9.5

Recensione Divinity: Original Sin 2 - Torna sua maestà l'RPG

La saga di Divinity: Original Sin torna con un seguito che segna il nuovo punto di riferimento per i C-RPG e lo fa con una violenza inaudita.

La fenice che risorge dalle sue ceneri

Larian Studios è stato il classico esempio di fenice che risorge dalle proprie ceneri: quando il futuro della compagnia sembrava ormai segnato il gruppo di sviluppatori belgi tentò l'ultima cara disponibile per salvarsi: Kickstarter con Divinity: Original Sin. Il loro progetto fu talmente apprezzato che raggiunse brevemente l'obiettivo e così ne uscì quel capolavoro che è Divinity: Original Sin. Oggi siamo qui per parlarvi del suo seguito perchè, tenetevi forte, i ragazzi di Larian Studios hanno sfornato quello che è il nuovo punto di riferimento per gli RPG classici: Divinity: Original Sin 2.

Divinity: Original Sin 2

La trama di Divinity: Original Sin 2

Parlare della trama di Divinity: Original Sin 2 non è solo complesso è forse anche poco utile, o meglio, riduttivo. Quello che i ragazzi di Larian Studios hanno fatto con Divinity: Original Sin 2 è qualcosa di più che creare una storia e farla giocare, hanno creato un mondo vivo, con trame e sottotrame al suo interno e con innumerevoli sfaccettature. All'inizio dell'avventura ci troviamo davanti subito due possibilità: scegliere un personaggio creato dagli sviluppatori, con il suo background, con la sua trama e le sue caratteristiche oppure crearne uno noi da zero.

Beh non prendete per nulla sotto gamba questa scelta perchè cambia radicalmente il mondo in cui affronterete Divinity: Original Sin 2. Si, una scelta che in molti altri RPG è, di fatto, quasi solo estetica qui condizionerà ogni singolo minuto che passerete nella terra di Rivellon. Ognuno dei sei personaggi che possiamo scegliere all'inizio ha i suoi pregi e i suoi difetti, un suo carattere e scatenerà delle reazioni nelle persone, reazioni diverse a seconda della sua razza, del suo aspetto o del suo approccio. Se selezionate uno dei personaggi pre-confezionati poi avrete la possibilità di avere delle "origini" che influenzeranno ulteriormente il mondo di gioco.

Per i più curiosi che vogliono almeno conoscere le basi della narrazione di Divinity: Original Sin 2 possiamo dirvi senza spoilerare troppo che il regno di Rivellion vive un periodo denso di forti problematiche, le divinità sono stanche, fiacche, la magia (che qui prende il nome di Source) è stata bandita e il Vuoto si fa ogni giorno più concreto. Un ultimo appunto riguardo la scelta del personaggio iniziale: se avete paura di "perdervi qualcosa" selezionando un personaggio piuttosto che l'altro non dovete porvi questo dilemma (almeno in parte) poichè potrete reincontrare gli altri durante il corso della vostra avventura. 

Divinity: Original Sin 2

Il gameplay di Divinity: Original Sin 2

Iniziamo a parlare del gameplay di Divinity: Original Sin 2 e qui, cari lettori, potremo parlare per ore perchè, riassumendo, in Divinity: Original Sin 2 potrete fare più o meno qualsiasi cosa vi passi per la testa, si avete letto bene, praticamente tutto. Tutto nel titolo gira intorno alla libertà d'azione concessa al giocatore (o ai giocatori se lo giocherete in cooperativa): praticamente illimitata. Scordatevi di dover mettere per forza mano alla spada, a parte rarissime occasioni infatti, potrete affrontare tutto il gioco utilizzando le vostre abilità legate alla furtività, oppure alla vostra dialettica o ancora al carisma. Potete interpretare un mago che prende possesso degli avversari per usarli come sue marionette. Questo è molto altro è quello che il titolo di Larian Studios vi mette a disposizione.

Possiamo saggiare la voglia di libertà e di "giocare di ruolo" che il titolo trasuda da ogni poro anche guardando semplicemente il nostro elenco missioni: non avremo indicatori a schermo che indicano l'hot point della missione, non avremo un bel bollino giallo sulla mappa che ti indica "hey ciccio, è qui il dove devi andare"; no in Divinity: Original Sin 2 dobbiamo parlare con gli NPC, interpretare la mappa e i segni che troviamo e trovare da noi il punto di arrivo della missione. Dalla mappa alle missioni passiamo poi ai dialoghi con i vari personaggi (o animali, a Rivellon anche loro parlano), complessi, strutturati e mai banali. Grazie alle nostre caratteristiche abbiamo modo di influenzare o meno il nostro interlocutore, indurlo a dirci cose che forse non avrebbe mai voluto dire o intimidirlo per ottenere le risposte che cerchiamo.

