7.00

Recensione Soulslinger: Envoy of Death per PC (Early Access)

Un FPS roguelite in salsa western? Interessa? Parliamone nella recensione di Soulslinger: Envoy of Death per PC

Spara, uccidi e ripeti

Oggi parliamo di un FPS entrato in Early Access a metà del mese di dicembre dello scorso anno, stiamo parlando di Soulslinger: Envoy of Death. Sviluppato dai ragazzi di Elder Games e pubblicato da Headup (che ringraziamo per il codice fornitoci per provare il gioco), il titolo ha fatto molto parlare di se per via del suo motore grafico: Soulslinger: Envoy of Death sfrutta infatti l'Unreal Engine 5 di Epic Games e, come potete vedere dagli screen in questa pagina, la resa grafica è decisamente interessante (anche se abbiamo degli appunti da fare, ma ne parliamo più avanti). Se siete curiosi di saperne di più non dovete far altro che mettervi comodi e seguirci nella recensione di Soulslinger: Envoy of Death per PC (giocato su Steam Deck).
 

 

La trama di Soulslinger: Envoy of Death

Iniziamo a parlare dell'elemento meno riuscito della produzione ma che, francamente, incide in misura davvero esigua sulla qualità generale del titolo. Teniamo bene a mente che Soulslinger: Envoy of Death è un FPS caciarone con meccaniche roguelike e, anche se e è vero che preferiamo gli sparatutto con una trama solida (quanto ci manca Half Life 2... ndr.) è altrettanto vero che l'obiettivo del gioco è quello di buttarvi in un inferno di proiettili di nemici piuttosto che raccontarvi una storia profonda. Detto questo non va però dimenticato che i ragazzi di Elder Games hanno comunque voluto imbastire un incipit narrativo e un contesto che, se non altro, cerca di uscire dai canoni. 
 

 
La trama di Soulslinger: Envoy of Death si apre col nostro protagonista che, a causa di un incidente, passa a miglior vita insieme alla consorte. Si, ad alcuni di voi questa introduzione potrà ricordare Painkiller ed in effetti il rimando al titolo di People Can Fly e, per certi versi, le somiglianze con lo sparatutto sviluppato dalla software house polacca non si fermano qui. Così come Painkiller fu uno dei primi FPS ad utilizzare (in modo sensato ndr.) il motore fisico Havok, Soulslinger è uno dei primi titoli a sfruttare l'Unreal Engine 5 e alcune delle sue novità più interessanti (in effetti stanno cominciando ad aumentare ma non sono tantissimi). Detto questo se per la nostra compagna il destino è segnato per noi non sembra ancora giunto il momento di fare "il grande salto".
 
È infatti la Morte stessa che ci assolda per compiere, in suo nome, una missione molto importante: dare la caccia alle anime dannate che sono sotto il controllo del Cursed King, il cattivo della storia. Oltre al fatto che siamo rimasti abbastanza colpiti che la Morte non è il cattivo a questo giro, ora abbiamo una missione da portare a termine: per riabbracciare nell'aldilà nostra moglie dobbiamo sterminare le anime dannate, sconfiggere il Cursed King e goderci il nostro meritato riposo. Questo è l'incipit che da il via alle vicende di Soulslinger: Envoy of Death, vicende che sono narrate in lingua inglese, lingua cn cui dovrete fare i conti visto che Soulslinger: Envoy of Death non è tradotto in italiano.
 

 

Il gameplay di Soulslinger: Envoy of Death

Prima di parlare del gameplay di Soulslinger: Envoy of Death dobbiamo fare una piccola premessa: Soulslinger è tutt'ora in Early Access e, a differenza di altri accessi anticipati con cui abbiamo avuto a che fare, qui il fatto che il titolo non sia "ancora pronto" è decisamente evidente. Facciamo un esempio (positivo) di quello che vi abbiamo appena detto: non appena abbiamo ricevuto il codice abbiamo provato Soulslinger: Envoy of Death su Steam Deck e abbiamo avuto grossi problemi con i comandi di gioco tanto che abbiamo deciso di "congelarlo" temporaneamente in attesa di qualche patch correttiva. La patch è arrivata in effetti ed ora il gioco è godibile anche sulla portatile di casa Valve. Questo per dirvi che gli sviluppatori stanno effettivamente mettendo mano a molti elementi del titolo: da quelli di gameplay a quelli più tecnici (a sua discolpa va detto che il gioco non figurava come compatibile in alcun modo con Steam Deck ndr.).
  

