Le lancette girano al contrario
Parlare di
Monkey Island è un po' come parlare dei
Masters, dei
Nintendo NES e di tutta una serie che hanno fatto parte dell'infanzia di molti di noi, e parlare di ricordi, è sempre bello e doloroso al contempo. Quando
Devolver Digital e
Terrible Toybox avevano annunciato il ritorno di Guybrush e di tutta l'allegra combricola il nostro cuore si fermò un secondo, equamente diviso tra gioia e timore che qualcosa andasse storto. Certo i ragazzi di
Terrible Toybox avevano già dimostrato con
Thimbleweed Park che
Ron Gilbert era perfettamente in forma (date una letta alla nostra
recensione di Thimbleweed Park se avete dubbi) e quindi le aspettative erano molto alte ma il dubbio era sempre li che ci guardava con gli occhi insanguinati. Bene, possiamo dire che le nostre speranze non sono state malposte e che Return to Monkey Island è un fottuto capolavoro che va giocato, sia da chi ha vissuto tutta la storia di
Guybrush Threepwood sia da chi non ne ha mai sentito parlare. Ma ora basta con le ciance, prendete il vostro boccale di
Grog, ordinate uno Scorbwurstel e seguiteci nella nostra
recensione di Return to Monkey Island per PC, giocata su
Steam Deck.
La trama di Return to Monkey Island
E come non parlare di trama quando si parla di un'avventura grafica? Chiaramente, il racconto e la narrazione è perno centrale di
Return to Monkey Island ma al netto delle vicende raccontate in questo capitolo (di cui vi diremo il meno possibile, onde evitare qualsivoglia più piccolo spoiler), è interessante notare come
Ron Gilbert e soci abbiano preso una decisione netta sul rapporto tra questo ultimo capitolo e i precedenti lavori. A voler ben guardare infatti,
Return to Monkey Island sembra non interessarsi ai capitoli più recenti e riprende le fila da quel
Monkey Island 2: LeChuck's Revenge che ha lasciato un segno indelebile in moltissimi giocatori degli anni 90.
È proprio dal parco giochi dove si concludevano le avventure del nostro eroe,
Guybrush e del suo fratello che ricomincia la storia e ricomincia con un salto nel mondo di gioco che si materializza sotto gli occhi del giocatore in un lasso di tempo davvero molto, un attimo che vi vede prendere nuovamente il controllo di
Guybrush Threepwood alle prese con la scoperta del vero
Segreto di Monkey Island. Ed eccoci nuovamente a Melee Island, dove tutto è iniziato tanti anni fa e dove, tutto ricomincia anche ora.
Inutile dire che farete la conoscenza di un sacco di personaggi che già conoscete, ma il tempo passa per tutti (o forse no?) e siamo sicuri che anche voi vivrete le stesse emozioni che abbiamo provato noi a rivedere i vecchi conoscenti. Probabilmente vi starete chiedendo "Ma se non ho mai giocato ad un Monkey Island, mi perderò gran parte del gusto vero?", la risposta, in questo caso è "ni", nel senso che i ragazzi di
Terrible Toybox hanno preparato un bellissimo riassunto delle "puntate precedenti" ma certo, averle vissute in prima persona rende sicuramente di più. E se ve lo state domandando:
Return to Monkey Island è localizzato in italiano e la localizzazione è anche ottima.
Il gameplay di Return to Monkey Island
E a gameplay come siamo messi? Che le avventure grafiche (soprattutto le punta e clicca) non se la siano passata un granchè bene negli ultimi anni è cosa nota, ma è altrettanto vero che di produzioni anche interessanti ne sono uscite parecchie. Ripensiamo ai vari
Sam & Max (per darvi un'idea rileggete la
recensione Sam & Max Save the World Remastered), in un qualche modo sono riusciti a riportare l'attenzione sulla scena (pur senza decretare successi intercontinentali sia chiaro). Ecco, possiamo dire senza indugio che Ron Gilbert e soci hanno riportato un gameplay estremamente classico in
Return to Monkey Island, un punta e clicca vecchia scuola che funziona anche oggi alla grande.
Ron Gilbert ha rispolverato un punta e clicca vecchia scuola che funziona ancora alla grande
Abbiamo giocato a
Return to Monkey Island su Steam Deck e abbiamo trovato comodissimo anche il sistema di puntamento con il gamepad, questo anche perchè gli elementi a video sono facilmente riconoscibili (ed è possibile evidenziarli). Abbiamo apprezzato anche la possibilità (che viene offerta all'inizio dell'avventura) per "tarare" il livello di difficoltà: potete scegliere se giocare Return to Monkey Island in modalità Facile o in modalità Difficile. La modalità facile presenterà enigmi più semplici ed è adatta ai più piccoli, il nostro consiglio è quello di avventurarvi a Melee Island con Guybrush Threepwood scegliendo la strada più difficile (che forse sarebbe meglio chiamare "completa").
Considerate infine che per arrivare ai titoli di coda sono necessarie circa una decina d'ore ma che, durante tutto l'arco narrativo, difficilmente vi troverete bloccati in qualche punto un po' perchè gli enigmi non sono niente di impossibile da risolvere e un po' perchè il gioco mette a disposizione un sistema di aiuti in grado di essere di supporto a qualsiasi tipo di giocatore. L'ultimo consiglio che ci sentiamo di darvi riguarda il modo in cui approcciare l'avventura: poichè difficilmente riprenderete in mano il gioco dopo averlo completato partite subito con la
modalità difficile e vivete ogni momento prestando attenzione alle battute, ai riferimenti e alle freddure che riempiono lo schermo.
L'arte e la tecnica di Return to Monkey Island
Cosa possiamo dire della componente artistica del titolo se non che siamo rimasti ben colpiti da quanto fatto dai ragazzi di
Terrible Toybox? Abbandonata la pixel art (che aveva anch'essa svolto la sua parte in
Thimbleweed Park),
Return to Moneky Island sfodera un 2D (e mezzo?) pulito e carismatico in grado di richiamare continuamente gli ambienti e le atmosfere dei titoli originali pur adattandoli ad una grafica più coerente con i gusti attuali. Ottime le animazioni e le scelte cromatiche, ma ottimo soprattutto il continuo "salto" che avviene nel gioco tra passato, presente e contemporaneo (inteso proprio come attualità quotidiana). Return to Monkey Island infatti riesce sapientemente (e lo fa anche sul piano artistico) a intrecciare la storia della saga con un sacco di elementi esterni.
Dal punto di vista tecnico non abbiamo particolari commenti da fare:
abbiamo giocato a Return to Monkey Island su Steam Deck e non abbiamo incontrato nessun tipo di problema durante il gioco. Anche a livello di consumo della batteria il titolo (non avendo un motore grafico che "spinge" in modo particolare) si attesta su durante decisamente elevate per la "console" di casa Valve.
Un plauso va poi alla colonna sonora che riprende le musichette originali riadattate e riarrangiate per far bella figura anche ai giorni nostri.