione è molto buona. Certo, ormai alla fine del 2023 sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di più anche su questo fronte ma, anche questa, è una caratteristica che il titolo sembra aver mutuato dalla serie.
 
Bene la componente sonora, sia per quanto concerne la soundtrack che gli effetti audio.
 

 

Total War: PHARAOH

Total War: PHARAOH è uno strategico profondo e ricco di cose da fare, un titolo che sa come far appassionare il giocatore e che dimostra tutta l'esperienza che il team di sviluppo ha accumulato in questi anni. Il problema di Total War: PHARAOH sta forse proprio li, nel fatto di essere "sempre un Total War", un Total War come gli altri, un titolo che non riesce ad innovare. Certo, qualche timida novità è stata aggiunta qua e la ma sembra di trovarsi di fronte ai titoli della serie LEGO: tutti divertenti ma tutti uguali a se stessi. Speriamo che il prossimo titolo della serie dimostri più coraggio perchè la qualità produttiva è indubbiamente alta ma l'originalità proprio no.

7

Trama 7.00

Gameplay 7.00

Arte e tecnica 7.50

Pro:

ambientazione eccellente

personaggi carismatici

parte gestionale ben sviluppata

Contro:

poco originale

battaglie semplicistiche

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