Eroi per caso
Far fronte ad una invasione aliena, o ad un'orda di demoni è cosa da super eroi ma, in periodo di crisi, chiunque (o quasi) può trasformasi in un novello Rambo e cercare di dare il meglio di se. Ok, non sono proprio persone comuni ma sono comunque insoliti e diversi dal classico stereotipo di eroe i personaggi di cui prenderemo il controllo in
Random Heroes: Gold Edition per Nintendo Switch. Se volete salvare la terra dalla minaccia aliena unitevi a noi nella nostra
recensione di Random Heroes: Gold Edition per Nintendo Switch.
La trama di Random Heroes: Gold Edition
La trama non è decisamente il punto forte di
Random Heroes: Gold Edition. Bisogna infatti fare un piccolo passo indietro per capire (ed apprezzare al meglio) la produzione di
Woblyware e
Ratalaika: il titolo fa infatti il suo debutto su dispositivi mobili (e guardando la disposizione dei livelli capirete subito il collegamento).
Random Heroes era stato pensato come un gioco perfetto per partite mordi e fuggi, piccole sessioni che potessero intrattenere il giocatore senza dover, necessariamente, costruire una struttura narrativa importante. Se vi sembra quindi che i livelli non abbiano una diretta correlazione gli uni con gli altri, che gli avversari possano cambiare "stile" repentinamente è tutto parte della logica "da mobile game".
Un piccolo incipit narrativo però
Random Heroes: Gold Edition ce l'ha: la Terra è stata invasa da una terribile razza aliena che vuole soggiogare l'intera umanità e spetta noi, un manipolo di eroi per caso, salvare il nostro amato pianeta dalla catastrofe. Ecco che
Random Heroes ci permette di prendere il controllo di ben 28 eroi (ognuno con delle caratteristiche uniche) e, con la nostra fidata arma in pugno, ricacciare la feccia aliena da dove è venuta.
E' con questo obiettivo in mente che siamo chiamati ad affrontare gli oltre 100 livelli suddivisi in 9 capitoli differenti.
Il gameplay di Random Heroes: Gold Edition
Abbiamo detto che
Random Heroes: Gold Edition non fa certo leva sulla trama e sulla narrazione per portare il pubblico a se, e su cosa
poteva far quindi affidamento la produzione Woblyware se non sul gameplay? E' infatti sulle meccaniche semplici e rodate che l'action platform del piccolo studio indipendente ha saputo conquistarci.
Facciamo una piccola premessa:
Random Heroes: Gold Edition non è il messia degli action/platform e, con tutta probabilità, nemmeno vuole esserlo ma siamo sicuri che il porting su
Nintendo Switch (e sulle altre piattaforme fuori dai sistemi mobile) abbia dato una nuova linfa vitale al titolo, soprattutto sotto il profilo della giocabilità spiccia. Ovviamente qualsivoglia sistema è (a nostro giudizio) migliore dei controlli touch implementati su smartphone: il controllo che si può ottenere sul personaggio con una bella croce direzionale o con degli analogici è migliore anni luce rispetto ai comandi tattili. Ecco
Random Heroes da questo punto di vista ora ha dei controlli molto più precisi e reattivi e questa precisione e reattività ci ha salvato da molte "morti accidentali".
Non è tutto, il sistema di gioco del titolo è semplice ma appagante, livello dopo livello (ne abbiamo a disposizione più di 100) possiamo raccogliere monete con le quali sbloccare nuove armi e nuove potenziamenti, ma non è tutto, possiamo anche sbloccare nuovi personaggi, nuovi eroi che riescono a dare un taglio molto vario alla produzione. Inoltre per il livello sono sparsi i collezionabili che ci consentiranno di arrivare alle famose tre stelle di valutazione (alla fine, l'obiettivo resta sempre quello del punteggio più alto, anche se in ottica di stelline guadagnate).
Random Heroes: Gold Edition su Nintendo Switch si lascia giocare alla grande anche (e forse soprattutto) giocato in modalità handled. Inoltre
Random Heroes: Gold Edition è localizzato in italiano.
L'arte e la tecnica di Random Heroes: Gold Edition
Difficile non affezionarsi allo stile a cui le produzioni Woblyware ci hanno abituato:
Random Heroes: Gold Edition fa della semplicità e dell'effetto retrò le sue armi principali per fare breccia nel cuore degli appassionati. Non serve però molto tempo per rendersi conto che il titolo non è un vero 16 bit, la profondità di colore, il dettaglio dei vari elementi rappresentati in pixel art è sempre elevato e ricercato, pur nella loro estrema linearità. Ci è piaciuto un sacco anche lo stile dei vari personaggi, i vari eroi sono infatti diversi e carismatici, per certi versi unici. Più piatti
gli avversari ma sempre in bilico sulla sottile linea rossa che divide la simpatia dall'odio più profondo (dopo diverse morti).
Tecnicamente parlando non abbiamo molto da dire, il titolo ovviamente
non ha dato alcun tipo di problema durante le nostre partite su Switch e il motore di gioco ha sempre dimostrato un'ottima solidità di base. Semplice e adatta anche la componente sonora che ben si sposa col resto della produzione.
Conviene fare, infine, un complimento per il design dei livelli che merita una citazione a parte: pur nella loro semplicità i livelli sono ben pensati e ci siamo divertiti a cercare gli elementi nascosti nei livelli o le soluzioni meno "pericolose" per arrivare alla fine del livello tra boss, trappole e piattaforme mobili.