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Recensione Mugsters - Scappa che ti passa

Mugsters ci getta in un mondo invaso dagli alieni dove l'unico obiettivo e' la fuga per sopravvivere. Siete pronti a fare qualsiasi cosa pur di aver salva la vita?

Mamma sono arrivati gli alieni!

Ormai di produzioni che parlano di invasioni aliene ne siamo pieni fino a scoppiare, tra cinema e videogiochi l’argomento è stato più che sviscerato. Sembra comunque esserci sempre spazio per nuovi titoli e oggi parliamo proprio di uno di questi: Mugsters pubblicato da Team17. Seguiteci nella nostra recensione se volete affrontare la minaccia aliena ancora una volta.
 
Mugsters

L’arte e la tecnica di Mugsters

Da quello che abbiamo scritto in apertura possiamo dire che la trama alla base di Mugsters sia abbastanza chiara: il nostro caro e azzurro pianeta è stato preso di mira dalla solita minaccia aliena che vuole a tutti i costi impadronirsi del nostro mondo e della sua popolazione. Il titolo dei ragazzi di Reinkout Games non si dilunga molto oltre nella narrazione e ci mette direttamente al centro dell’azione, su un’isola dove lo scopo principale è quello di salvare gli altri esseri umani intrappolati e fuggire a gambe levate. Il prodotto pubblicato da Team17 è quindi focalizzato sul gameplay e sull’iterazione che la fisica ha con i vari componenti del gioco. Da un hub centrale è possibile accedere alle singole isole dove sono ambientati i nostri tentativi di fuga.

Se state cercando un gioco che non vi appassioni per la sua trama ma cercate sopratutto un titolo adrenalinico che vi metta al centro dell’azione allora Mugsters va sicuramente preso in considerazione. 
 
Mugsters

Il gameplay di Mugsters

In buona sostanza Mugsters mette nelle mani del giocatore un enorme parco giochi diviso in vari stage (rappresentati ognuno da una differente isola) dove possiamo sperimentare nuove soluzioni con la fisica e con la creatività. Lo scopo di ogni livello è infatti il medesimo, fuggire a gambe levate dall’isola usando qualsiasi mezzo o qualsiasi modalità: possiamo utilizzare i veicoli che troviamo lungo il percorso, attivare marchingegni e sfruttare ogni singola occasione per aver salva la pelle. I livelli sono cosparsi di pericoli, di persone da salvare e di cristalli, ovviamente il nostro punteggio migliora tanto più riusciamo a raccogliere cristalli e salvare persone.

Pad alla mano Mugsters risulta frenetico e divertente, l’immediatezza del sistema di controllo si sposa perfettamente con la simulazione fisica volutamente esagerata. Capita sovente di distruggere intere pareti utilizzando veicoli come arieti di sfondamento, eliminare avversari trascinandoli verso l’oceano o compiere balzi da super eroe per scappare da situazioni al limite della sopravvivenza. I controlli sono reattivi e i comandi facilissimi da padroneggiare, il bello di Mugsters sta proprio nel suo dare al giocatore la possibilità di approcciare la “missione” come meglio si crede: nel titolo di Reinkout Games non esiste un modo giusto o uno sbagliato per affrontare un’isola, ogni sistema può rivelarsi vincente o una vera catastrofe ed ogni partita risulta effettivamente diversa dalle procedenti.

Un ruolo di primo piano è affidato al level design che porta a schermo uno studio delle mappe quasi certosino. Mugsters riesce ad emergere dai titoli indie che affollano il mercato videoludico grazie alla sua unicità: l’unione della libertà d’azione e del sandbox fisico riescono a dare al titolo una patina davvero unica.
 
Mugsters

L’arte e la tecnica di Mugsters

Come potete vedere dalle immagini correlate all’articolo anche la componente artistica di Mugsters riesce a ritagliarsi un piccolo spazio nell’oceano di titoli indipendenti che affollano il mercato. L’utilizzo di una grafica in low-poly risulta azzeccato e originale, Mugsters da questo punto di vista risulta immediatamente riconoscibile e offre un carattere proprio. Anche la scelta di utilizzare una palette cromatica composta essenzialmente da colori base quasi a voler stilizzare l’ambiente circostante da un’atmosfera unica al titolo Team17.

Tecnicamente parlando durante la nostra prova non abbiamo notato nessun tipo di problema, abbiamo testato la versione XBOX One del titolo e tutto è filato liscio come l’olio senza rallentamenti o glitch di sorta. Una nota di merito va ai tempi di caricamento, estremamente rapidi; questa non è una caratteristica da prendere sotto gamba visto il numero impressionante di restart che si affrontano giocando a Mugsters.

La colonna sonora svolge egregiamente il suo lavoro e si adatta pienamente allo spirito del gioco. Una menzione d’onore va fatta al motore fisico che gestisce le varie interazioni con l’ambiente e gli oggetti creando delle vere e proprie nuove opportunità di gameplay.
Mugsters 

Mugsters

Mugsters è un titolo originale, divertente e immediato. La curva di difficoltà è ben tarata e di livello in livello vengono introdotte nuovi elementi che obbligano il giocatore ad adattarsi quanto prima possibile. Anche se non è un titolo che concorrerà per il game of the year riesce a dare grosse soddisfazioni e, sopratutto, a catalizzare l’attenzione dei videogiocatori per diverse ore di divertimento.

8

Trama 6.00

Gameplay 8.00

Arte e tecnica 8.00

Pro:

colorato

frenetico e divertente

Contro:

non ha una trama vera a propria

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