Quello dei souls like è uno dei generi più inflazionati degli ultimi anni. FROM Software ha fatto letteralmente scuola e, dopo aver praticamente inventato un nuovo genere videoludico, ha sdoganato il concetto di videogioco difficile. Ovviamente, come era lecito aspettarsi, in molti hanno cercato di emulare o copiare i titoli dello sviluppatore giapponese ma i risultati non sono sempre stati esaltanti. Oggi parliamo di un titolo uscito molto in sordina sviluppato da un team di sole due persone: stiamo parlando di The Moon Hell. Ve lo diciamo subito: non aspettatevi un nuovo ELDEN RING (nemmeno avrebbe senso pensarlo) ma il titolo di A.M. Team ha sicuramente qualche freccia interessante al proprio arco, scopriamole insieme nella nostra recensione di The Moon Hell.
La trama di The Moon Hell
Iniziamo parlando della trama, o meglio, accennandola visto che The Moon Hell ricalca fedelmente la filosofia di FROM Software anche dal punto di vista del racconto e della lore. Una breve introduzione (in inglese, purtroppo The Moon Hell non è localizzato in italiano) introduce il giocatore a quello che è il mondo di gioco, un mondo dark dove non c'è posto per i deboli. Vi accenniamo brevemente alla trama giusto per darvi il contesto in cui il vostro personaggio si muoverà: il Re è morto e, al contempo, un rinnegato ha rubato il libro della Luna. I due eventi hanno messo a soqquadro il regno e il priore del santuario del Sole (dove il libro della Luna era custodito) ci ha inviato in missione per ritrovare e riportare al tempo il libro rubato.
L'inizio è abbastanza criptico ma disegna, abbastanza chiaramente, un mondo dove di certo non si vive allegri e felici. Diciamo che gli sviluppatori di A.M. Team hanno strutturato una lore interessante (anche se non propriamente originale in ogni sua parte).
Il gameplay di The Moon Hell
The Moon Hell è un souls like duro e puro, il titolo non è pensato per un essere giocato da chiunque e da tutti: è pensato per un pubblico di hardcore gamer, un pubblico di giocatori che sa che dovrà metterci tanta, tanta pazienza e buona volontà per arrivare ai titoli di coda. The Moon Hell non fa assolutamente nulla per cercare di "facilitare" la vita al giocatore, anzi: una scelta che salta subito all'occhio è la totale assenza della barra della salute e della mappa di gioco: in The Moon Hell dovrete cavarvela senza questi indicatori.
The Moon Hell è un gioco che sa dare grandi soddisfazioni ma non è assolutamente adatto a tutti
Pad alla mano The Moon Hell ricorda molto Dark Souls (proprio il primo Dark Souls) con i movimenti quasi legnosi e un moveset che varia a seconda dell'arma che il nostro eroe impugna. Anche in questo titolo avrete a che fare con dei checkpoint dove risorgerete dopo la prematura scomparsa. Una volta presa confidenza con il sistema di controllo il titolo sa regalare soddisfazioni e sa essere molto violento ma, al contempo, estremamente corretto col giocatore: in The Moon Hell se morirete, morirete perchè avete sbagliato voi, non perchè il sistema "bara".
L'arte e la tecnica di The Moon Hell
Siamo rimasti piacevolmente colpiti anche dalla direzione artistica del titolo: The Moon Hell offre una lore e una serie di ambientazioni dark ben strutturate. Abbiamo apprezzato anche il design dei vari avversari che abbiamo incontrato (anche se non ci sono sembrati particolarmente originali). Abbastanza bene anche il comparto tecnico: abbiamo giocato il titolo su Steam Deck (provandolo sia con i tasti rimappati per mouse e tastiera, sia collegando mouse e tastiera) e la resa estetica è buona anche se siamo dovuti scendere a compromessi dal punto di vista grafico.
Bene anche il comparto audio che non fa gridare al miracolo ma che svolge egregiamente il suo compito. Va fatto poi un plauso al team di sviluppo per il supporto che sta dando al gioco con gli update continui che vengono pubblicati.
The Moon Hell si prende un bel otto di incoraggiamento. Il voto dovrebbe essere, più ragionevolmente, un sette e mezzo ma vogliamo premiare gli sforzi che gli sviluppatori stanno facendo per supportare e implementare nuove caratteristiche nel prodotto. Peccato per la mancanza del supporto del gamepad (che speriamo arrivi presto) perchè potrebbe essere un vero game changer. Consigliato a chi sta cercando un titolo difficile e sfidante ed ha già giocato ai vari Dark Souls, Sekiro ed ELDEN RING.