Di vichinghi, enigmi e altre amenità
Oggi trattiamo (in grande ritardo e ci dispiace) di un titolo folle che ha saputo strapparci ben più di una risata. Uscito a metà agosto Helheim Hassle è l'ultimo gioco dei ragazzi di PerfectlyParanormal (si, le geniali e folli menti dietro Manual Samuel). A distanza di quasi quattro anni dal rilascio del precedente titolo ci ritroviamo ad avere a che fare con situazioni epiche, assurde e tremendamente folli. Lasciamo da parte li caro e vecchio Samuel e vestiamo i panni di Bjorn un giovane vichingo pacifista. Abbiamo attirato la vostra attenzione? Allora seguiteci nella nostra recensione di Helheim Hassle per Nintendo Switch.
La trama di Helheim Hassle
Ma partiamo subito con la trama che, come potete immaginare, è sufficientemente folle. Se nel primo titolo sviluppato dai ragazzi di
PerfectlyParanormal, vestivamo i panni di un ricco ragazzo che si è ritrovato abbracciato dalla morte troppo presto (almeno stando a quanto dice lui), anche in
Helheim Hassle gli sviluppatori hanno pensato bene di mettere lo zampino della morte (se vi siete persi la nostra
recensione di Manual Samuel è il caso di porre rimedio e dargli una letta così capite bene di cosa stiamo parlando).
Andiamo con ordine, in
Helheim Hassle vestiamo i panni di
Bjorn, un giovane vichingo che, a differenza dei suoi compaesani e compagni, odia profondamente la guerra e si rispecchia completamente in una visione pacifista del mondo. Bjorn immagina la sua vita completamente diversa da quella che, il suo popolo, gli propone praticamente quotidianamente; mentre sogna una vita senza guerre il suo villaggio viene attaccato da dei giganti: era questa l'occasione che il giovane attendeva con grande ansia e, grazie al disordine generale, riesce a fuggire dal villaggio (o almeno così crede). Il nostro eroe viene infatti fatto fuori ed ascende (per errore) al
Valhalla.
Se pensate che tutto sia andato per il verso giusto vi sbagliate di grosso perche Bjorn si ritrova vittima di un incantesimo di
Pesto (un'entità demoniaca) che lo porta, nientepopodimenoche, direttamente all'inferno (anzi, più precisamente nell'Hel che è l'inferno della mitologia norrena).
Pesto è rimasto a lungo lontano da
Hel ed ora vuole farci ritorno ma da solo non riesce ad accedervi: Hel ha subito infatti grosse modifiche a causa di
Baldur (figloi di
Odino) che ha deciso di dare una ristrutturata a tutta la baracca (con lo scopo di attirare più anime perchè, ultimamente, ve ne è una certa penuria). Ecco quindi che Hel è ora pieno di trappole e indovinelli e Pesto, enigmi che Pesto da solo non è in grado di affrontare. Proprio per questo motivo riporta in vita il giovane Bjorn ma non sempre le cose vanno come dovrebbero e Bjorn perde letteralmente i pezzi del proprio corpo.
Già dall'incipit avrete inteso che il titolo offre una narrazione (ed una sua progressione) decisamente folle, carica di colpi di scena e di scenette al limite dell'assurdo. Per seguire a dovere le avventure di Bjorn e Pesto dovrete però armarvi del manuale di traduzione inglese/italiano se non siete afferrati con la lingua d'Albione perchè
Helheim Hassle non è localizzato in italiano.
Il gameplay di Helheim Hassle
Se in
Manual Samuel il giocatore doveva dar prova delle proprie abilità cercando di comandare ogni singolo arto di Samuel per farlo sembrare vivo a tutti gli effetti, la resurrezione problematica di Bjorn lo pone quasi nella stessa situazione. Questa volta però non abbiamo braccia e gambe saldamente incollate al corpo ma queste tenderanno a staccarsi (e non solo loro). Certo, per ogni cosa negativa ve ne è anche una positiva e quella positiva è da ricercarsi proprio nella possibilità di lanciare (e combinare) varie parti del corpo per raggiungere elementi altrimenti inaccessibili o location che non avremmo mai raggiunto solo con le nostre gambe.
Helheim Hassle è un platform 2D ricolmo di puzzle ed enigmi ambientali, tutti ben bilanciati e di difficoltà crescente. Dovrete imparare ad utilizzare molto bene (e molto in fretta) le vostre parti del corpo anche se non sono più strettamente legate a voi. La possibilità di staccarsi la testa e lanciarla, ad esempio, su un tavolo molto distante in cui è appoggiato un biglietto con un codice, diventa fondamentale se tra voi e il tavolo c'è di mezzo un dirupo! Considerate che avrete a che fare con più di settanta missioni e che, nel vostro viaggio all'inferno, incontrerete svariati (folli) personaggi con cui potrete relazionarvi (peccato ancora per la mancanza dell'italiano) e con cui creare delle vere e proprie discussioni (per oltre 3000 linee di dialogo).
Pad alla mano
Helheim Hassle ci è sembrato molto più accessibile del precedente lavoro di
PerfectlyParanormal. Una volta comprese le meccaniche di lancio, combinazione e recupero dei propri arti e pezzi del corpo vi renderete conto di quanto vi verrà naturale compiere determinate azioni. Abbiamo trovato molto comoda anche la disposizione dei tasti e dei controlli anche su
Nintendo Switch (la piattaforma dove abbiamo giocato il titolo). Considerate infine che durante l'esplorazione dei quattordici livelli presenti nel gioco vi troverete di fronte ad una buona varietà di enigmi, tutti risolvibili senza dovervi far venire mal di testa, è anche vero però che un po' di pensiero laterale sicuramente vi aiuterà ad affrontare i livelli più avanzati.
L'arte e la tecnica di Helheim Hassle
Anche
Helheim Hassle, così come
Manual Samuel, dimostra di avere un tocco artistico ed estetico unico e particolare. La mano dei ragazzi di PerfectlyParanormal è chiara e immediatamente riconoscibile. I personaggi, le ambientazioni e i tratti richiamano subito il lavoro precedente dello studio di sviluppo. Per rendere le cose ancora più interessanti inoltre gli sviluppatori hanno aggiunto piccoli easter egg come il fatto che entrambi i protagonisti muoiono di martedì.
Sotto il profilo tecnico non abbiamo niente da discutere, il titolo gira perfettamente (e anche bello fluido) su
Nintendo Switch. Non abbiamo rilevato bug bloccanti o errori che potessero compromettere il gameplay del titolo e anche la gestione degli oggetti e delle loro interazioni da parte del motore fisico ci è parsa praticamente perfetta. Molto buone le animazioni, sempre ben legate così come le cut-scene che ci hanno saputo strappare ben più di un sorriso.
Per l'audio va infatti fatto un discorso a se: pur essendo una produzione indipendente i ragazzi di
PerfectlyParanormal hanno prestato particolare attenzione agli elementi sonori del titolo e, soprattutto, alla componente del doppiaggio. Per mettere in scena
Helheim Hassle infatti sono stati utilizzati ben ventiquattro doppiatori,
un numero decisamente ragguardevole. Molto buona la colonna sonora, divertente e mai invasiva così come gli effetti sonori che riescono a disegnar ancora meglio l'inferno norreno che fa da sfondo a Helheim Hassle.