Di malattia e antichi imperatori
Eccoci oggi a parlare del seguito di un titolo che vide la luce, per la prima volta, su
Playstation Vita nel lontano 2016 per poi tornare, tre anni dopo, su Switch e Playstation 4 e recuperare parte del meritato successo. Sviluppato dal team di
historia aiutato e coadiuvato da due importanti figure come
Tadashi Satomi (che gli appassionati della serie
Persona conosceranno molto bene) e
Takuya Yamanaka,
The Caligula Effect 2 torna sugli schermi di
Nintendo Switch e
Playstation 4. Seguiteci nel nostro viaggio verso il mondo alternativo nella nostra
recensione di The Caligula Effect 2 per Nintendo Switch.
La trama di The Caligula Effect 2
La
trama di The Caligula Effect 2 tratta molti dei cliché più tipici della cultura nipponica e sfrutta molti dei riferimenti già impiantati e coltivati nel primo capitolo della saga. Non preoccupatevi però, se non avete giocato
The Caligula Effect, potrete comunque godervi questo sequel senza la necessità di andare a recuperare quanto accaduto prima dei fatti narrati. Certo, vi perderete sicuramente qualche collegamento e qualche elemento sotteso ma nulla che possa impedirvi di comprendere quello che sta succedendo a video.
The Caligula Effect 2 è ambientato all'interno di un mondo virtuale, il mondo di
Redo. Redo è una simulazione dove la gente cerca rifugio per sfuggire alla propria vita quotidiana, governato da una bambola virtuale che si occupa di tutto e che governa il mondo di gioco decidendone le regole.
Regret (è questo il nome della bambola) è però in grado di far perdere ai propri "ospiti" ogni ricordo della loro passata esistenza e questi si ritrovano rinchiusi in un loop temporale che li vede rivivere e rivivere in continuazione una simulazione di vita (pressoché legata al periodo scolastico) senza possibilità di uscita. È qui che però entriamo in gioco che noi che, con l'aiuto del
Go Home Club (un gruppo di personaggi che vogliono mettere fine a questa eterna simulazione ) e di
X, una bambola che vuole distruggere il sistema.
Nelle oltre quaranta ore che vi serviranno per arrivare a leggere i titoli di coda The Caligula Effect 2 vi trasporterà in una serie di situazioni e ambientazioni particolari che oscillano in continuazione tra il banale e l'eccellente, in un mondo di gioco che racconta, già di per se, una sua storia. Per seguire a dovere la narrazione del titolo dovrete armarvi del dizionario inglese-italiano se non conoscete l'inglese perchè
The Caligula Effect 2 non è localizzato in italiano.
Il gameplay di The Caligula Effect 2
Partiamo dal presupposto che
The Caligula Effect 2 è un JRPG abbastanza tradizionale, nel titolo di
historia non avrete molte sorprese sul piano ludico ma c'è da dire che il gameplay espresso è ben congegnato. Prima di parlare del combat system (che rappresenta l'elemento più riuscito della produzione) parliamo delle cose che non vanno nelle meccaniche di gioco. Ci aspettavamo molto di più dalla componente esplorativa del titolo, da questo punto di vista non sono stati infatti fatti in avanti rispetto a quanto visto nel primo capito. Prima di tutto le
ambientazioni risultano molto spesso banali, cariche di cliché e abusate nel loro contesto, ok alla produzione orientale e nipponica ma vedere sempre e solo i soliti ambienti triti e ritriti è un po' deprimente. A peggiorare le cose ci si mette poi l'estrema linearità degli stessi, alle volte vi sembrerà di correre per interminabili corridoi virtuali e la sensazione di esplorazione si perde un po' nei vari luoghi.
The Caligula Effect 2 offre un combat system interessante ed estremamente tattico
Le cose vanno invece meglio quando ci si trova ad affrontare gli avversari, in questo frangente The Caligula Effect 2 mostra tutte le sue carte e, pur offrendo una meccanica di combattimento nota e consolidata, risulta appagante e decisamente tattico. I combattimenti si svolgono a turni (come nella più antica delle tradizioni JRPG) e il giocatore è chiamato a decidere le azioni da far compiere ai suoi personaggi. Il meccanismo di approccio ai combattimenti è sempre il medesimo, in ogni turno potrete attaccare, impostare la difesa, utilizzare un'abilità speciale o un oggetto dell'inventario. Ovviamente dovrete soppesare bene le vostre scelte perchè lasciar passare degli attacchi nemici potrebbe risultare più dannoso del previsto.
Fortunatamente (o meno, a seconda dei punti di vista), il livello di difficoltà di The Caligula Effect 2 è abbastanza basso, in modalità "Normal" infatti vi ritroverete a falciare senza pietà anche i nemici più coriacei senza un grande sforzo, per questo se cercate una sfida più impegnativa vi consigliamo di puntare ad un livello di difficoltà maggiore. Buono il sistema di controllo che su Switch si rivela comodo e pratico (abbiamo
giocato a The Caligula Effect 2 in modalità portatile).
L'arte e la tecnica di The Caligula Effect 2
Se abbiamo trovato la direzione artistica a tratti ispirata, siamo rimasti abbastanza delusi dalla realizzazione tecnica del titolo. Sia chiaro, anche guardando gli screenshot in questa pagina vi renderete presto conto che tutto quello che state osservando sa "di già visto" ma l'idea di base, del mondo di Redo e della situazione ha un suo perchè. Peccato che gli sviluppatori abbiano appiattito molte location e, insieme a loro, anche molti comprimari o NPC che risultano estremamente blandi e dimenticabili.
Sotto il profilo tecnico ci troviamo per le mani un gioco che non fa certo della forza del suo motore grafico il suo cavallo di battaglia. Non che in un JRPG la componente grafica sia fondamentale ma è anche vero che l'occhio vuole la sua parte e sarebbe stato bello se il titolo si fosse assestato almeno su un livello produttivo medio. Certo, su Nintendo Switch non abbiamo trovato problemi o rallentamenti di sorta (e questo è un bene) ma ci saremmo aspettati qualcosa di più sotto questo punto.
Buona la colonna sonora che però, anche in questo caso, sembra inchiodata ad una mera sufficienza senza quel guizzo del "voler fare di più".