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Recensione Kena: Bridge of Spirits per PC

Seguiteci nella nostra recensione di Recensione Kena: Bridge of Spirits per PC: un viaggio all'interno di un mondo magico.

Come in un cartone animato

È difficile non rimanere incantati dagli screen che state guardando in questa pagina vero? Il motivo è abbastanza semplice, il titolo di cui parliamo oggi, Kena: Bridge of Spirits è sbiluppato dai ragazzi di Ember Lab, una società che si è appena affaciata al mercatro videoludico ma che ha alle spalle una grande esperienza nell'animazione 3D con produzioni molto interessanti. Certo, dal cortometraggio al videogioco il passo non è decisamente breve: scopriamo insieme come se la sono cavata gli sviluppatori nella nostra recensione di Kena: Bridge of Spirits per PC.
 

 

La trama di Kena: Bridge of Spirits

La trama di Kena: Bridge of Spirits è abbastanza semplice, il titolo di Ember Lab non propone al giocatore una trama particolarmente complessa o articolata bensì, come in un film di animazione, cerca di portare il giocatore a spasso per un mondo di gioco unico e originale concentrandosi più sulla protagonista, i simpatici Rot e i personaggi che incontreremo durante il nostro cammino che sulla narrazione fine a se stessa. 
 
Abbiamo apprezzato molto questo approccio alla narrazione e, pur senza trovarci davanti ad una trama complessa o articolata le ore passate davanti a Kena: Bridge of Spirits sono state ore cariche di emozioni. Kena è una giovane (e inesperta) Guida Sprituale, un essere il cui compito è quello di accompagnare nell'aldilà gli spiriti che non riescono a lasciare la terra perchè hanno ancora dei "conti in sospeso" o non si trovano in pace con se stessi. Rimettere in sesto queste anime perse non sarà però l'unico compito della nostra giovane eroina, durante il gioco avremo infatti modo di incontrare i piccoli Rot (una sorta di spiriti della foresta) che ci aiuteranno durante la nostra avventura. 
 
Giocando a Kena: Bridge of Spirits farete presto la conoscenza di due giovani gemelli e del villaggio dove questi magici esseri vivono. Anche se il racconto di Kena: Bridge of Spirits non segnerà per sempre l'industria videoludica abbiamo apprezzato il racconto in se e anche i vari livelli di lettura che possono essere dati a diversi avvenimenti che intercorrono durante la narrazione. Vi ricordiamo inoltre che Kena: Bridge of Spirits è localizzato in italiano.
 

 

Il gameplay di Kena: Bridge of Spirits

Sotto il profilo del gameplay Kena: Bridge of Spirits si presenta come un action di stampo abbastanza tradizionale, potremo definirlo quasi retrò. Da molti punti di vista il titolo sviluppato da Ember Lab ricorda tanti titoli usciti su Playstation 2 alla fine degli anni 2000. Il titolo riprende per molti punti quelle meccaniche di gameplay che puntano tutto sull'accessibilità e sul divertimento più che sulla difficoltà del gameplay in se e per se. Per intenderci non vi trovate di fronte ad un emulo di Elden Ring (se invece volete saperne di più sull'ultima fatica di FROM Software leggete la nostra recensione di Elden Ring per schiarivi le idee).
 

Kena: Bridge of Spirits è un titolo che sembra uscito, a livello di gameplay, dalla fine degli anni 2000

 
Prendere confidenza con i comandi di Kena: Bridge of Spirits è questione di pochi minuti, il titolo di Ember Lab offre una curva di apprendimento tutt'altro che ripida e permette a tutti, grandi e piccini, di potersi godere il titolo senza grossi problemi. La nostra eroina è in grado di mettere KO i nemici grazie al bastone magico in sua dotazione ma non è questo (ne le combo ad esso collegato) che sono in grado di scatenare il vero potere di Kena. Se eliminare gli avversari a suon di bastonate può risultare interessante l'utilizzo dei poteri conferiti dai Rot è sicuramente la parte più interessante del gameplay anche perchè i piccoli e pucciosi amici della nostra guida spirituale svolgono un duplice ruolo nel gameplay della produzione. Prima di tutto dovrete infatti trovare questi piccoli abitanti della foresta, alcuni di loro li troverete in momenti chiave della trama o dopo scontri con i bossi mentre altri dovrete proprio scovarli voi. Questi esseri sono in grado di potenziare notevolmente gli attacchi della nostra protagonista e di rendere il gameplay più spettacolare. 
 
A livello di level design Kena: Bridge of Spirits è ben sviluppato ma non propriamente eccellente, di fatto il titolo mette il giocatore di fronte a livelli strutturati su binari, pur essendo molto ampi essi infatti non sono strutturati come un open world e anche all'interno degli stessi la possibilità di esplorazione è abbastanza limitata. Se questo aiuta il giocatore a non perdersi nel mondo di gioco è abbastanza limitante al fine dell'esplorazione. La nota positiva è che la mappa di gioco è comunque molto vasta (per portare a termine l'avventura non impiegherete meno di una decina d'ore senza completarlo al 100%). Pad alla mano Kena: Bridge of Spirits risulta divertente e immediato.
 

 

L'arte e la tecnica di Kena: Bridge of Spirits

Ed eccoci arrivati a parlare dell'elemento dove Kena: Bridge of Spirits eccelle: la direzione artistica. Il titolo di Ember Lab sembra uscito dagli studi di Pixar o di Illumination Entertainment. Il design dei personaggi, dei mostri e, più in generale, di tutto il mondo di gioco è eccellente e lascia incantati e, a più riprese, a bocca aperta. Un plauso particolare va alla cura riposta nelle animazioni della protagonista e nei piccoli dettagli che denotano una cura nei particolari certosina. Abbiamo poi apprezzato la caratterizzazione sia di Kena che dei vari Rot, ma anche dei personaggi comprimari e degli avversari. Molto buono anche il sistema di illuminazione e la gestione delle ombre. 
 
Tecnicamente Kena: Bridge of Spirits fa la sua bella figura, abbiamo giocato il titolo su Steam Deck e, pur non giocando ad una risoluzione da 4K, il titolo ha una rese eccellente sul piccolo monitor della console di casa Valve. Certo, si vede che gli sviluppatori non hanno avuto un budget da tripla A ma se si considera il taglio della produzione difficilmente si è visto di meglio in giro. Non abbiamo inoltre incontrato bug o problemi bloccanti e il titolo ha sempre mostrato un frame rate solido scendendo, chiaramente, a qualche compromesso grafico, soprattutto se si vuole preservare la durata della batteria della console sopra l'ora e mezza.
 
Ottimo anche il comparto sonoro con una soundtrack che aiuta molto il giocatore a farsi coinvolgere nelle mitiche atmosfere del titolo.
 

 

Kena: Bridge of Spirits

Kena: Bridge of Spirits è un titolo che conquista fin dal primo sguardo e che merita di essere giocato. Considerate che se questa è l'opera prima di Ember Lab ci si può aspettare un futuro decisamente roseo da parte di questo team di sviluppo. Kena: Bridge of Spirits risulta poi adatto a grandi e piccini: offre infatti un gameplay semplice e immediato. Certo, se siete alla ricerca di uno stylish action il titolo non farà certamente per voi ma se volete giocare a quello che possiamo definire un cartone animato interattivo siete sicuramente nel posto giusto. 

8

Trama 7.50

Gameplay 8.00

Arte e tecnica 9.00

Pro:

divertente e immediato

graficamente spettacolare

Contro:

gameplay molto semplice

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