Ovviamente ognuna delle nostre azioni influenzerà la reputazione che i nostri compagni di viaggio hanno verso di noi così come cambierà il modo di vederci degli NPC. Gli abitanti del mondo di Rivellon hanno la memoria lunga e non saranno sempre disposti a dimenticare le nostre azioni (anche se forse, con del denaro, le cose potrebbero cambiare...). Vogliamo spendere due parole anche sul sistema di combattimento perchè è presente ed è profondo e dettagliato come tutte le altre componenti del titolo. Durante gli scontri comandiamo i nostri personaggi del party e avremo a disposizione una serie di punti azione. Abbiamo la possibilità di eseguire azioni solo durante il nostro turno di gioco e fin qui la struttura del combat system sembra abbastanza classica, ma ecco che, anche in questo frangente, Divinity: Original Sin 2 riesce a dare quel colpo di reni che lo fa elevare sopra la massa delle altre produzioni: l'interattività con l'ambiente e con la chimica/fisica. Si è iniziato a parlare (in modo massiccio) di chimica nei videogiochi con l'arrivo di The Legend Of Zelda: Breath of the Wild perchè Nintendo è stata in grado di fonderlo nel DNA del titolo ma anche nella produzione di Larian Studios troviamo qualcosa di simile (almeno durante i combattimenti).

Durante gli scontri possiamo infatti interagire con l'ambiente e sfruttare eventi e oggetti a nostro vantaggio; possiamo ad esempio sparare ad un barile facendolo esplodere e creando una pozza d'acqua sotto i piedi del nostro avversario pronti a scagliargli il turno successivo un fulmine e vedere il danno aumentato esponenzialmente e via di questo passo. Il campo di battaglia muta costantemente e spesso sarete in grado di volgere a vostro favore momenti davvero drammatici usando più la testa che la spada. Non fatevi però spaventare da tutte queste meccaniche perchè, anche se è vero che sono tantissime e alcune non immediate, il titolo vi aiuterà a conoscerle al meglio e a sfruttarle a vostro vantaggio in modo graduale e guidato. Dopo tutta questa enormità di punti positivi dobbiamo però darvi anche una brutta notizia: Divinity: Original Sin 2 non è tradotto in italiano, anche se la scrittura dei ragazzi di Larian Studios è fresca e semplice per chi non conosce la lingua d'Albione non sarà facile seguire le vicende e, sopratutto, sfruttare degnamente il sistema di dialoghi messo a punto dagli sviluppatori.

Un progetto amatoriale sta cercando di tradurre il tutto (e mentre scriviamo queste righe siamo oltre il 50% della traduzione) ma il materiale che gli sviluppatori belgi hanno riversato nel loro titolo è davvero immenso, dai dialoghi, ai libri, ai racconti fino alle descrizioni dei luoghi e degli oggetti, davvero impressionante. 

Divinity: Original Sin 2

L'arte e la tecnica di Divinity: Original Sin 2

Se pensavate che, dopo tutte le buone notizie ricevute fino ad ora, Divinity: Original Sin 2 si schiantasse al suolo proprio sul comparto artistico e tecnico vi sbagliavate di grosso: anche qui gli sviluppatori hanno puntato all'eccellenza e il lavoro svolto è encomiabile. Partiamo dalla direzione artistica e dall'originalità che il titolo si porta dietro: Divinity: Original Sin 2 non rappresenta il classico mondo medievale/fantasy a cui siamo abituati. I designer si sono divertiti a mettere piccoli dettagli e piccole chicche che, molto spesso, ribaltano completamente i paradigmi più radicati del fantasy: troviamo ad esempio gli elfi cannibali, animali che parlano e divinità che di divino hanno davvero ben poco.

Anche la creazione degli ambienti, siano esse popolose città o sperduti passi di montagna riescono a regalare al giocatore più di un'esclamazione di stupore. Per certi versi Divinity: Original Sin 2 si è presentato sul mercato con la stessa violenza con cui Baldur's Gate stravolse il mondo dei giochi di ruolo, ormai vent'anni fa. Una nota di merito va poi ai sei personaggi pre-impostati che possiamo scegliere, tutti carismatici e ricchi di dettagli oltre che tratteggiati e rifiniti divinamente.

Tecnicamente non abbiamo niente da dire, il motore di gioco è scalabile e gira bene anche su sistemi non all'avanguardia ma da il meglio di se (con effetti di luce e ombre davvero ben realizzati) sui PC più recenti. Chiude degnamente questo paragrafo la colonna sonora, mastodontica ed evocativa: estremamente adatta ad ogni situazione che troveremo sullo schermo.

Divinity: Original Sin 2

Divinity: Original Sin 2 - Definite Edition

Divinity: Original Sin 2 è un pugno allo stomaco per ogni amante degli RPG, quelli veri. Chi è cresciuto a pane e Baldur's Gate era anni che attendeva un titolo così ed ora è qui. La produzione di Larian Studios è magnifica, imponente e sterminata, a chi si domandasse "ma quanto dura Divinity: Original Sin 2?" è quasi impossibile dare una risposta corretta, dipende, da come lo vivi Divinity: Original Sin 2, da come lo affronti, da come lo interpreti. Divintiy: Original Sin 2 è una perla che qualunque amante dei giochi di ruolo deve giocare. L'unico di neo di questo capolavoro è l'assenza della lingua italiana che allontanerà sicuramente dal titolo qualche giocatore italiano.

9.5

Trama 10.00

Gameplay 9.00

Arte e tecnica 9.00

Pro:

immenso

graficamente curato

il nuovo punto di riferimento per gli rpg

Contro:

tutto in inglese

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