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Recensione Forspoken per PC

Scopriamo insieme l'opera prima di Luminous Productions nella nostra recensione di Forspoken per PC

Si alzi il sipario

Il titolo di cui parliamo oggi è uno dei titoli di punta di questo inizio 2023, dopo l'uscita di One Piece Odyssey (se volete saperne di più sul gioco di BANDAI Namco potete dare una letta alla nostra recensione), la produzione di SQUARE Enix targata Luminous Productions è infatti il titolo che attendevamo con più trepidazione. Stiamo parlando, chiaramente, di Forspoken. Fin dal suo annuncio infatti SQUARE Enix ha presentato il titolo come una sorta di spartiacque tra la passata generazione di console e il vero mondo next-gen; disponibile solo su Playstation 5 e PC il gioco è stato pensato con l'intento di sfruttare le potenzialità di PS5 e dei PC più potenti in circolazione. Abbiamo giocato a Forspoken su Steam Deck, quindi la prova che leggerete di seguito è basata sulla versione PC con un hardware che possiamo considerare di fascia media. Ad ogni modo, tecnicismi a parte, preparatevi ad affrontare con noi un viaggio che vi porterà da New York alla terra di Athia dove tutto cambierà ma ora basta con gli indugi e proseguiamo nella nostra recensione di Forspoken per PC (giocato su Steam Deck).
 

 

La trama di Forspoken

Cominciamo come al solito parlando della trama e sulla trama di Forspoken di cose da dire ce ne sono parecchie... Partiamo dalla penna (anzi, dalle penne) che hanno dato vita al mondo di Athia e a tutto il resto, la componente narrativa e di creazione dell'universo narrativo è stata affidata a due personaggi di rilievo e, più specificatamente, ad Amy Henning (a cui si devono i primi capitoli della serie di Uncharted) e a Gary Whitta conosciuto ai più per lo spin off Rogue One: A Star Warr Story. Insomma, due professionisti che hanno alle spalle titoli importanti e da cui è lecito aspettarsi molto, ecco possiamo dire che le aspettative non sono state completamente esaudite, ma andiamo con ordine. 
 
Forspoken è un action adventure che fa parte del genere degli isekai e cioè quel genere di racconti dove un essere umano comune (generalmente personaggi reietti della società e comunque non propriamente "arrivati") vengono scaraventati in un universo parallelo dai tratti fantasy in cui riescono a trovare un proprio riscatto. E Forspoken infatti mette in scena la storia di Frey Holland, una ragazza senza genitori cresciuta in una New York che non è propriamente gentile con gli ultimi della società. La vita della povera ragazza è infatti difficile, vive ai margini della società e ha spesso problemi con la giustizia, il "sogno americano" è la cosa più distante dalla sua realtà. Frey non riesce a vedere la luce alla fine del tunnel ed è proprio nel momento in cui decide di togliersi la vita che qualcosa irrompe, magicamente, nella sua esistenza. Mentre è in procinto di gettarsi nel vuoto una luce la guida in un seminterrato dove un bracciale magico la trasporta nel mondo di Athia. L'universo in cui, di punto in bianco, si ritrova non ha praticamente punti in comune con la società attuale se non il fatto che il posto non è ospitale come avrebbe sperato ma lei si trova li per un motivo specifico e deve ritrovare (combattendo come ha sempre fatto) la sua strada perchè questa volta in gioco non c'è solo la sua vita...
  
