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Recensione Slots & Daggers per PC

Alla ricerca di un indie originale e divertente? Seguiteci nella recensione di Slots & Daggers per PC

Tra slot machine e coltelli!

Slots & Daggers si piazza nel panorama videoludico come una delle produzioni indie più curiose e sperimentali di questo 2025, capace di suscitare un’immediata sensazione di déjà-vu a chiunque abbia provato titoli come Luck be a Landlord o il recente Clover Pit. Parliamo di un roguelike dal carattere tanto retrò quanto innovativo che rimescola in modo sorprendente slot machine e combattimenti fantasy, una scelta particolarmente audace e in linea con le nuove frontiere del game design indipendente. Il desiderio di esplorare meccaniche dove la casualità si sposa con la strategia pura è palpabile e dona all’opera uno spirito imprevedibile, irresistibilmente coinvolgente dopo poche partite. Quante volte ci siamo trovati a dire “ancora una run e poi smetto”, solo per essere catturati dall’ennesima combinazione fortunata, o da quella sconfitta rocambolesca che ci fa gridare vendetta? Slots & Daggers si posiziona esattamente in questa zona liminale fra gioco d’azzardo e avventura ruolistica, e il risultato... beh, lo scopriremo insieme nei prossimi paragrafi . Se anche voi volete scoprire se la fortuna vi assiste e se la nuova creatura di Friedemann (che ringraziamo per il codice fornitoci per testare il gioco ndr.) merita la vostra attenzione, seguiteci nella nostra recensione di Slots & Dagger per PC (giocato su Steam Deck).
 

 

La trama di Slots & Daggers

Venendo al lato narrativo, Slots & Daggers ci trasporta in un universo fantasy popolato da personaggi bizzarri e nemici degni delle migliori leggende: goblin con martelli giganti, pistoleri del Deserto Rosso, enigmatici cavalieri di Kul e persino un misterioso Ike che fa capolino come antagonista fuori dagli schemi. La storia, in perfetta sintonia con molte produzioni roguelike, non punta su una narrazione complessa e lineare; piuttosto, la sua forza sta nel saper evocare atmosfera con poche ma sapienti pennellate, immergendoci subito in un contesto dove ogni battaglia, letteralmente, può essere l’ultima. Il viaggio del nostro eroe parte da una spinta tanto semplice quanto universale: sopravvivere a una serie di incontri letali grazie al coraggio, all’ingegno e, ovviamente, a una buona dose di fortuna.
   

  
Nonostante la struttura narrativa sia volutamente minimale, i dialoghi e le descrizioni degli avversari riescono a conferire personalità ai diversi incontri, animando il mondo di gioco con un’ironia che traspare anche nella ripetitività tipica del genere. A farla da padrone non sono tanto i grandi colpi di scena o le rivelazioni epiche, quanto l’alternanza esaustiva fra attese e soprese, fra una vittoria rocambolesca e un fallimento dettato dalla sorte avversa. L’avventura si sviluppa in dieci livelli ben caratterizzati, ciascuno popolato da boss e nemici con singolari tratti distintivi che rendono ogni run imprevedibile e mai banale (una delle cose più riuscite secondo noi, ndr.).
 
Sebbene la narrazione abbia qualche limite in termini di profondità e sviluppo, la scelta di mantenere un registro leggero e di lasciare molto spazio all’immaginazione rende l’esperienza accessibile sia ai veterani del genere sia ai neofiti. Ci saremmo aspettati, forse, qualche incursione in più nelle motivazioni e nella lore dei personaggi; tuttavia, la forza evocativa dei comprimari e della stessa ambientazione retro-fantasy sopperisce a queste mancanze, creando un microcosmo ludico che riesce ad affascinare. Vogliamo inoltre ricordarvi che Slots & Daggers è localizzato in italiano.
 

 

Il gameplay di Slots & Daggers

Passando alla struttura del gameplay, Slots & Daggers opta per una sintesi elegante tra immediatezza e profondità tattica: ogni scontro si gioca sulla ruota della fortuna della slot machine, dove ogni simbolo rappresenta armi, pozioni, scudi, magie e valuta. L’interazione è fortemente “tattile”: il pulsante da premere, il rumore delle monete, le animazioni dei rulli e la tensione che cresce a ogni spin contribuiscono a creare quell’atmosfera avvincente che si prova anche nei casinò veri e propri, ma qui traslata in chiave fantasy. La formula è semplice solo all’apparenza: si parte con tre simboli e, man mano che si avanza, si sbloccano nuovi elementi che ampliano il ventaglio di possibilità. Le meccaniche di base sono subito comprensibili, ma gli abbinamenti fra simboli, i potenziamenti a disposizione e la scelta strategica dell’equipaggiamento consentono un incredibile margine di sperimentazione (modificatori, rulli extra, incantesimi unici... c’è di che sbizzarrirsi).
  

