Cosa c'è dietro di te! Un flipper a tre teste!
Di titoli folli, eccentrici e particolari ne abbiamo recensiti davvero parecchi su queste pagine virtuali e il titolo di cui andiamo a parlare oggi rientra senza dubbio in una di queste categorie: stiamo parlando di
Creature in the Well, ultima fatica dei ragazzi di
Flight School Studio. Se siete pronti a scendere nel pozzo e a cambiare il vostro punto di vista sugli hack 'n slash allora seguiteci nella nostra
recensione di Creature in the Well.
La trama di Creature in the Well
Il deserto, ettari ed ettari di sabbia fine, di quella che si incastra nelle giunture, che fa scricchiolare ogni singolo ingranaggio. Il deserto, una luce abbagliante evidenzia ogni singolo elemento presente sulle dune di sabbia. Una tempesta di sabbia avvolge la montagna, al suo interno un tempo le cose erano decisamente diverse.
Si le cose andavano decisamente in modo diverso prima della comparsa della
Creatura, un essere che ha preso il controllo della base, e da quel giorno tutto è cambiato. Gli Ingegneri, un gruppo di automi completamente dedicati al mantenimento della base, fu completamente spazzato via e il villaggio fu intrappolato nottetempo in una tempesta di sabbia che ne impediva ogni contatto con l'esterno. Tutto questo fino ad oggi, fino al nostro risveglio. Nei panni dell'ultimo degli Ingegneri ci incamminiamo verso la montagna con l'unico obiettivo di scendere piano dopo piano fino ad incontrare la malvagia Creatura e porre fine alla sua esistenza per ripristinare la normalità.
E' questo l'incipit di
Creature in the Well, il titolo in effetti dice già molto di cosa ci sarà ad aspettarci nelle profondità della montagna ma non crediate che i ragazzi di
Flight School Studio abbiano lasciato al caso la narrazione e la trama del loro piccolo gioiello:
Creature in the Well saprà stupirvi con qualche colpo di scena durante tutta l'avventura.
Il gameplay di Creature in the Well
Quale è stato l'elemento che però ci ha colpito più di ogni altro fin dal primo video che abbiamo visto di
Creature in the Well? Beh la risposta è tanto semplice quanto complessa: il suo
gameplay. La prima cartella stampa che è arrivata nella nostra casella email parlava di un mix tra le meccaniche del
pinball e un
hack 'n slash: insomma inutile dire che con una premessa del genere l'interesse si fa subito più intenso. Abbiamo già visto un titolo che ha saputo (magistralmente) unire le meccaniche tipiche dei flipper a quelle dei platform, stiamo parlando ovviamente di
Yoku's Island Express, il titolo pubblicato da
Team17 ci aveva talmente colpito che appena abbiamo riletto di un mix che vedeva tra i suoi ingredienti proprio i flipper non stavamo più nella pelle.
Ora a distanza di mesi il gioco è passato nelle nostre mani e dobbiamo dire che il risultato è decisamente eccellente. Effettivamente il titolo di
Flight School Studio si è dimostrato un titolo interessante e profondo pur mostrando una meccanica di base decisamente semplice. Andiamo con ordine:
Creature in the Well propone al giocatore la classica "visuale alla Diablo", il giocatore è chiamato ad esplorare diverse aree suddivise a loro volta in svariate stanze. Per accedere alla stanza successiva dovremo (oltre che restare in vita), aprire la porta che chiude la stanza e passare così a quella successiva.
Per attivare i vari meccanismi (sopiti dal tempo) il nostro protagonista ha a disposizione la sua arma (ne troverete diverse durante il corso dell'avventura) e la sua astuzia. La meccanica principe di
Creature in the Well si basa sul far caricare dei generatori di energia per permettere l'apertura della porta della stanza; questi generatori si caricano grazie all'energia prodotta da "palline" che gli scaglieremo contro: più potente sarà il colpo maggiore sarà l'energia incanalata. Inutile dire che il titolo propone una serie di puzzle che crescono di livello stanza dopo stanza, con generatori che si attivano a tempo, altri che risultano raggiungibili solo da colpi di sponda, altri che attivano avversari e chi più ne ha più ne metta.
Pad alla mano
Creature in the Well risulta un titolo godibilissimo e durante la nostra prova su
Nintendo Switch non abbiamo mai avuto problemi con i controlli o con la struttura dei comandi anzi, il titolo ha sempre risposto molto bene ad ogni nostro input. Anche la parte esplorativa del titolo è stata ben studiata dal team di sviluppo visto che spetterà solo al giocatore se scegliere un approccio più diretto volto ad arrivare quanto prima al boss di turno piuttosto che esplorare l'area a fondo trovando stanze segrete con ammenicoli di ogni sorta. Insomma a conti fatti possiamo dire che il gameplay di
Creature in the Well risulta estremamente fresco e originale. Purtroppo dobbiamo però segnalare la totale assenza della lingua italiana: per comprendere a fondo ogni sfumatura dell'avventura del nostro ultimo automa dovrete avere una conoscenza, anche basilare, dell'inglese.
L'arte e la tecnica di Creature in the Well
Anche dal punto di vista artistico il titolo di
Flight School Studio non ha affatto deluso le nostre aspettative.
Creature in the Well offre un comparto artistico decisamente ispirato ed originale, un'ambientazione interessante e poco sfruttata: un sapiente mix di sci-fi utopistico con dei richiami decisamente dark.
La direzione artistica di
Creature in the Well passa anche dalla scelta di identificare ogni singola area con una palette cromatica differente rendendo il mondo di gioco vario e trasmettendo al giocatore diverse sensazioni man a mano che avanza attraverso i livelli. Come non citare poi il tratto che contraddistingue i personaggi e gli avversari che popolano il mondo di gioco: un esempio di stile e originalità.
Non possiamo lamentarci nemmeno del comparto tecnico, durante le nostre partite su
Nintendo Switch (partite giocate rigorosamente in modalità handled) non abbiamo mai riscontrato problemi o rallentamenti. Peccato per l'assenza della lingua italiana che avrebbe giovato parecchio alla fruizione del titolo anche da chi non vuole avere niente a che fare con l'inglese.