Non di soli action vivrà l'uomo
Ci sono saghe videoludiche il cui nome invoca immediatamente un genere di appartenenza, siamo certi che se diciamo "Monster Hunter" ai più verranno subito in menti combattimenti epocali contro mostri enormi, tutto action ed effetti speciali. Effettivamente la serie di Monster Hunter (anche nella sua versione
Rise) ha sempre tenuto quel tono da action game epico. Non è però sempre stato così e CAPCOM ha pensato, qualche anno fa, di proporre uno spin-off che potesse cambiare un po' le regole del gioco: stiamo parlando di
Monster Hunter Stories uscito su
Nintendo 3DS prima e su mobile e console poi per arrivare a pochi giorni fa con la release per
PC. Grazie ad un codice gentilmente offertoci da
CAPCOM abbiamo avuto modo di provare sia
Monster Hunter Stories che il secondo capitolo
Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin raggruppati in quella che Steam definisce la
Monster Hunter Stories Collection. Se siete curiosi di conoscere un lato di Monster Hunter che forse non conoscevate ancora non dovete far altro che seguirci nella
recensione di Monster Hunter Stories e Monster Hunter Stories 2 per PC (giocati su Steam Deck).
La trama di Monster Hunter Stories
E cominciamo, come solitamente facciamo, parlando della
trama dei due titoli.
Monster Hunter Stories inizia con il giocatore che assume il ruolo di un giovane
Rider in un villaggio remoto. I Riders, a differenza dei cacciatori della serie principale, formano legami con i mostri invece di combatterli. La storia prende una piega drammatica quando un mostro noto come
Nergigante attacca il villaggio, spingendo il protagonista a intraprendere un viaggio per scoprire il segreto dietro il comportamento anomalo dei mostri. Come potete ben capire le differenze rispetto a
Monster Hunter World, giusto per citare il primo titolo canonico che ci viene in mente, sono decisamente consistenti.
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Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin continua su questa premessa, introducendo nuovi personaggi e ampliando la lore del mondo dei
Riders. Il protagonista di questo capitolo è il nipote del leggendario Rider Red, e la storia si concentra su una profezia che predice la distruzione causata da un
Rathalos decisamente unico. Insieme a
Ena, una
Wyveriana che possiede un uovo di
Rathalos, toccherà di trovare una soluzione per salvare il futuro dei
Rathalos (e non solo il loro).
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Dal punto di vista narrativo i due
Monster Hunter Stories cercano di raccontare storie più profonde e articolate rispetto ai capitoli canonici della serie e le differenze tra il primo Monster Hunter Stories e il secondo sono evidenti. Il passo avanti fatto con
Wings of Ruin è evidente e tangibile, sia nel modo di raccontare e di portare al giocatore i fatti che nella "regia" del tutto. Prima di passare a parlarvi del gameplay vogliamo però darvi un'altra buona notizia:
sia Monster Hunter Stories che Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin sono localizzati in italiano (almeno per quanto concerne i sottotitoli).
Il gameplay di Monster Hunter Stories
Ma eccoci a parlare delle differenze più evidenti e tangibili presenti in termini di gameplay tra i titoli della serie ufficiale ed entrambi questi spin-off. Il
gameplay di
Monster Hunter Stories si distacca dal combattimento in tempo reale della serie principale, optando per un sistema di battaglia a turni. I giocatori possono raccogliere e schiudere uova di mostro, addestrarli e organizzarli in squadre strategiche. Le battaglie richiedono una combinazione di attacchi, abilità speciali e conoscenza delle debolezze dei nemici. Questo sistema offre un
approccio più strategico e riflessivo, che può risultare molto gratificante per i giocatori che amano pianificare le loro mosse in anticipo. La meccanica alla base del sistema di combattimento è quella del "sasso / carta / forbice" (
ovviamente ndr.) resa più strutturata.
In
Monster Hunter Stories 2, il gameplay a turni è stato ulteriormente raffinato. Il sistema di battaglia introduce nuove meccaniche come gli attacchi combinati tra il
Rider e il suo
Monstie, e la possibilità di influenzare l'esito delle battaglie utilizzando oggetti e abilità speciali. Le battaglie sono dinamiche e offrono un'ampia varietà di strategie grazie alla vasta gamma di mostri che i giocatori possono collezionare e allenare. Non mancano
missioni secondarie che, oltre che fare da riempitivo, riescono ad immergere il giocatore a fondo nel mondo di gioco.
Monster Hunter Stories e Monster Hunter Stories 2 dimostrano come una saga possa mutare ed offrire contenuti super interessanti
Un aspetto particolarmente interessante del gameplay è la personalizzazione dei
Monstie. I giocatori possono manipolare i geni dei mostri per creare combinazioni uniche di abilità e poteri, aggiungendo un ulteriore livello di strategia e personalizzazione. Questo sistema di personalizzazione genetica permette ai giocatori di adattare i loro Monstie al loro stile di gioco preferito, rendendo ogni squadra di mostri unica. Abbiamo giocato entrambi i giochi su Steam Deck e possiamo dire che il sistema di controllo si sposa perfettamente col pad, anche con quello integrato della portatile di casa Valve.
L'arte e la tecnica di Monster Hunter Stories
Dal punto di vista prettamente estetico,
Monster Hunter Stories e
Monster Hunter Stories 2 offrono una direzione artistica di livello che si stacca prepotentemente dai canoni (
molto più seriori ndr.) della serie ed abbraccia uno stile che possiamo definire quasi cartoon. Entrambi i titoli adottano uno stile grafico in cel-shading che conferisce un aspetto da cartone animato, ma con una notevole attenzione ai dettagli. Gli ambienti sono vibranti e colorati, ricchi di dettagli che rendono il mondo di gioco vivido e immersivo. I design dei mostri sono fedeli alla serie principale, ma reinterpretati con un tocco artistico che li rende adorabili e affascinanti.
Monster Hunter Stories 2 fa un ulteriore passo avanti con una grafica migliorata e animazioni più fluide. Le cutscene sono ben realizzate e contribuiscono a narrare la storia in modo coinvolgente. I modelli dei personaggi sono ben dettagliati, e le espressioni facciali e i movimenti sono molto più naturali rispetto al primo gioco. I passi avanti rispetto al primo capitolo sono evidenti e, se Monster Hunter Stories soffre un po' la sua origine su Nintendo 3DS,
Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin si libera completamente dai limiti del primo capitolo.
Ottime le notizie sul fronte tecnico:
abbiamo giocato entrambi i titoli su Steam Deck ed entrambi girano divinamente sul piccolo "PC / console" portatile. Entrambi i giochi sono indicati come
Deck Verified ed in effetti non abbiamo riscontrato problemi di sorta durante le nostre partite. Ottime anche le due colonne sonore (abbiamo preferito quella del secondo capitolo ma è questione di gusti) e, parlando di doppiaggio, possiamo dirvi che potrete scegliere anche la lingua inglese nel caso lo vogliate.