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Recensione Crysis Remastered Trilogy per Nintendo Switch - Tutto Crysis sempre con te

È arrivato il momento di parlarvi del ritorno di Crysys: ecco la nostra recensione di Crysis Remastered Trilogy per Nintendo Switch

C'era una volta, tanto tempo fa...

È con estremo piacere che oggi parliamo di un'edizione rimasterizzata di una serie che ha lasciato il segno in molti giocatori: Crysis. Non possiamo però parlare di Crysis senza fare accenno agli sviluppatori che stanno dietro a questa serie di FPS: Crytek. Il team di sviluppatori tedesco esordì nel lontano 2004 con Far Cry (se volete saperne di più sull'ultimo titolo leggetevi la nostra recensione di Far Cry 6) e lasciò tutti con la bocca aperta perchè il titolo di questi sconosciuti sviluppatori tedeschi riusciva a rivaleggiare con i più blasonati sparatutto del momento e, per giunta, con un motore proprietario. Di acqua ne è passata sotto i ponti e, tra alti e bassi, la software house è sempre riuscita a presentare prodotti molto interessanti sul mercato e la serie di Crysis fu uno di quelli. Oggi siamo qui per parlarvi della versione rimasterizzata dell'intera trilogia: la Crysis Remastered Trilogy, seguiteci quindi nella nostra recensione di Crysis Rematered Trilogy per Nintendo Switch. A differenza delle solite recensioni dove dividiamo i paragrafi in trama, gameplay e tecnica questa recensione tratterà un titolo per ogni paragrafo. 
 

 

Crysis Remastered

Iniziamo subito a parlare del primo capitolo della serie: Crysis Remastered. Il titolo ha ereditato molto dal suo progenitore, quel Far Cry che, tra vegetazione lussureggiante e libertà di movimento aveva incantato milioni di videogiocatori. La cosa ci era piaciuta meno, almeno personalmente, di Far Cry era l'introduzione della componente meno realistica dove mostri obbrobriosi rovinavano l'atmosfera generale, ecco Crytek ha deciso di presentare la minaccia aliena praticamente da subito nel titolo. In Crysis infatti impersoniamo Jake Dunn, un soldato speciale chiamato a verificare gli strani avvenimenti accaduti sull'isola di Lingshan vicino alle Filippine. Arrivata sul posto, la squadra Raptor capisce molto bene (e molto in fretta) il messaggio inviato dal Dott. Rosenthal e da li ha inizio la nostra storia. La trama di Crysis è carica di cliché ed è anche difficile definirla originale ma ben si sposa con il clamore caciarone che permea tutta la serie. 
 
Se infatti la trama è più che altro un pretesto per metterci al comando di Jake, la componente di gameplay risulta invece parte integrante dell'esperienza di gioco. La nanotuta in nostro possesso ci rende infatti delle sorte di "super-uomini" e permette cose che per i comuni essere umani sono impossibili. Grazie alla nanotuta gli sviluppatori hanno dato ai giocatori la possibilità di compiere una serie di azioni che, unite alla struttura simil open world del titolo, potano all'ennesima potenza la propria libertà espressiva. Quando parliamo di "libertà espressiva" intendiamo dire che potete fare praticamente qualsiasi cosa: considerate che potete correre ad una velocità incredibile, avete la possibilità di rendervi invisibili, siete dotati di una forza sovrumana e via di questo passo. Il gameplay risulta vario e dinamico e missione dopo missione vi renderete conto di come le possibilità che vi si parino davanti sono sempre molteplici. Inutile dire che il gunplay è rimasto ottimo e che il numero di armi e di situazioni farà felice anche il più ostico fan degli FPD tra voi. 
 
Dal punto di vista tecnico va invece fatta una grande premessa: abbiamo provato il titolo su Nintendo Switch e Crysis Remastered Trilogy non gira in cloud (come The Forgotten City che abbiamo appena recensito) e che, rispetto alle controparti per XBOX e Playstation ovviamente questa versione è dovuta scendere a grossi compromessi. Abbiamo giocato il titolo in modalità portatile e il piccolo schermo di Nintendo Switch ce l'ha messa davvero tutta per mascherare i dettagli non sempre ottimo e la qualità delle texture non all'altezza delle moderne produzioni ma la resa visiva generale è comunque accettabile. Anche la fluidità generale ha reso l'esperienza godibile senza rallentamenti o blocchi di sorta. 
 