Le ambientazioni e la meccanica alla base di Soulslinger: Envoy of Death è interessante ma c'è ancora tanto lavoro da fare

 
Ma veniamo al dunque, come si gioca Soulslinger: Envoy of Death pad alla mano? Beh diciamo subito che l'idea degli sviluppatori di unire meccaniche roguelike con i classici elementi degli FPS "caciaroni" funziona ma ci sono un po' di cose che devono ancora essere "registrate a dovere". Stiamo parlando del sistema di gioco di Soulslinger: Envoy of Death che sprona i giocatore ad un approccio estremamente rapido e immediato (alla DOOM per intenderci) ma che poi, armi alla mano non riesce a trovare un suo centro. Cerchiamo di spiegarci meglio: se voglio strutturare un gameplay rapido e immediato dovrò proporre al giocatore un arsenale dotato di armi a caricatori lunghi, rapide e che possano sostenere il ritmo di gioco, in Soulslinger: Envoy of Death questo non succede. Le armi necessitano di essere caricate spesso e questo ci obbliga ad eseguire continui campi di rotta, fughe precipitose e cambi di strategia. A questo va aggiunto il modo in cui dovete affrontare gli avversari: questi vi si fionderanno incontro esattamente come succedeva con i Beheaded Kamikaze di Serious Sam. A differenza dell'FPS di Croteam però le armi qui non riescono a darci lo stesso supporto. 
 
Il titolo sfrutta invece bene le meccaniche roguelike e, proprio grazie alle varie abilità acquisibili durante le varie run riesce a rendere il gameplay vario e divertente. Il sistema studiato da Elder Games è tanto semplice quanto efficace: gli scontri con le anime dei dannati avvengono in delle sorta di arena (ad ambientazione western, ma di questo ne parliamo dopo ndr.) e, una volta sterminati gli avversari avremo modo di entrare in un portale e tornare al "campo base". Con le risorse guadagnate saremo in grado di acquisire nuove armi e nuovi potenziamenti. Ovviamente, essendo già morti, non possiamo morire e, nel caso di prematura dipartita ci ritroveremo all'hub in compagnia della Morte stessa. Non possiamo negare che, alla lunga, il gameplay loop diventa abbastanza ripetitivo e trovare la scusa per "andare avanti" non è sempre facile ma, come abbiamo detto poco sopra, il titolo è tutt'ora in Early Access e ha tanta strada da fare.
 

 

L'arte e la tecnica di Soulslinger: Envoy of Death

Parlando di direzione artistica e realizzazione tecnica dobbiamo fare un grosso distinguo: da una parte troviamo una componente artistica che non fa proprio gridare al miracolo e che rimane molto generica sia come idee che come originalità. Sul fronte tecnico vediamo invece un Unreal Engine 5 in buona forma ma non ancora sfruttato a dovere. Partiamo dalla parte estetica: abbiamo apprezzato l'utilizzo delle ambientazioni western ma non le abbiamo trovate sempre a fuoco con il tipo di nemici, con la trama e con l'atmosfera generale. La realizzazione degli avversari è poi abbastanza dozzinale e poco originale: insomma dal punto di vista dell'immaginario Soulslinger: Envoy of Death fatica a risultare credibile e riconoscibile.
 
Sul piano tecnico possiamo evidenziare gioie e dolori. Gioie per alcuni scorci che l'Unreal Engine 5 riesce a garantire, anche su Steam Deck la resa visiva è assolutamente buona. Quando si deve invece parlare dei difetti le cose si complicano, un po' perchè il frame rate non riesce mai a risultare stabile (anche abbassando il dettaglio grafico) e un po' perchè dopo un po' che il titolo gira queste diminuiscono drasticamente obbligando il giocatore a uscire e rientrare nel gioco per sistemare la situazione. Certo, cose che possono essere risolte cammin facendo, ma è giusto farle notare. 
 
Buona la componente audio, niente di memorabile ma che fa il suo dovere senza picchi eccelsi o problemi evidenti.
 

 

Soulslinger: Envoy of Death

Soulslinger: Envoy of Death è un FPS che parte da buone idee ma che non sono ancora completamente a fuoco. Da un certo punto di vista sembra che i ragazzi di Elder Games stiano cercando nella community il feedback necessario a dare una vera forma alla produzione. Giocato a spizzichi e bocconi, con una partita veloce tra un gioco e l'altro, Soulslinger: Envoy of Death riesce ad essere divertente ma è innegabile che il design generale del gameplay meriti ancora una grossa levigata. Insomma il potenziale potrebbe esserci ma bisogna lavorarci ancora tanto.

7.00

Trama 6.00

Gameplay 7.00

Arte e tecnica 7.00

Pro:

idea alla base interessante

decisamente immediato

Contro:

meccaniche di gameplay da rivedere

problemi di frame rate

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