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Recensione Monster Hunter Rise per XBOX ONE

L'ultima incarnazione della serie arriva anche su Playstation e XBOX, seguiteci nella nostra recensione di Monster Hunter Rise per XBOX ONE

Mano alle armi: si torna a caccia di mostri

C'è poco da dire, CAPCOM ha dimostrato negli ultimi anni di essere in un momento davvero d'oro: la software house giapponese ha saputo valorizzare al meglio i propri brand e presentare a pubblico e critica veri e propri capolavori. Basta pensare alla piega che ha preso Resident Evil (date una letta alla nostra recensione di Resident Evil Village per avere un'idea) oppure alle ultime notizie sul nuovo Street Fighter che denotano un'attenzione unica nelle loro produzioni. Abbiamo notato anche un'attenzione particolare a coltivare le produzioni che, fino a poco temo fa, potevano essere definite tutto fuorchè mainstream come la serie di Monster Hunter. L'avvento di Monster Hunter World ha saputo sdoganare anche questo genere quasi di nicchia (anche qui, se ve la siete persi potete leggere la nostra recensione di Monster Hunter World).
 
Oggi siamo qui per raccontarvi dell'ultima incarnazione del brand (se si esclude il DLC Sunbreak): stiamo parlando di Monster Hunter Rise e del suo rilascio per XBOX e Playstation. Uscito in esclusiva su Switch e arrivato poi su PC ora il titolone di CAPCOM è pronto per mostrare i muscoli anche sulle console di casa Microsoft e SONY. Cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova versione? Scopritelo con noi nella nostra recensione di Monster Hunter Rise per XBOX One.
 

 

La trama di Monster Hunter Rise

Ed eccoci a iniziare la recensione di un capolavoro (perchè è inutile girarci intorno, se non siete vissuti sulla luna nell'ultimo anno avrete ben letto delle prodezze di Monster Hunter Rise) partendo dalla sua componente più debole: la trama. Certo, storicamente e anche in linea molto generale, non ci aspettavamo molto sotto questo profilo ma, confrontato alla magnificenza di gameplay e direzione artistica la narrativa di Monster Hunter Rise risente sicuramente di una cura inferiore (non fraintendeteci, CAPCOM ha fatto un buon lavoro anche sotto questo punto di vista ma rispetto al resto è davvero poca cosa).
   
La trama di Monster Hunter Rise è abbastanza semplice e, per certi versi, anche banale: il titolo ci mette nei panni di un cacciatore di stanza al Villaggio di Kamura, un piccolo paesino dal profumo squisitamente nipponico (e più precisamente con delle ben definite influenze arrivate direttamente dal periodo del Giappone Feudale) che ogni cinquant'anni si trova di fronte ad un problema decisamente ingombrante. Le creature che popolano le foreste e i territori vicino diventano particolarmente feroci e si scagliano contro il villaggio seminando panico, morte e distruzione. E toccherà proprio a noi, un novello cacciatore, l'arduo compito di scoprire il mistero che si cela dietro questo particolare evento. 
 
Capite bene che gli abitanti del villaggio non vivono decisamente bene la questione anche perchè la comparsa del Magnamalo è decisamente un problema da non sottovalutare. Ed è così che, armati di tutto punto, ci apprestiamo a cercare di farci largo nel misterioso mondo di Monster Hunter Rise. La narrazione prosegue in modo abbastanza lineare tra una missione e l'altra e, esplorando il villaggio di Kamura avremo modo di conoscere informazioni importanti sulla storia e sulle tradizioni locali. Non dovete preoccuparvi se non conoscete l'inglese perchè Monster Hunter Rise è localizzato in italiano (almeno per quello che riguarda interfaccia e sottotitoli) mentre dovrete "accontentarvi" del doppiaggio in giapponese o in inglese.
 

 

Il gameplay di Monster Hunter Rise

Arriviamo subito al sodo e togliamo l'elefante dalla stanza: Monster Hunter Rise è il miglior capitolo della serie e riesce a far dimenticare il (pur ottimo) Monster Hunter World. I motivi di questa (pesante) affermazione sono molteplici e si trovano, soprattutto, quando si inizia a parlare di gameplay e di approccio al gioco. Abbiamo scritto in apertura che la serie di Monster Hunter non è mai stata una serie "mainstream": i precedenti capitoli erano pensati per un pubblico con gusti spiccatamente (anche troppo) nipponici e per un occidentale andare a giocare ad un Monster Hunter significava (spesso) attendere mesi perchè arrivasse in America/Europa o recuperarli in direttamente dal Sol Levante. Di acqua ne è passata molta sotto i ponti e CAPCOM ha fatto un ottimo lavoro per far avvicinare tutta una nuova fetta di videogiocatori a questa serie e, dopo il grande lavoro svolto da Monster Hunter World, la serie è finalmente pronta per essere giocata e apprezzata davvero da tutti. 
  

Monster Hunter Rise rappresenta la summa di tutta l'esperienza che CAPCOM ha maturato nella serie

 
Ma arriviamo al dunque: cosa è cambiato in Monster Hunter Rise per farlo diventare più "commerciale"? Beh anche questa nostra frase potrebbe essere un po' mal compresa... Monster Hunter Rise non ha trasformato i Monster Hunter in titoli "da ampio pubblico" ma ha saputo invece scalare l'approccio al gameplay in modo modulare, andando a limare difetti e sovrastrutture che rendevano i titoli della serie poco accessibili. Facciamo un esempio così diventa più chiaro: se nei precedenti titoli dovevate fermarvi (magari ad un villaggio o in un avamposto) per craftare armi e oggetti di consumo ora potete farlo mentre siete a cavallo del vostro Canyne di fiducia e mentre percorrete la mappa per arrivare proprio nel punto da voi desiderato. Capite bene che il succo del discorso non cambia: state craftando, ma da una parte dovete investire del vostro tempo fisico mentre nell'altro caso sfruttate un "tempo morto" ai fini del gameplay. Piccole sfumature ma che sulla lunga distanza fanno la differenza. 
 
