Tra polizia, corruzione e malavita
This is the Police arriva anche su
XBOX One e
Playstation 4, la visual novel / gestionale di
Weappy (e pubblicata da
THQ Nordic) fa capolino anche sulle nostre amate console e porta con se tutti i tratti caratteristici che l'hanno reso uno degli indie più interessanti della fine dello scorso anno. Vediamo quindi perchè è stato tanto apprezzato da pubblico e critica e quali sono i suoi punti forti e deboli nella nostra recensione.
Ad un passo dalla pensione
Sei mesi, solo sei mesi separano
Jack Boyd dalla tanto agognata pensione, dopo una vita di sacrifici, passata tra i polverosi uffici della centrale di polizia, tra corruzione e malavita, tra interessi di malavitosi e la propria salvezza personale, il nostro protagonista era convinto di essere arrivato ormai al capolinea, tanto vicino al traguarda dal pensare di averlo ormai passato.
Invece la vita ti riserva sempre brutte sorprese e sembra che in questi ultimi sei mesi tutto vada a rotoli. Bisogna resistere o sopperire, lottare ancora una volta per arrivare alla pensione e mandare a quel paese una vita sempre sul filo della legalità, in eterno combattimento tra giustizia e corruzione.
Così dobbiamo decidere come gestire la situazione ed evitare la catastrofe poco prima dell'arrivo. Accumulare 500.000 dollari ci permetterebbe di vivere una vecchiaia serena, ma anche cercare di chiudere i conti aperti e pensionarsi normalmente porterebbe lo stesso risultato... A noi la scelta.
Una questione di scelte
Tutta l'esperienza di gioco di
This is the Police è basata sulle scelte che faremo fare al nostro protagonista. Dobbiamo prendere delle decisioni che cambieranno la vita di
Jack Boyd ma anche la nostra. Ogni scelta che prendiamo influenza il mondo di gioco e riuscire a mantenere solidi i delicatissimi equilibri che governano
Freeburg è tutto fuorchè facile.
Ognuno dei nostri interlocutori ha obiettivi diversi, e ognuno vuol trarre beneficio dai nostri servigi e, cosa peggiore di tutte, ognuno ha qualcosa con cui ricattarci. Il sindaco che richiede favori speciali e ci ricatta con la minaccia di tagli al budget della polizia, la malavita che ci promette protezione e facili guadagni, ma che rischia di farci inimicare la stampa e così via. Tutto in
This is the Police è collegato e qualsiasi cosa può far innescare una reazione a catena che ci potrebbe portare alla rovina o anche alla morte.
Nel gioco di
Weappy possiamo gestire il corpo di polizia e le emergenze di
Freeburg direttamente dal plastico della città. Sul plastico appariranno infatti i vari crimini che si commettono per le strade della cittadina e spetta a noi decidere cosa gestire prima, chi inviare sul posto e con mezzi. Ci viene inoltre chiesto di gestire anche tutto quello che riguarda la "vita" della centrale di polizia, come i turni degli agenti, la loro formazione ecc ecc.
Il gioco ci pone davanti a scelte morali che possono mettere a dura prova le nostre convinzioni, e la tentazione tra guadagni facili e etica non è sempre così chiara.
I comandi di gioco ben si adattano al pad e durante la nostra prova siamo riusciti a gestire senza grossi problemi tutto quello presente a video.
Il grosso problema nel titolo è legato al fatto che
This is the Police effettua salvataggi automatici alla fine di ogni giornata. Se prendessimo delle decisioni che porterebbero alla nostra morte non potremo ricaricare un vecchio salvataggio per modificare la determinata scelta che (arbitrariamente) ci ha portato verso la fine della partita. Se da una parte il sistema risulta realistico e credibile, dal lato ludico può obbligare il giocatore a dover rifare una partita da zero per un singolo errore.
Tra poligoni e clipart
Dal punto di vista tecnico e artistico il lavoro svolto dai ragazzi di
Weappy compie salti tra l'eccellente e lo scarso. La scelta di dare tinte noire al titolo è sicuramente apprezzabile, così come gli intermezzi che raccontano le varie storie, efficaci e di sicuro effetto. Di contro la schermata di gestione risulta un po' troppo piatta e alla lunga rischia di diventare noiosa complice anche il gameplay abbastanza ripetitivo.
La scelta di utilizzare praticamente solo grafica vettoriale per rappresentare tutto nel gioco, dalla schermata di gestione agli intermezzi rende il titolo molto pulito, quasi asettico, ma in questo modo non si riescono ad evidenziare i dettagli delle varie scene. Ottimo invece il doppiaggio inglese che riesce a rappresentare ottimamente i tratti caratteristici dei personaggi, donandogli vita propria.