Tra adesivi e pianeti lontani
Bentornati cari lettori, oggi parliamo di
Pilo and the Holobook, titolo sviluppato da
Mudita Games e pubblicato da
RedDeer.Games (
che ringraziamo per averci fornito un codice con cui testare il titolo ndr.).
Pilo and the Holobook arriva su PC e console proponendosi come una boccata d’aria fresca per chi ha bisogno di un’avventura leggera, ma non per questo priva di profondità. Se siete amanti di titoli come
A Short Hike,
Spiritfarer o
Omno, c’è un’ottima probabilità che vi innamoriate anche di questo viaggio tra i pianeti del sistema XOP-642. Pronti a partire per un’avventura piena di colori, creature strampalate e misteri da svelare? Allora seguici nella nostra
recensione di Pilo and the Holobook per PC.
La trama di Pilo and the Holobook
La
narrazione di Pilo and the Holobook si sviluppa nel sistema stellare
XOP-642, dove
Pilo, un giovane fennec, intraprende un viaggio per documentare le meraviglie dell’universo. Accompagnato dal suo mentore Prof, Pilo esplora pianeti unici, ognuno con la propria flora, fauna e misteri da svelare. L’Holobook, uno strumento che combina le funzionalità di una macchina fotografica e di un’enciclopedia, è fondamentale per raccogliere informazioni e interagire con l’ambiente.
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Durante l’esplorazione,
Pilo scopre la presenza del Catrame, una sostanza oscura che minaccia l’equilibrio dei pianeti. La missione del protagonista diventa quindi duplice: documentare le meraviglie dell’universo e trovare un modo per contrastare la diffusione del Catrame. La trama, pur mantenendo un tono leggero e adatto a tutte le età, affronta tematiche profonde come la conservazione ambientale e l’importanza della conoscenza. ?
La
narrazione è arricchita da incontri significativi con creature e abitanti dei vari pianeti, ognuno con le proprie storie e problematiche. Questi momenti offrono spunti di riflessione e contribuiscono a creare un mondo vivo e credibile. La scelta di evitare dialoghi complessi in favore di una comunicazione più visiva e simbolica rende la storia accessibile anche ai giocatori più giovani.
Il gameplay di Pilo and the Holobook
Il
gameplay di Pilo and the Holobook si basa sull’esplorazione e sulla raccolta di adesivi tramite l’Holobook. Ogni pianeta offre ambienti unici da esplorare, con enigmi ambientali da risolvere e creature da documentare. La meccanica dell’Holobook, che permette di trasformare oggetti e creature in adesivi da collezionare, aggiunge un elemento di collezionismo che stimola la curiosità e l’attenzione ai dettagli.
Giocare a Pilo and the Holobook è un po' come essere all'interno di un cartone animato interattivo
Il gioco non presenta combattimenti, concentrandosi invece su un’esperienza rilassante e contemplativa. Gli
enigmi ambientali, sebbene generalmente semplici, offrono una varietà sufficiente per mantenere l’interesse del giocatore. Tuttavia, alcuni puzzle possono risultare poco intuitivi, e l’assenza di un sistema di suggerimenti potrebbe rappresentare una sfida per i giocatori più giovani o meno esperti.
La
progressione nel gioco è scandita dalla raccolta di adesivi e dalla scoperta di nuove aree. L’Holobook si evolve nel corso dell’avventura, acquisendo nuove funzionalità che permettono di interagire in modi diversi con l’ambiente. Questa evoluzione aggiunge profondità al gameplay e incentiva l’esplorazione continua dei mondi di gioco.
L'arte e la tecnica di Pilo and the Holobook
La
direzione artistica di Pilo and the Holobook è senza dubbiouno dei suoi punti di forza. I pianeti sono rappresentati con uno stile cartoonesco e colori vivaci, creando ambienti accattivanti e pieni di dettagli. Ogni mondo ha una propria identità visiva, con flora e fauna uniche che contribuiscono a creare un universo coerente e immersivo.
Dal punto di vista
prestazionale,
Pilo and the Holobook gira molto bene su PC, anche su configurazioni non particolarmente performanti. Durante la nostra sessione di test non abbiamo incontrato rallentamenti o cali di frame rate degni di nota, e anche la versione provata su
Steam Deck ha dato risultati soddisfacenti. Si nota una buona attenzione all’ottimizzazione, cosa che non diamo mai per scontata soprattutto nei titoli indie (
che spesso devono fare i conti con risorse limitate ndr.).
Il
comparto audio è allineato con il tono leggero e contemplativo dell’opera. Le musiche accompagnano con discrezione l’esplorazione, adattandosi dinamicamente ai diversi ambienti e alle azioni compiute dal giocatore. I suoni ambientali, come il fruscio delle foglie o il gorgoglio di un ruscello alieno, aiutano ad immergersi completamente nel mondo di gioco.