 

Crysys 2 Remastered

Cambio di capitolo e cambio di protagonista, Crysys 2 ci vede infatti abbandonare le vesti di Jake per prendere quelle di Alcatraz, un marine che non fa parte della squadra Raptor. Non passa però molto tempo prima che quest'ultimo si trovi a contatto proprio di un membro di questa squadra: Prophet. Prophet non è solo un membro della squadra ma è il capo della stessa e offre ad Alcatraz (che viene trovato in fin di vita proprio da quest'ultimo dopo che il suo sottomarino è stato abbattuto) la sua nanotuta. Il compito di portare a termine la missione della squadra Raptor è ora nelle mani di Alcatraz anche perchè Prophet si toglie la vita poco dopo aver incontrato il nostro protagonista essendo affetto da un virus alieno e vuole evitare che questi si diffonda ulteriormente. È così che inizia la missione di Alcatraz che si trova accerchiato tra i C.E.L.L. e gli alieni che vogliono (entrambi) vederlo morto. 
 
Se il gameplay di Crysis riprendeva, almeno parzialmente, quanto già visto in Far Cry, Crysis 2 scegli una strada completamente diversa abbandonando il semi-open world del primo capitolo e riportando il level design in ambienti più chiusi e ristretti. Quando parliamo di "ambienti chiusi" parliamo di veri e propri livelli che hanno un inizio e una fine e che devono essere percorsi, idealmente, in un determinato modo: insomma Crysis 2 è molto più guidato nel gameplay rispetto al primo capitolo. Da questo punto di vista il titolo è il titolo della saga che ci ha meno colpiti. Il gameplay subisce quindi un duro colpo e, pur mantenendo i super poter e il grosso arsenale a disposizione, la sensazione è quella di sentirsi meno liberi rispetto al primo capitolo. 
 
Per la parte tecnica vale lo stesso discorso già visto per Crysis Remastered su Nintendo Switch: anche in questo caso il titolo scende ad evidenti compromessi ma il fatto di avere a che fare con un ambiente molto più chiuso rende il tutto ancora più problematico. In Crysis 2 si sono persi anche molti degli scorci mozzafiato che erano più comuni in Crysis anche se alcuni tratti della New York devastata del titolo ci hanno lasciato a bocca aperta. 
 

 

Crysis 3 Remastered

Ed eccoci arrivati al terzo (e ultimo) capitolo: Crysis 3. È il 2047, sono passati oltre vent'anni dai fatti narrati in Crysis 2 e l'organizzazione privata militare C.E.L.L. ha preso ormai il completo di New York. Per contenere gli alieni sopravvissuti il gruppo militare ha costruito una gigantesca cupola intorno alla città: la Liberty Dome. Contestualmente, la malvagia mega-corporazione, ha trovato un modo per creare energia dalla tecnologia extra terrestre e ha sfruttato questa risorsa per mettere in ginocchio l'intero pianeta. E potevamo noi esimerci dal cercare di mettere i bastoni tra le ruote al cattivo di turno? Certo che no e infatti, nei panni questa volta di Prophet (si, era morto, l'avete letto poco sopra, ma se finirete Crysis 2 saprete anche come fa ad essere ancora qui) ci troveremo a combattere la C.E.L.L. per cercare di rimettere a posto le cose. 
 
Sotto il profilo di gameplay Crysis 3 cerca di rimettere le cose a posto (dopo lo scivolone di Crysis 2), i ragazzi di Crytek hanno aumentato le dimensioni dei livelli visti nel secondo capitolo ma non li hanno resi così imponenti come nel primo e questo rende possibile al giocatore eseguire azioni più elaborate pur non avendo un semi open world a disposizione. Ovviamente questa soluzione vi offre nuovamente la possibilità di utilizzare al meglio i poter offerti dalla nanotuta anche se, la vera arma protagonista di questo terzo episodio, è l'arco. L'arco infatti non intacca la "carica" della vostra nanotuta e apre il gameplay ad una componente stealth che trova nuova linfa grazie all'introduzione di quest'arma. 
 
Anche qui vale lo stesso discorso già fatto in precedenza per la componente tecnica: se lo giocate su Switch dovete necessariamente scendere a qualche compromesso rispetto alle versioni PC, XBOX e Playstation. Abbiamo comunque molto apprezzato la componente artistica del titolo e il design di ambientazioni e personaggi, così come abbiamo apprezzato il fatto che la Crysis Trilogy Remastered è localizzata in italiano.
 

 

Crysis Remastered Trilogy

Crysis Trilogy Remastered è la collezione definitiva per tutti gli amanti della saga di Crytek e non solo. Se siete appassionati di FPS e non avete ancora giocato questa trilogia questo potrebbe essere il momento giusto per colmare questa lacuna. Per godervelo al massimo il nostro consiglio è quello di giocarlo su PC, XBOX o Playstation dove potete anche godere di un impatto grafico notevole. Se invece volete giocarlo su Nintendo Switch perchè avete solo questa console sappiate che dovrete scendere a qualche compromesso sul piano tecnico e grafico ma potrete ugualmente gustarvi il gameplay del titolo. 

8

Trama 7.00

Gameplay 8.50

Arte e tecnica 7.50

Pro:

tutto crysis sempre con te

divertente come sempre

Contro:

la grafica su switch non rende giustizia al titolo

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