Chiaramente non è l'unica modifica che rende più accessibile il gameplay: pensiamo anche ai Maxinsetti Filo dei punti ben chiari sulla mappa che vi permetteranno di viaggiare rapidamente tra diverse locazioni oppure, sempre pensando alla mappa, ora avrete la possibilità di vedere la posizione chiara delle varie creature così che possiate pianificare l'attacco come meglio credete. Pensate l'impatto che queste modifiche hanno sul gameplay e sull'approccio generale al titolo, e stiamo parlando solo di mappa e minimappa. Sempre parlando di mobilità l'introduzione degli insetti filo vi consentirà di dare ancora più verticalità al gameplay (anche se limitati dai tempi di ricarica). Il combat system resta poi gradevole e godurioso come sempre, con gli scontri con le creature enormi che trasformano lo schermo in un vero e proprio campo di battaglia. Abbiamo trovato i combattimenti con i grandi mostri (e sono più di quaranta) epici ed originali pur considerando che alcuni di essi arrivano dalle passate edizioni di Monster Hunter. 
 
Se a tutto si va ad aggiungere la possibilità di giocare Monster Hunter Rise in coop potrete ben capire quanto il titolo di CAPCOM possa essere impressionante ogni più rosea aspettativa. Tornando sull'approccio più tattico al gameplay (ma non per questo più pesante) non possiamo non citare la possibilità di sfruttare le creature endemiche: creature che abitano il mondo di gioco (e anche sul mondo di gioco ci sarebbe da parlare per ore vista la profondità dei vari biomi e di flora e fauna presenti) e che possiamo utilizzare a nostro vantaggio negli scontri più impegnativi direttamente contro gli enormi mostri oppure sfruttando i power up che sono in grado di fornirci. Come sempre poi uno dei cardini del gameplay si ritrova nella creazione di nuove armi che, in questa edizione, abbiamo trovato particolarmente originali con design da restare a bocca aperta. 
  
Forse l'elemento meno riuscito del gameplay è la meccanica di gioco che vi vede prendere il controllo della difesa della città che cerca di mixare il gameplay di Monster Hunter con quello di tower defence: funziona ma non bene come ci saremo aspettati (soprattutto se giocate in solitaria). Un'altra ottima introduzione invece è l'Area di Addestramento che trovate nel villaggio di Kamura: qui i neofiti (ma anche i più scafati) potranno trovare un'ottimo modo per testare armi e tecniche in un ambiente sicuro. Monster Hunter Rise offre inoltre un sistema di gameplay in grado di garantire una partita ad ogni tipo di giocatore: sia quello che ha giusto dieci minuti per fare una missione lampo che chi ha deciso di dedicare l'intera notte alla difesa del villaggio. Le missioni che vi vengono proposte sono infatti varie sia per argomenti che per tempi di esecuzione. 
 

 

L'arte e la tecnica di Monster Hunter Rise

Parlando di direzione artistica e tecnica dobbiamo tenere a mente che Monster Hunter Rise è un titolo che è stato pensato per essere distribuito su Nintendo Switch e, come sappiamo tutti, la console di casa Nintendo non è certo celebre per la sua forza bruta, anzi... I ragazzi di CAPCOM avevano già dimostrato come il RE Engine girasse divinamente anche su Switch con un frame rate granitico di 30 fps. Ecco, in questa nuova incarnazione le cose migliorano ancora dal punto di vista delle prestazioni e la direzione artistica rimane la stessa piccola perla che aveva fatto brillare la versione Switch.
 
I colori di questa nuova versione sono più vividi e ricchi anche e, anche se la mole poligonale resta comunque inferiore rispetto a quanto visto in Monster Hunter World la resa complessiva è decisamente migliore in Monster Hunter Rise. La cura che designer e sviluppatori hanno messo nel gioco è tangibile in ogni singolo pixel della produzione. Durante le nostre prove su XBOX One X (quindi non proprio l'ultimo ritrovato in termini di tecnologia) Monster Hunter Rise si è comunque comportato molto bene e la resta complessiva è esaltante. 
 
Ottima anche la colonna sonora che riesce ad unire pezzi cantati a brani da sottofondo in modo eccellente, stesso discorso si può fare per gli effetti sonori.
 

 

Monster Hunter Rise

Monster Hunter Rise è un fottuto capolavoro, indubbiamente il punto più alto raggiunto dalla serie di CAPCOM. La cosa che lascia più di stucco è la capacità del titolo di essere giocato (e apprezzato) sia da chi si avvicina per la prima volta alla serie sia da chi è un fedele fan dei Monster Hunter. Questa nuova incarnazione sa sfruttare pienamente le capacità delle nuove console e gira degnamente anche sulla precedente generazione. Se siete alla ricerca del Monster Hunter definitivo potete interrompere la ricerca (almeno per il momento). Se desiderate giocarlo in mobilità conviene che teniate presente la versione Nintendo Switch o, nel caso possediate Steam Deck, la console PC.

9

Trama 7.00

Gameplay 9.50

Arte e tecnica 9.00

Pro:

divertente e vario

ricco di contenuti

il miglior monster hunter di sempre

Contro:

trama banalotta

le missioni furia non ci hanno convinto a pieno

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