8.5

Recensione Dragon's Dogma: Dark Arisen - Il ritorno del drago

Dragon's Dogma: Dark Arisen torna in versione rimasterizzata per le console dell'attuale generazione, riuscira' ad ottenere un successo maggiore della precedente versione?

Cuore di Drago

Cinque anni fa Capcom presentava al mondo un RPG dal forte richiamo occidentale, la notizia scosse un po’ tutto il settore, un RPG, fatto da Capcom con meccaniche dichiaratamente occidentali era una notizia che colpiva forte. Il titolo che ne scaturì creo una bella divisione tra adoratori e detrattori ma Dragon’s Dogma (questo era il nome del gioco) era senza ombra di dubbio un titolo molto interessante. Per dare ulteriore peso e dimostrare quando credeva nel progetto Capcom produsse anche un’espansione denominata Dark Arisen, oggi a distanza di un lustro ripropone la versione rimasterizzata per XBOX One e Playstation 4, vediamo insieme com’è questa nuova versione nella nostra recensione.

Dragon's Dogma: Dark Arisen

La via del Drago

Facciamo subito una premessa, la narrativa non era il punto forte di Dragon’s Dogma, la storia in effetti è abbastanza blanda. In Dragon’s Dogma: Dark Arisen vestiamo i panni del prescelto di turno che deve eliminare un drago che sta seminando morte e distruzione nel regno. La nostra vita fu stravolta dall’apparizione di un drago che rase al suolo il villaggio dove vivevamo una vita tranquilla. Niente armi o guerre, il nostro lavoro era quello di semplice pescatore, tutto questo fino alla comparsa della malvagia creatura.

Il drago, dopo aver ucciso tutti gli abitanti del villaggio ci apre il petto e divora il nostro cuore, legando così il nostro destino al suo. E’ così che prendiamo armi e bagagli e ci mettiamo sulle tracce dell’alata creatura con l’intento di fargli la pelle e risolvere la questione una volta per tutte. Tutta la storia di Dragon’s Dogma fila liscia per tutta la durata dell’avventura con qualche colpo di scena ma sostanzialmente lineare.

Discorso diverso invece va fatto per l’espansione Dark Arisen che vede una narrativa più presente e una main quest che, seppur più breve, sa essere anche più profonda e coinvolgente, sintomo che Capcom ha appreso dai propri errori e si è rimessa sulla giusta via. Capcom ha preferito investire sulla loro del mondo di gioco, sulle ambientazioni e sui personaggi piuttosto che sulla storia in se e per certi versi è anche una scelta condivisibile visti i risultati ottenuti.
 
Dragon's Dogma: Dark Arisen

Tra eroi e pedine

La caratteristica unica che fece innamorare diverse schiere di fan a Dragon’s Dogma fu l’introduzione di un sistema di pedine. Cosa sono le pedine? Le pedine sono dei personaggi che il giocatore può evocare e far divenire membri del suo party creati però da altri giocatori. Praticamente il meccanismo è questo, il giocatore può evocare da portali interdimensionali degli aiuti, queste famose pedine sono proprio degli npc di altri giocatori che vivono nel nostro mondo di gioco ma che restano comunque indissolubilmente legate al suo proprietario. In questo modo Capcom ha creato una sorta di multiplayer asimmetrico dove i giocatori possono scambiarsi pedine, farle crescere di livello e sfruttare al massimo questo unico e particolare sistema di cooperazione.

Idea del tutto nuova nel panorama videoludico resta tutt’ora una caratteristica unica di Dragon’s Dogma. Il resto del gameplay del titolo è costellato di combattimenti con creature a volte enormi che ricordano vagamente gli scontri con le creature di Monster Hunter. Anche se la difficoltà del titolo non è terribile le prime ore di gioco risulteranno particolarmente ostiche perché il rischio di imbattersi in creature di livello più alto del nostro è decisamente concreto.

Dragon’s Dogma: Dark Arisen offre infatti un approccio realmente open-world al titolo e imbattersi in zone ricche di creature di livello più alto del nostro corrisponde ad una morte rapida e certa. L’introduzione del Neroabisso poi (aggiunto nell’espansione Dark Arisen) permette al giocatore di andare a cercarsi degli scontri davvero tosti e per questo è consigliato affrontare questi scontri quando il nostro eroe ha raggiunto almeno il cinquantesimo livello. Il combat system del titolo è molto action e fluido, gli scontri con i mostri e con le varie creature che incontreremo possono diventare molto rapidamente spettacolari anche grazie alla possibilità di salire sugli enormi avversari e combatterli aggrappati a loro. In questa edizione remaster la componente di gameplay è rimasta intatta rispetto al titolo originale e questo è un bene, chi non ha potuto provare Dragon’s Dogma: Dark Arisen con la precedente generazione di console può mettere le mani su un titolo dal gameplay unico e scevro dai problemi tecnici che affliggevano la precedente versione, uscita verso la fine del ciclo vitale di XBOX 360 e Playstation 3.
 
Dragon's Dogma: Dark Arisen

Un vero makeup!

Se gameplay e storia sono rimasti pressoché immutati è nel comparto tecnico che Dragon’s Dogma: Dark Arisen vede le modifiche più sostanziali. Il motore di gioco finalmente è in grado di far girare il tutto senza gli scatti e i rallentamenti che piagavano la versione per le precedenti console (sopratutto su Playstation 3) e riesce a mantenere i 30 fps costanti. Le texture hanno visto una notevole operazione di pulizia che le ha rese più “moderne”.

Anche se un portino a 60 fps avrebbe giovato molto al titolo Capcom anche riuscire a mantenere un frame rate costante è sicuramente un plus non da poco. Dal punto di vista artistico non è cambiato ovviamente nulla e Dragon’s Dogma: Dark Arisen mantiene il fascino che aveva e dimostra, ancora dopo anni, di avere un carisma tutto suo e un appeal non indifferente. Nota positiva anche per il comparto sonoro che non vede drastici cambiamenti ma che mantiene l’ottimo livello della precedente produzione.

Vi ricordiamo che Dragon’s Dogma: Dark Arisen ha i sottotitoli in italiano che vi permettono di seguire la storia senza grossi problemi, gli stessi sottotitoli riescono ad essere poco utili invece in combattimento dove, presi dalla battaglia, è sempre un po’ difficile seguire gli scambi di battute tra i personaggi.

Dragon's Dogma: Dark Arisen

Dragon's Dogma Dark Arisen

La versione rimasterizzata di Dragon’s Dogma: Dark Arisen per XBOX One e Playstation 4 è un ottima scusa per giocare (o rigiocare) un titolo passato forse troppo in sordina nella precedente generazione. Il titolo di Capcom dimostra infatti un gameplay solido e originale e delle meccaniche che riescono a distaccarlo dalla massa di cloni-rpg presente sul mercato. Se state cercando un gioco di ruolo action, carico di combattimenti esaltanti e epici siete nel posto giusto. E avete invece già giocato il titolo per XBOX 360 o Playstation 3 e l’avete già spolpato fino al midollo non troverete niente di nuovo in questa versione se non un comparto tecnico più stabile e una grafica migliorata.

8.5

Trama 8.00

Gameplay 8.00

Arte e tecnica 8.00

Pro:

profondo

un gdr completo

Contro:

nessuna novità rispetto alle precedenti versioni

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