7.5

Recensione Rogue Trooper Redux - Ritorno da un lontano passato

Rebellion riporta sui nostri monitor le avventure di Rogue, un soldato geneticamente modificato e della sua guerra. Rogue Trooper Redux e' la versione rimasterizzata di un titolo che da troppo tempo cerca una seconda chance

Combattenti da un futuro passato

Questa generazione di console è stata colpita, l’abbiamo già detto in passato, più di qualsiasi altra dal fenomeno delle edizioni remastered di giochi delle passate generazioni (l’ultimo famoso esempio l’abbiamo recensito poco fa e stiamo parlando di Dragon’s Dogma). Pubblico e critica sembrano decisamente divisi sull’effettiva utilità di questo metodo per riportare alla luce lavori del passato ma, al netto delle opinioni personali, alcune remastered hanno realmente beneficiato della potenza in più offerta dalle attuali console. Oggi parliamo di un titolo che ha oltre dieci anni sulle spalle e più precisamente undici, stiamo parlando di Rogue Trooper e più precisamente della sua ultima incarnazione: Rogue Trooper Redux. Svisceriamo insieme questa nuova versione e vediamo se vale la pena prenderla in considerazione oppure no. 

Rogue Trooper: Redux

La trama di Rogue Trooper Redux

Inutile dire che, come nella maggior parte dei casi, anche in Rogue Trooper Redux la trama non ha subito cambiamenti rispetto alla sua versione originale. Ci ritroviamo nel bel mezzo di una sanguinaria guerra che sta mettendo in ginocchio le due fazioni sul campo: i Norts contro i Southers, entrambi abitanti del pianeta Nu Earth. Le due fazioni hanno trovato due modi completamente diversi per affrontare la guerra visto che le armi utilizzate hanno rese completamente irrespirabile l’intero pianeta.

I Norts combattono con una tuta che gli consente di vivere nel nuovo ecosistema mentre i Southers hanno sviluppato una serie di supersoldati geneticamente modificati creati per sopravvivere alle condizioni di Nu Earth. Ogni volta che uno di questi soldati blu viene ucciso sul campo può tornare in vita (in un nuovo corpo) se un altro commilitone riesce a estrarre il chip genetico dal corpo del soldato caduto. La nostra storia inizia con un massiccio attacco sferrato dai Southers, noi impersoniamo uno di questi soldati geneticamente modificati che vengono lanciati (tramite apposite capsule) sul pianeta. Durante la discesa ci si rende immediatamente conto di essere finiti in un’imboscata, molti dei nostri compagni vengono eliminati direttamente dalla contraerea nemica.

Scesi sul pianeta riusciamo a recuperare le “anime genetiche” dei nostri tre amici e compagni: Gunner, Helm e Bagman.  Innestando i biochip dei nostri compagni nel fucile, nell’elmo e nello zaino questi riusciranno a darci una mano in svariati modi, Gunner migliorerà la nostra mira assistita, Helm sarà in grado di hackerare porte e Bagman trasformerà il nostro zaino in una piccola fabbrica di oggetti utili alla nostra sopravvivenza, solo così Rogue (il nostro protagonista) potrà pensare di avere una chance per portare a casa la pelle e salvare il destino della missione. La storia si snoda per tredici missioni che portano il nostro protagonista a comprendere diversi misteri riguardo Nu Earth e la guerra che la vede protagonista.

Rogue Trooper: Redux

Il gameplay di Rogue Trooper Redux

Dal punto di vista prettamente di gameplay Rogue Trooper Redux non rivoluziona nulla di quanto già visto in passato, il titolo di Rebellion si dimostra un buon TPS, precursore di diversi anni del titolo che ha reinventato il genere: Gears Of War (qui la recensione del quarto capitolo). Ecco e proprio su questo concetto gli sviluppatori si sono concentrati per rendere il sistema di coperture più efficace, in effetti nel titolo originale non era presente un sistema di questo tipo.

La novità delle coperture risulta senza dubbio gradita anche se bisogna ammettere che il sistema non è perfetto e che non sempre le coperture vengono riconosciute correttamente. Al netto di questo però va fatto un indubbio elogio al team di sviluppo per aver inserito una novità e aver dato un boost al gameplay del titolo. Grazie ai biochip installati nell’elmo, nello zaino e nel fucile di Rogue, il nostro eroe è in grado di avere una serie di vantaggi che gli consentono di affrontare la battaglia parificando le forse in campo.

Nel titolo Rebellion infatti il gli scontri avvengono tipicamente uno contro cento, rispolverando il vecchio meccanismo del super-eroe che arriva e cambia le carte in tavola. Le meccaniche di base del titolo sono di stampo abbastanza classico, durante l’arco delle tredici missioni che sarete chiamati ad intraprendere vi troverete ad affrontare missioni quasi stealth, altre di puro assalto e altre ancora lavorando di copertura per portare a casa la pelle. Anche se la varietà non è il punto forte di Rogue Trooper Redux il titolo riesce ad essere divertente e ad accompagnarvi verso i titoli di coda senza che la frustrazione o la noia prendano il sopravvento.

Rogue Trooper: Redux

L’arte e la tecnica di Rogue Trooper Redux

Come è lecito aspettarsi da ogni remastered (e mi sembra anche il minimo) Rogue Trooper Redux presenta un comparto grafico rimesso in linea quasi con gli standard attuali. Gli sviluppatori hanno ritexturizzato l’intero gioco con texture in alta definizione che riescono a dare un buon colpo d’occhio. Guardandosi intorno ci si rende conto che però il lavoro di restyling è stato svolto quasi esclusivamente per le texture, la mole poligonale risulta infatti abbastanza bassa così come i dettagli e gli elementi a schermo.

Interessante invece il background del titolo che prende a piene mani dall’omonimo fumetto e che mostra una scrittura che va via liscia fino ai titoli di coda, con i giusti colpi di scena e momenti di tranquillità. Il motore di gioco si comporta discretamente bene e durante le nostre prove non abbiamo notato problemi o glitch che compromettessero la fruizione del titolo. Buona anche la colonna sonora, epica al punto giusto, tanto che a tratti ricorda la maestosità di Halo.

Rogue Trooper: Redux

Rogue Trooper Redux

Rogue Trooper Redux è una buona remastered. Il titolo è passato abbastanza in sordina ai tempi del suo debutto e difficilmente riuscirà a rapire il cuore degli appassionati di videogiochi oggi ma, forse anche grazie alla distribuzione in digitale, avrà la possibilità di farsi notare maggiormente. Ottima, anche se imperfetta, l’implementazione delle coperture, sintomo che gli sviluppatori hanno voluto aggiungere qualcosa al titolo per dare un ulteriore valore aggiunto.

7.5

Trama 7.00

Gameplay 7.50

Arte e tecnica 7.00

Pro:

una buona remastered

Contro:

le novità non funzionano a dovere

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