Di frusta e di tempi passati
Preparatevi a fare un tuffo indietro di parecchi anni perchè oggi parliamo di un titolo (o meglio, di una raccolta di titoli) che ha scritto pagine importanti della storia dei videogiochi. Parliamo infatti della
Castlevania Advance Collection, ultima raccolta in termini temporali, di alcuni titoli decisamente importanti per la saga e da poco pubblicata da
KONAMI grazie (all'ottimo) lavoro svolto dal
team M2. Seguiteci quindi nella nostra recensione (che vedrà l'articolo diviso in varie parti dedicate ognuno ad un capitolo della collection), di
Castlevania Advance Collection per XBOX One.
Castlevania: Circle of the Moon
Iniziamo col primo titolo facente parte della
Castlevania Advance Collection e cioè
Castlevania: Circle of the Moon. Il titolo usci praticamente in contemporanea con il
Game Boy Advance di Nintendo, fu infatti uno dei titoli di lancio della portatile della casa di Kyoto. Il titolo aveva, per l'epoca, una grafica decisamente interessante (soprattutto se si pensa che girava su una console portatile) e dai toni più cupi delle precedenti produzioni. Castlevania:
Circle of the Moon introduceva nella produzione un nuovo sistema di carte, alcuni nemici uccisi lasciavano sul campo delle carte da gioco che permettevano al giocatore di potenziare il protagonista e di renderlo via via più potente. Questo sistema creava anche una sorta "frenesia da raccolta" che portava molti giocatori a cercare in ogni meandro tutti i nemici possibili e immaginabili per completare la raccolta. La resa grafica sulle console di nuova generazione rende ancora meglio i toni cupi del titolo originale e, dobbiamo ammetterlo, fa ancora la sua bella figura visto anche su schermi decisamente più ingombranti del GBA.
Castlevania: Harmony of Dissonance
Castlevania: Harmony of Dissonance è considerato da molti come il vero seguito di
Castlevania Symphony of the Night (se non altro in ottica
GBA). Il titolo riprendeva infatti i canoni della serie e risultava più classico rispetto a
Castlevania: Circle of the Moon. A differenza di Circle of the Moon qui i colori tornano più chiari e le atmosfere meno cupe con la struttura da action RPG più solida rispetto al precedente capitolo. Possiamo dire che
Castlevania: Harmony of Dissonance è un titolo apprezzato più dai puristi di Castlevania rispetto a quelli che preferivano un titolo più moderno e innovativo. Anche su questo titolo è stato fatto un magistrale lavoro da parte del team M2 che è riuscito a dargli nuova vita ad oltre vent'anni di distanza.
Castlevania: Aria of Sorrow
Castlevania: Aria of Sorrow è un titolo che cerca quasi di prendere le distanze dai titoli precedenti, il gioco è infatti ambientato in un arco temporale differente (nel futuro) e il protagonista
Soma Cruz si differenza di parecchio dai suoi predecessori. Di contro, dal punto di vista tecnico, è il titolo che meglio è riuscito a sfruttare l'hardware del
Game Boy Advance (e questo anche perchè è uscito parecchio tempo dopo gli altri titoli).
Castlevania: Aria of Sorrow riprende l'idea di Circle of the Moon cambiando la raccolta delle carte con la raccolta di anime rendendo la crescita del protagonista un altro tassello interessante della produzione.
Castlevania Advance Collection ha un'altra carta alla sua mano e cioè un capitolo extra:
Castlevania: Vampire's Kiss. Il titolo è quello che più si distingue tra i quattro perchè cerca di riportare Castlevania alle sue radici con un gameplay più action e più votato all'azione. Anche in questo caso la realizzazione tecnica è di tutto rispetto e offre ai giocatori un altro sguardo alla direzione artistica (in continua mutazione) della serie.