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Recensione Spellspire

Ammazziamo orde e orde di nemici a suon di? Parole! Con Spellspire possiamo usare la dialettica come arma! Vediamo come se la cava il titolo di 10tons.

Il mago delle parole

Una torre che sembra non finire mai, un mago armato solo del proprio vocabolario e orde di mostri richiusi in ogni piano che aspettano solo di farci la pelle. Questa è la premessa di Spellspire, titolo di 10tons che ci mette nei panni di un mago più esperto con le parole che con incantesimi devastanti. Scopriamo insieme se compare parole in Spellspire è davvero divertente!
 

Spellspire

Piano, piano

Oggi parliamo di Spellspire, titolo prodotto da 10tons, gli sviluppatori indie che più volte abbiamo ritrovato sulle nostre pagine con i titoli più disparati, da twin stick scooter a spara tutto spaziali, 10tons ha saputo differenziare il proprio catalogo in modo notevole.

Forti di una grande esperienza su piattaforma mobile i loro titoli sono solitamente semplici e divertenti e Spellspire segue la filosofia aziendale su tutta la linea. In Spellspire impersoniamo un mago i cui scopo è quello di raggiungere l’ultimo piano di una torre infestata da mostri e orrori di varia natura, per raggiungere il nostro scopo dobbiamo farci largo tra i cattivoni a suon di… parole, si niente magie stratosferiche o colpi devastanti solo semplici parole. 
 

Spellspire

Il sillabario

Giocare a Spellspire è semplice e intuitivo, un breve tutorial spiega in maniera più che soddisfacente le meccaniche di gioco e ci permette di buttarci immediatamente nella mischia.

Conviene dirlo subito e togliere l’elefante dalla stanza, Spellspire non è tradotto in italiano e tutte le parole che dobbiamo andare a comporre sono in inglese, se quindi non avete un minimo di dimestichezza con l’inglese potete tranquillamente interrompere la lettura e dedicarvi ad altro, a meno che non vogliate comunque saperne di più sul titolo. In ogni livello il nostro mago si muove automaticamente da sinistra verso destra, ogni volta che appare un mostro all’estrema destra del monitor appariranno sotto di noi dieci lettere con cui dobbiamo andare a comporre parole e lanciare così i nostri incantesimi.

Ovviamente più è lunga la parola più potente sarà l’incantesimo e di conseguenza il danno inflitto all’avversario. Non è possibile ripetere le parole (o meglio, dopo la prima volta non daranno effetti) e a seconda del livello e della tipologia di mostro sarà più o meno facile “buttarlo giù”. Al termine di ogni piano possiamo passare da un negozio e acquistare potenziamenti con le monete guadagnate, potenziamenti che resteranno per sempre con noi, in questo modo ad ogni run saremo un po’ più forti di quella prima e le nostre chance di sopravvivenza aumenteranno in modo considerevole.

Tra i vari gear che potremo acquistare ci sono nuove vesti che aumentano la nostra difesa o nuove bacchette che ci permetteranno di infliggere più danno ai vari avversari. I nemici che andremo ad affrontare non sono numerosissimi e sono divisi fondamentalmente in due categorie: i minino che sono gli avversari di livello più basso e i boss che hanno vita e capacità di danno maggiorata rispetto al resto dei nemici. Lo scopo del gioco è raggiungere l’ultimo piano della torre e portare a casa così la sudata vittoria.
 

Spellspire

Ricordi di titoli in flash

Dal punto di vista meramente grafico il lavoro svolto da 10tons è discreto, gli sprite e le animazioni sono ben curate e la resa visiva è piacevole. Certo non ci stiamo trovando davanti ad un lavoro di chissà che art direction ma la grafica ben si adatta alla tipologia di gioco.

L’impatto generale, a prima vista, è quello di trovarsi davanti ad un gioco in flash, solo visualizzato sul televisore. Diversi titoli di 10tons utilizzano questa tecnica e per questo genere di giochi è un buon compromesso tra risultato finale e sforzo produttivo. La colonna sonora è un po’ ripetitiva e gli effetti sonori sono ridotti all’osso, niente per cui strapparsi le vesti insomma.
 

Spellspire 

Spellspire

Spellspire è un titolo divertente che vi potrebbe aiutare a migliorare il vostro vocabolario di inglese. Ovviamente è consigliato solo a chi ha almeno un’infarinatura della lingua d’Albione e sopratutto ha un vocabolario un minino corposo per riuscire a godere a pieno del titolo. Se fosse stato tradotto anche in italiano si sarebbe preso un bel mezzo punticino in più perché il titolo è di per se, divertente ed è uno dei classici giochi che vi fa dire “ancora una poi smetto”.

7

Trama 6.00

Gameplay 7.00

Arte e tecnica 7.00

Pro:

tante parole da comporre

Contro:

manca l’italiano

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