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Recensione RAID: World War II - A caccia di Nazisti

Quattro soldati senza scrupoli, una serie di missioni in cooperativa durante la Seconda Guerra Mondiale, siete pronti a vivere la storia da un diverso punto di vista?

Sapore di originalità: Seconda Guerra Mondiale

Nella maggior parte dei casi, quando si parla di spara tutto a sfondo bellico, la Seconda Guerra Mondiale centra con l’argomento. Non fa distinzione la nuova fatica di Lion Game Lion: RAID: World War II, pubblicata sotto l’ala protettrice di Starbreeze. Il publisher (nonché sviluppatore) svedese ha giocato la sua nuova carta proponendo una sorta di Payday ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, vediamo insieme cosa ci hanno proposto questa volta.
 

RAID: World War II

Bastardi senza gloria

RAID: World War II inizia col botto, con un breve filmato introduttivo carico del tipico english humor. Un uomo di una certa età ci spiega, mentre sorseggia il suo tea che i tedeschi stanno vincendo la guerra e che ormai sono in giro per mezza Europa e oltre. Pur riconoscendo lo spirito di lealtà e correttezza inglese l’uomo ci spiega che l’unica cosa che interessa a Churchill è vedere Hitler morto, con ogni mezzo. Per questo ci affida le redini di una squadra speciale, un gruppo che può (e deve) giocare fuori dagli schemi e dalle regole e a noi spetta il compito di fare parte di questo team. Questo gruppo scelto è l’ultima speranza che l’Inghilterra ha per mettere in scacco la macchina bellica tedesca, tagliando la testa del loro leader: Adolf Hitler.

Ovviamente tutto questo ha un prezzo e noi avremo la possibilità di intascarci qualsiasi tesoro nazista ci capiti per le mani, un modo gentile per ripagarci dei rischi che ci accolliamo. Pochi minuti dopo ci troviamo già a dover scegliere tra uno dei quattro componenti della squadra, scelta che, come diremo più avanti, sarà più legata alla simpatia che proviamo verso un personaggio piuttosto che l’altro visto che a livello di gameplay Lion Game Lion non è riuscita a differenziare a dovere i protagonisti.

Fatta la scelta possiamo liberare il nostro hub centrale e insediare li la nostra base, base dalla quale partiremo per affrontare le diverse missioni che il titolo ci propone. 

RAID: World War II

La classe non è acqua

RAID: World War II è un fps a squadre che deve essere giocato necessariamente in compagnia. Ogni membro del team seleziona un personaggio ed una classe e, una volta che il gruppo è al completo la missione ha inizio. Come in altri spara tutto recenti anche in questo caso tra una missione e l’altra è possibile aumentare il livello del proprio personaggio e farlo così crescere in esperienza e in rank.

Le missioni che è possibile giocare variano dalla difesa di un convoglio alle missioni di assalto o infiltrazione, un po’ come accade in Overwatch. RAID: World War II è un titolo fortemente incentrato sul multiplayer online, non che il gioco dei ragazzi di Lion Game Lion sia esclusivamente multiplayer, potrete giocare le varie missioni anche offline ma, complice un’IA decisamente scarsa il grosso del divertimento arriverà dalle missioni giocate con amici online.

A livello di gameplay il titolo offre le solite meccaniche tipiche degli FPS, l’aggiunta del Grido Di Guerra, una sorta di modalità berserkr, può venire in aiuto nelle fasi più concitate della battaglia e magari cambiarne l’esito. Per caricare l’indicatore del Grido Di Guerra dovrete effettuare uccisioni a catena. La forza di RAID: World War II risiede indiscutibilmente nella fusione delle meccaniche di gioco di Payday 2 (da cui il titolo prende grande spunto) con la pianificazione tattica visto che le missioni ci vedranno sempre e costantemente in inferiorità numerica.

RAID: World War II

Alti e bassi

La parte tecnica è, purtroppo, il gradino più basso della produzione di Lion Game Lion, la grafica di RAID: World War II poteva essere, e doveva essere, decisamente più curata. Se da una parte il team di sviluppo ha creato dei filmati davvero belli ed efficaci il resto lascia a desiderare. Il look n’ feel del gioco ricorda quello dei primi spara tutto apparsi su XBOX 360, le texture spesso slavate e la bassa mole poligonale non ne fanno certo un titolo da mascella a terra.

Dal punto di vista artistico va fatto un plauso alla realizzazione dei filmati di intermezzo, davvero epici. Buona anche la caratterizzazione dei quattro protagonisti, magari non propriamente originale ma se non altro aiuta ad affezionarsi ai personaggi. Durante le nostre prove non abbiamo notato problemi particolari a parte qualche compenetrazione poligonale di troppo ma niente per cui spaccarsi il cranio.

Il sonoro è sufficientemente curato, nella media. Il titolo è doppiato in inglese (anche decisamente bene) e sottotitolato in italiano, anche i non anglofoni non avranno problemi a seguire le vicende.

RAID: World War II

RAID: World War II

RAID: World War II sa tanto di occasione sprecata. Il team di Lion Game Lion (che ha collaborato ad alcuni DLC di Payday 2) non è stato in grado di sfruttare l’occasione per osare di più e creare un titolo davvero valido. Le premesse c’erano tutte, avere per le mani un FPS cooperativo alla Payday 2 ambientato nella Seconda Guerra Mondiale che offrisse meccaniche simili al titolo di Overkill Games sarebbe stato il sogno di precoci videogiocatori. Purtroppo la sensazione che si ha è che RAID: World War II sia stato un po’ abbandonato a se stesso, come se non fosse stato rifinito a dovere. Se avete qualche amico appassionato di FPS cooperativi potete farci un pensierino, magari quando il titolo verrà proposto scontato con qualche offerta.

6

Trama 6.00

Gameplay 6.00

Arte e tecnica 6.00

Pro:

a tratti interessante

Contro:

un'occasione sprecata

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