Slots & Daggers è una delle sorprese indie dell’autunno

  
Il gioco alterna quindi momenti di pura casualità, nei quali la sorte governa le sorti della run, a fasi in cui la pianificazione diventa centrale. Ogni giro di slot è una combinazione di rischio e calcolo: cerchiamo il colpo finale con un attacco fortunato o ci cauteliamo con uno scudo? Incassiamo monete o puntiamo sull’upgrade di un incantesimo? Questa dialettica fra rischio e premio rende ogni partita unica, e fa leva su un senso di tensione davvero magnetico. Il ciclo di gioco resta sempre coinvolgente, complice la possibilità di personalizzare il proprio equipaggiamento e di adattare il “deck” di simboli agli avversari incontrati (o almeno provarci, perché la fortuna non sempre ci assiste... purtroppo, ndr.).
  
Sotto il profilo della longevità, la presenza di una modalità infinita aggiunge una variabile dirompente, perfetta per chi ama le sfide al limite dell’endurance score. L’avanzamento nella campagna principale offre invece una curva di difficoltà ben bilanciata, anche se forse avremmo voluto vedere una varietà maggiore negli obiettivi e nei tipi di eventi. Da segnalare un meta-progresso “snello”, piuttosto classico: le risorse accumulate fra una run e l’altra possono essere reinvestite per potenziare statistiche chiave, senza introdurre però innovazioni clamorose rispetto ad altri esponenti del genere. Il gameplay, anche se a tratti rischia di risultare ripetitivo, si dimostra comunque efficace e raffinato nella sua essenzialità, lasciando il giocatore con quella classica sensazione di “ancora una partita e poi basta” che solo i migliori roguelike sanno dare (e qui ci siamo cascati anche noi, ndr.).
 

 

L'arte e la tecnica di Slots & Daggers

A livello di direzione artistica, Slots & Daggers abbraccia in pieno il fascino del retrò grazie a una pixel art curata nei minimi dettagli, fatta di colori saturi, sprite essenziali e atmosfere che strizzano l’occhio tanto all’iconografia fantasy classica quanto alle vecchie sale giochi. L’ambientazione sembra sempre in bilico tra ironia e inquietudine: il design dei nemici, bizzarro e grottesco, accompagna alla perfezione il tono leggermente surreale dell’avventura, suggerendo un mondo dove il caso e il bizzarro sono di casa. La varietà visiva, soprattutto nei nemici e negli effetti delle slot, contribuisce a mantenere la curiosità sempre alta, rendendo ogni partita visivamente memorabile.
 
Sul piano tecnico, l’esperienza scorre senza intoppi, segno di una programmazione solida che non fa rimpiangere produzioni più strutturate. L’interfaccia utente, volutamente minimale, risulta leggibile e intuitiva anche nei momenti più concitati, consentendo di concentrarsi totalmente sull’azione. Interessante il sistema di animazioni: i rulli della slot e le reazioni dei nemici sono accompagnati da effetti visivi sempre coerenti, capaci di comunicare al giocatore il senso di impatto (e frustrazione, quando le cose vanno storte... ndr.). Abbiamo notato qualche piccolo rallentamento nelle fasi più caotiche, ma nulla di realmente penalizzante per una produzione indie di questa portata.
 
Infine, la componente audio riesce a valorizzare l’esperienza in modo notevole: i rumori delle slot, i jingle di vittoria e il sound design degli attacchi creano un feedback immediato e gratificante, mentre le musiche contribuiscono a immergere il giocatore in quell’atmosfera a metà tra nostalgia e tensione. Pur senza proporre una soundtrack memorabile, la colonna sonora si dimostra perfettamente calzante, accompagnando ogni situazione di gioco senza mai risultare invasiva. Piccola nota: ci sarebbe piaciuto qualche variazione in più nei temi musicali, soprattutto durante i livelli più avanzati, ma la selezione attuale svolge comunque bene il suo lavoro.
 

 

Slots & Daggers

Dopo numerose run, una sfilza di vittorie e altrettante sconfitte clamorose conditi, naturalmente, da un bel po’ di risate e qualche imprecazione contro la dea bendata siamo convinti che Slots & Daggers sia una delle sorprese indie dell’autunno. Riesce a incarnare alla perfezione lo spirito dei rogue-like moderni, fondendo la tensione del rischio tipica delle slot machine a un loop di gioco snello quanto gratificante. Sarà difficile staccarsene se amate il genere e vi affascinano le declinazioni più originali della formula ruolistica. La produzione di Friedemann, pur proponendo una narrazione minima e qualche sbavatura nella varietà delle situazioni, conquista grazie a un gameplay coinvolgente, a una direzione artistica memorabile e a un’ottima accessibilità. Se cercavate il titolo giusto per alternare corse alla fortuna e pause di puro divertimento strategico, qui troverete pane per i vostri denti. Non possiamo che consigliarne l’acquisto agli appassionati in cerca di emozioni forti e colpi di scena imprevedibili.

8.00

Trama 6.50

Gameplay 8.50

Arte e tecnica 8.00

Pro:

gameplay originale e altamente rigiocabile

stile artistico retrò curatissimo

Contro:

qualche calo di varietà

elemento fortuna molto importante

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Slots & Daggers è disponibile su PC

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Annunciato Slots & Daggers

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Un nuovo roguelike molto interessante

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