Non andremo oltre nel raccontarvi la storia che fa da sfondo a Forspoken perchè il titolo è in grado di offrire degli spunti interessanti e, pur non eccellendo in originalità, la trama si lascia ascoltare e risulta piacevole. Certo, dopo i maestosi annunci di SQUARE Enix c'era da aspettarsi qualcosa di più ma, in senso assoluto, non si può certo dire che il comparto narrativo di Forspoken sia pietoso, tutt'altro, solo che le nostre aspettative erano relativamente più alte in questo contesto. È un po' l'annoso problema dell'hype (che si riflette anche in altri elementi del gioco), Forspoken è stato "troppo spinto" e questo ha (inevitabilmente) alzato le attese. Abbiamo comunque molto apprezzato il mondo di gioco e alcuni (non tutti) dei personaggi presenti nel regno di Athia e abbiamo avuto un rapporto di odio/amore con Cuff (il bracciale parlante della protagonista) che ci è sembrato (spesso) un po' troppo sopra le righe. Buone notizie sul fronte localizzazione: Forspoken è localizzato in italiano nei sottotitoli e nei menu di gioco così come in tutti i contenuti, per il doppiaggio invece dovrete accontentarvi della lingua inglese.
 

 

Il gameplay di Forspoken

Ed eccoci arrivati all'elemento che abbiamo apprezzato di più di Forspoken ma che ci ha lasciato, al contempo, con un gusto agrodolce nel palato: il gameplay. Se dovessimo rispondere a domanda diretta: "Forspoken è divertente? È un titolo piacevole da giocare?" la risposta sarebbe senza mezzi termini: "Si, assolutamente!" e allora da dove viene l'"agrodolce" di poco sopra? Dal fatto che Forspoken sembra un titolo di dieci anni fa potenziato con i superpoteri forniti attualmente dalla tecnologia. Giocare a Forspoken mi ha ricordato la prima volta che giocai ad Assassin's Creed su XBOX 360 (se volete sapere invece come se la cava l'ultima incarnazione del brand di Ubisoft potete leggere la nostra recensione di Assassin's Creed Valhalla), comandare Altair era esaltante, potevi andare ovunque volevi nel mondo di gioco, la sensazione di libertà sembrava assoluta ma, a mente fredda, ti accorgevi di quanto quel mondo di gioco fosse "poco vivo", poco "denso". Pensate invece a Zelda: Breath of the Wild e al suo mondo che ti avvolge fin dai primi attimi di gioco, ecco Forspoken è più simile ad Assassin's Creed che a Zelda.
 

Forspoken è un titolo che sa divertire e che sa, pad alla mano, far sfogare il giocatore come i più classici titoli action 3D

 
Forspoken è un action 3D che mette il combattimento e l'evoluzione del personaggio sopra ad ogni cosa ma aggiungendo un fattore molto importante: la mobilità. Prendere il controllo di Frey è come impersonare Spiderman per le strade di New York: la nostra eroina si muove con agilità e tutto il sistema di movimento non fa rimpiangere l'assenza di mezzi di trasporto alternativi anzi, rende questo continuo parkour uno dei cardini del gameplay. Si, avete letto bene perchè il parkour e la mobilità di Frey non viene sfruttata solo per spostarsi da un punto A ad un punto B ma diventa anche la chiave di volta per avere la meglio nei combattimenti più agguerriti. Il mondo di Athia poi è pensato apposta per spronare il giocatore ad esplorare e a mettere alla prova le capacità atletiche (e magiche) della protagonista: non abbiate paura di cadere da altezze vertiginose, in Forspoken non esiste danno da caduta!
 
Ma parliamo del sistema di combattimento: action puro, da questo punto di vista Forspoken sembra sfruttare il sistema freeflow della serie Arkham ma sotto steroidi. Frey può infatti inanellare combo di attacchi ravvicinati con attacchi magici di diversa tipologia (solo nella seconda parte dell'avventura potrete però avere accesso a queste magie "avanzate"). Gli scontri in Forspoken diventano presto un tripudio di effetti speciali a schermo che uniscono attacchi basati sul fuoco con attacchi viola ecc ecc. Ogni tipo di magia ha poi un suo tempo di ricarica specifico quindi dovrete imparare in fretta ad attaccare, cercare i tempi morti, oppure cambiare tattica. In Forspoken potrete poi definire molto bene le abilità che decidete potenziare permettendovi così di creare una versione di Frey fatta a vostra immagine e somiglianza. 
 
