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Recensione Risen per Nintendo Switch

Torniamo a calpestare le terre di Faranga nella nostra recensione di Risen per Nintendo Switch

A volte ritornano

Ho un ricordo abbastanza chiaro di quando lessi, per la prima volta, l'anteprima di Gothic. Il titolo sviluppato dai ragazzi tedeschi di Piranha Bytes mi lasciò letteralmente a bocca aperta, il mondo di gioco, le possibilità offerte, tutto mi sembrava un sogno. Ho sempre seguito da vicino i vari lavori dello studio di sviluppo teutonico e, tra alti e bassi, i titoli prodotti mi sono sempre piaciuti. Tra tutti i titoli sviluppati però avevo una predilezione per uno in particolare: Risen. Inutile dire che ero parecchio contento quando lessi l'annuncio della sua remastered (anche se non sono un grande fan di queste operazioni). Ma veniamo al sodo e iniziamo a parlare proprio di questo titolo nella nostra recensione di Risen per Nintendo Switch.
 

 

La trama di Risen

I titoli di Piranha Bytes hanno sempre avuto una trama interessante (anche se forse non sempre originale), d'altra parte parlando di giochi di ruolo è anche abbastanza lecito aspettarsi un minimo di trama e di tessuto narrativo no? Ecco, la trama di Risen è una trama che non fa certo gridare al miracolo o per cui si possa pensare di vincere un Nobel ma, se non altro, riesce ad unire un minimo di mistero sui fatti che stanno accadendo ad una sana dose di ironia e la cosa è decisamente positiva. Ovviamente tutto quello che state leggendo riguardo la trama della remastered di Risen vale per il titolo originale visto che questa operazione non ha visto alcun cambiamento (se non tecnico).
 
Ecco quindi che ci si ritrova di nuovo sulla spiaggia dell'isola di Faranga, senza armi, con un gran mal di testa e con l'obiettivo di scoprire il mistero dell'isola. Ebbene si, l'isola ha sicuramente dei misteri da svelare perchè è l'unico posto (nel cuore del Mediterraneo) che sembra essere immune all'immane catastrofe che si sta scatenando su tutto il globo terraqueo... insomma la storia di Altantide al contrario. Si perchè gli esseri umani stanno pagando cara la loro arroganza: dopo la cacciata degli dei infatti il mondo è stato flagellato da una sequela inenarrabile di eventi catastrofici e l'unico posto al mondo che sembra sicuro è proprio Faranga. 
 
Inutile dire che noi, nei panni dell'eroe, siamo qui per svelare il mistero e cercare di portare un po' di pace nel mondo. Non proseguo oltre nel racconto e vi lascio il piacere di scoprire la storia del nostro eroe e dell'isola tra una battuta spiritosa e l'altra. Ci tengo però a ricordarvi che Risen è localizzato in italiano e quindi, anche se non conoscete l'inglese, non vi perderete nulla del gioco.
 

 

Il gameplay di Risen

Ma parliamo di gameplay perchè è proprio questo l'elemento che più mi aveva appassionato del titolo originale. Ecco che vi porto quindi la prima buona notizia: a livello di gameplay Risen giocato su Nintendo Switch è esattamente come ve lo ricordate su XBOX 360 (se l'avete già giocato). Iniziamo a parlare dei punti principali del titolo, quindi, stiamo parlando di un gioco di ruolo di stampo occidentale, non è quindi difficile trovare le classiche caratteristiche del genere. Abbiamo modo di personalizzare il nostro alter ego in diversi modo ma, fondamentalmente, dotandolo di armi e magie. Se siete tra i giocatori che ci mettono secoli a scegliere la classe di partenza qui resterete un po' spaesati: in Risen non esistono classi, a seconda di dove posizionerete i vostri punti abilità cambieranno le caratteristiche del vostro personaggio.
  

Risen è un GDR classico con un ottimo bilanciamento tra cose da fare e cose da studiare

 
Salendo di livello possiamo quindi potenziare il nostro personaggio e specializzarlo nelle abilità che meglio descrivono il nostro modo di giocare, da questo punto di vista la liberà espressa nel titolo Piranha Bytes è decisamente ampia. Non solo, ma questo sistema vi permette anche di cambiare in corsa lo stile di gioco rendendo Risen molto malleabile sul lato del gameplay. Ovviamente non possono mancare all'appello un grande numero di armi a disposizione del nostro eroe ne, tantomeno, un bel sistema di incantesimi che vi permette di creare delle combinazioni molto interessanti tra combattenti melee e ranged. 
 
Il combat system è ben bilanciato e divertente, facile da imparare ma sufficientemente profondo da essere sempre in grado di offrire delle sorprese. In Risen però non si combatte e basta: oltre al fatto che vi troverete ad avere a che fare con decine di quest fin dall'inizio del gioco, il titolo vi permette di fare un sacco di altre attività secondarie come, ad esempio, cucinare. Se ai giorni nostri può sembrare scontato ai tempi dell'uscita originale del titolo non lo era sempre. Ma come si gioca Risen su Nintendo Switch? Decisamente bene, i controlli sono reattivi e il titolo si lascia giocare ottimamente sulla piccola console di casa Nintendo.
 

 

L'arte e la tecnica di Risen

Come sempre quando ci si trova di fronte ad una remastered non è facile parlare di grafica e questioni tecniche ma, almeno sotto il profilo artistico, possiamo andare abbastanza sicuri: Risen offre un mondo di gioco originale, sfaccettato e interessante. Sia i personaggi che incontrerete per i territori di Faranga che gli ambienti stessi sono interessanti così come le quest risultano, generalmente, piacevoli da affrontare. 
 
Tecnicamente parlando Risen si comporta bene su Nintendo Switch (d'altra parte stiamo parlando di un titolo pensato per due generazioni fa di console...). Durante le nostre partite non abbiamo assistito a bug a problemi particolari e, da questo punto di vista, c'è da fare un appunto: rispetto ai precedenti prodotti di Piranha Bytes anche il Risen originale era particolarmente curato sotto questo aspetto. 
 
Niente da dire invece su audio e colonna sonora che fanno il loro lavoro senza stupire ma con assoluta decenza.
 

 

Risen

Rigiocare Risen su Nintendo Switch è stata una piacevolissima sorpresa. Il titolo Piranha Bytes è invecchiato bene e il gameplay funziona perfettamente anche ai giorni nostri. Certo non potete (e non dovete) aspettarvi una grafica mossa da Unreal Engine 5 ma la resa sul piccolo schermo di Nintendo Switch è decisamente buona. Se vi siete persi Risen ai tempi della sua uscita e state cercando un GDR classico con un pizzico di ironia siete nel posto giusto.

8

Trama 7.50

Gameplay 8.00

Arte e tecnica 7.50

Pro:

divertente come l'originale

ottimo da giocare in portabilità

Contro:

alle volte dispersivo

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