Pronti a nuove rapine... e a nuove avventure?
Ci sono giochi che, nonostante il passare del tempo, restano impressi nella memoria collettiva dei videogiocatori come piccole perle cult.
Monaco: What’s Yours Is Mine è senza dubbio uno di questi: un titolo che ha saputo conquistare il pubblico con una formula semplice ma incredibilmente efficace, basata su rapine cooperative, ritmo frenetico e una direzione artistica inconfondibile. A distanza di oltre dieci anni, il team di
Pocketwatch Games è tornato a battere il colpo, e stavolta lo fa con un seguito vero e proprio,
Monaco 2, che promette di rinfrescare la formula originale con una veste più moderna e tante novità interessanti. Abbiamo avuto modo di provare il titolo grazie ad un codice messoci a disposizione dagli sviluppatori ed oggi siamo qui per raccontarvi la nostra opinione. Se volete saperne di più non dovete far altro che seguirci nella nostra
recensione di Monaco 2 per PC.
La trama di Monaco 2
Tornare nel mondo di
Monaco è un po’ come riabbracciare un vecchio amico dal passato burrascoso. Il primo titolo aveva gettato le basi per una narrativa leggera ma efficace, che faceva da sfondo alle scorribande dei nostri carismatici ladri.
Monaco 2 riprende quel filo e lo tesse con più cura, dando ai protagonisti uno spessore narrativo maggiore, pur mantenendo quella vena scanzonata che aveva reso iconico l’originale. La storia ruota ancora attorno a una squadra di criminali internazionali, ciascuno con il proprio background e motivazioni, pronti a mettere a segno colpi sempre più ambiziosi e rischiosi.
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Questa volta, però, c’è una
componente più marcata di tensione interna tra i membri del gruppo. I legami si fanno più complicati, le motivazioni si intrecciano, e il giocatore è portato a conoscere i personaggi non solo per le loro abilità, ma anche per i loro trascorsi e il loro futuro incerto. Il racconto si sviluppa attraverso brevi cutscene e dialoghi interni che scandiscono le missioni, arricchendo un impianto narrativo che, pur non essendo al centro dell’esperienza, riesce a dare un senso di progressione e contesto al tutto. Ci è piaciuto vedere che la sceneggiatura prova a osare un po’ di più, pur senza prendersi mai troppo sul serio.
Il tono generale rimane frizzante e ironico, con una scrittura che strizza l’occhio tanto ai film di rapina quanto alle classiche commedie d’azione. Le missioni stesse sono pensate come capitoli di una pellicola, complete di briefing, colpi di scena e risvolti inaspettati. L’impressione è quella di partecipare a una grande messa in scena teatrale, dove ogni personaggio recita la sua parte con convinzione e sarcasmo. Nonostante la natura cooperativa e la rigiocabilità intrinseca,
Monaco 2 riesce a costruire una piccola epopea criminale che ci ha sorpreso per quanto riesca a coinvolgere. Il gioco è localizzato in inglese e purtroppo
non è presente la lingua italiana.
Il gameplay di Monaco 2
A distanza di oltre dieci anni dal primo capitolo,
Monaco 2 rinnova le sue fondamenta ludiche senza snaturare la formula che ha fatto la fortuna del gioco originale. Alla base resta la cooperazione: il titolo dà il meglio di sé quando affrontato in compagnia di altri tre giocatori, ognuno dei quali veste i panni di un ladro con abilità uniche. Ma la vera novità è la possibilità di cambiare personaggio in tempo reale durante le missioni, rendendo l’approccio strategico ancora più flessibile.
Le dinamiche stealth restano il cuore pulsante del gameplay, ma l’aggiunta di nuove meccaniche, come la gestione verticale delle mappe o i sistemi di diversione avanzati, porta la formula a nuovi livelli.
Monaco 2 riprende le meccaniche del primo capitolo enfatizzando ancora di più la cooperazione
Le missioni sono strutturate con una sorprendente varietà: infiltrazioni in banche super sorvegliate, fughe rocambolesche da palazzi in fiamme, furti in musei tecnologicamente blindati. Ogni scenario introduce nuove sfide ambientali e nemici più scaltri, che costringono il giocatore ad adattarsi rapidamente. I livelli sono stati progettati con una cura maniacale, pieni di scorciatoie, botole, sistemi di sorveglianza da hackerare o disattivare. Le variabili sono tante e stimolano la sperimentazione, anche se in alcuni frangenti la difficoltà può risultare un po’ sbilanciata, specie se si affronta il gioco in solitaria.
Giocare da soli, infatti, è possibile ma meno gratificante. Nonostante l’IA alleata cerchi di reggere il confronto, Monaco 2 è chiaramente pensato per essere vissuto in compagnia. La comunicazione è fondamentale per pianificare i colpi con precisione, e spesso è proprio il caos gestito insieme agli amici a generare i momenti più memorabili. Il sistema di progressione non è invadente ma premia chi investe tempo nel padroneggiare ogni personaggio, con piccole evoluzioni nelle abilità e nuove possibilità tattiche che si sbloccano col progredire dell’avventura. In generale, l’esperienza è ricca, fluida e ben bilanciata tra azione e pianificazione (tranne quando l’IA nemica decide di barare un pochino, ndr.).
L'arte e la tecnica di Monaco 2
Dal punto di vista artistico, Monaco 2 fa un salto quantico rispetto al suo predecessore. Addio alla pixel art bidimensionale, benvenuto a uno stile low poly 3D isometrico che riesce a mantenere la leggibilità visiva del primo capitolo, ma con un look decisamente più moderno. Le ambientazioni sono dettagliate e ricche di colori, con un gusto estetico che richiama tanto i giochi di ruolo da tavolo quanto i film di rapina hollywoodiani. La direzione artistica gioca con le luci e le ombre in modo intelligente, guidando il giocatore tra i corridoi della sorveglianza e suggerendo percorsi alternativi con astuzia visiva.
Sul piano tecnico, il titolo si dimostra solido. Abbiamo provato
Monaco 2 su una configurazione
PC di fascia media e su
Steam Deck, e in entrambi i casi le prestazioni sono risultate soddisfacenti. Il framerate è stabile, le animazioni fluide e la gestione della fisica ambientale, seppur basilare, funziona egregiamente. Non abbiamo riscontrato bug gravi o glitch che compromettessero l’esperienza di gioco, anche se in alcune missioni più complesse il pathfinding dei nemici ci è sembrato un po’ ballerino. La compatibilità con Steam Deck è buona, ma alcune sezioni più concitate potrebbero mettere alla prova il piccolo schermo.
Dal punto di vista sonoro,
Monaco 2 brilla grazie alla colonna sonora firmata ancora una volta da Austin Wintory. Le musiche dinamiche si adattano perfettamente al ritmo della partita, aumentando la tensione nei momenti più delicati e dando una spinta epica durante le fughe rocambolesche. Gli effetti sonori sono puliti e chiari, con un ottimo mix tra rumori ambientali e segnalazioni sonore (fondamentali per capire quando si è scoperti). Il doppiaggio è minimale ma ben fatto, e i testi sono localizzati in italiano, il che rende l’intera esperienza molto accessibile anche per chi non mastica bene l’inglese.