Parlando di gameplay non possiamo poi non parlare della possibilità di selezionare (dinamicamente) il livello di difficoltà che permette a Forspoken di scalare la sua accessibilità su livelli di utenza diversi: da chi vuole semplicemente gustarsi la trama fino a chi cerca una sfida davvero tosta. Insomma, anche da questo punto di vista i ragazzi di Luminous Productions hanno messo decisamente impegno nel loro titolo. Preparatevi poi ad esplorare le lande di Athia in compagnia di Cuff alla ricerca di dungeon ricchi di mostri e tesori e possiamo dire che nelle circa venticinque ore che vi serviranno per arrivare ai titoli di coda (senza esplorare ogni minimo fazzoletto di terra) avrete un sacco di cose da fare e, difficilmente, vi annoierete.
 

 

L'arte e la tecnica di Forspoken

Ed eccoci arrivati alla parte più difficile da valutare di Forspoken: il suo comparto artistico e tecnico. Che alcune ambientazioni del titolo ci abbiamo tolto letteralmente il fiato è fuori discussione: nel nostro peregrinare per il mondo di Athia ci siamo imbattuti in ambienti e personaggi unici ma anche in situazioni che sapevano di già visto. Certo, i personaggi principali sono estremamente curati (sia sotto il profilo artistico che tecnico) ma i secondari risultano spesso molto stereotipati e un po' scialbi. In compenso il colpo d'occhio generale della produzione è eccellente e si vede che il titolo è stato pensato con un'ottica next-gen.
 
Anche parlare del profilo tecnico di Forspoken non è facile perchè, se è vero che su Steam Deck il titolo gira decentemente (non si va sopra i 30fps) scendendo a qualche compromesso (in buona sostanza giocando con i setting a medio), è altrettanto vero che i fasti promessi dal Lumimous Engine non si sono concretizzati. Gli sviluppatori hanno detto di essere al lavoro su una patch per correggere i problemi e i bug che un titolo di questa portata e complessità porta con se, ma è anche vero che il titolo è in sviluppo da molto tempo e un lavoro di rifinitura maggiore non avrebbe certo guastato. Quello che ci ha colpito maggiormente del motore di gioco è invece la gestione dei particellari: quando Frey da fondo alle sue arti magiche lo schermo diventa un vero e proprio tripudio di colori ed effetti speciali.
 
Nota di merito va invece al comparto sonoro che offre ai giocatori un accompagnamento musicale che ben si adatta a quello che succede sullo schermo con una colonna sonora dinamica e piacevole. Bene anche gli effetti sonori.
 

 

Forspoken

Il problema più grosso di Forspoken non è Forspoken, ma quello che è stato promesso. Il titolo di Luminous Productions e SQUARE Enix è divertente, stimolante e godibile, ricco di pregi e sicuramente con qualche difetto ma dopo tutto l'hype che è stato pompato tutti si aspettavano qualcosa di più e quel "qualcosa di più" non c'è stato. Ricordiamoci infine che è un titolo che viene venduto a 79.99 € su Steam (prezzo al momento del lancio e della stesura dell'articolo) e che, se da una parte vale il prezzo del biglietto, dall'altra è vero che difficilmente si porterà a casa il "game of the year". Riassumendo, Forspoken è un titolo interessante e divertente ma non la killer application di quest'anno che molti aspettavano, consigliato agli amanti degli action 3D (che troveranno pane per i loro denti) mentre, chi non stravede per il genere conviene che attenda un abbassamento di prezzo. 
Vi ricordiamo infine che potete sempre scaricare la demo su Steam e provarlo per avere un'idea più chiara di quello che il gioco ha da offrire.

8

Trama 7.50

Gameplay 9.00

Arte e tecnica 8.50

Pro:

combat system esaltante

ambientazioni suggestive

divertente e vario

Contro:

trama poco originale

tecnicamente altalenante

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