Recensione Lushfoil Photography Sim per PC

Ti scatterò una foto

Non è certo la prima volta che ci troviamo davanti a un videogioco che fa della fotografia il fulcro dell’esperienza, eppure Lushfoil Photography Sim riesce a distinguersi in modo netto da tutti gli altri. Nel corso degli anni abbiamo avuto titoli come Umurangi Generation, che sposava fotografia e critica sociale, oppure esperienze più leggere come TOEM, ma il progetto di Matt Newell, distribuito da Annapurna Interactive (che ringraziamo per averci offerto un codice per testare il gioco ndr.) va oltre, cercando di unire simulazione, educazione e contemplazione in un unico flusso armonico. Parliamo di un titolo che abbandona ogni elemento superfluo per mettere al centro un’unica cosa: lo sguardo del giocatore. Se siete curiosi di sapere come se ha saputo catturarci o no seguiteci nella recensione di Lushfoil Photography Sim per PC.
 

 

La trama di Lushfoil Photography Sim

Parlare di trama in Lushfoil Photography Sim significa allontanarsi dalle classiche strutture narrative dei titoli più tradizionali e immergersi in un concetto di storytelling ambientale e sensoriale. Non ci sono dialoghi, missioni da completare o personaggi con cui interagire, eppure il gioco riesce a raccontare moltissimo. Lo fa attraverso i suoi paesaggi, attraverso la luce che cambia nel corso della giornata e attraverso il nostro sguardo, quello del fotografo che decide dove posare l’obiettivo. Ogni ambiente esplorato diventa così il capitolo di un racconto silenzioso che si costruisce scatto dopo scatto, lasciando a noi il compito di interpretarlo e viverlo come meglio crediamo.
  
  
Le location in cui veniamo trasportati non sono solo belle da vedere, ma sembrano quasi avere un’anima. Che si tratti di un piccolo villaggio giapponese, delle rive tranquille di un lago alpino o dei sentieri scoscesi dell’Himalaya, Lushfoil Photography Sim ci invita a immaginare la vita che potrebbe scorrere tra quelle rocce, sotto quegli alberi, nei riflessi delle pozze d’acqua. Non ci sono testi a spiegare cosa stiamo vedendo, ed è proprio questa assenza di guida a stimolare la nostra fantasia. L’esperienza assume una dimensione intima e personale, e ogni fotografia che scatteremo sarà parte del nostro diario di viaggio immaginario.
  
In questo senso, il gioco si avvicina più a un documentario interattivo che a un’opera narrativa nel senso stretto del termine. L’assenza di una vera e propria progressione o di obiettivi da raggiungere lo rende un titolo contemplativo, quasi meditativo. È una scelta coraggiosa, che potrebbe far storcere il naso a chi cerca un’esperienza più guidata, ma che saprà conquistare chi ama perdersi nei dettagli e lasciarsi trasportare dalle emozioni. (Non è localizzato in italiano, ma l’assenza di testo non rappresenta un ostacolo all’esperienza ndr.)
 

 

Il gameplay di Lushfoil Photography Sim

Il cuore dell’esperienza di Lushfoil Photography Sim è tutto nel gesto del fotografare. Siamo liberi di esplorare ogni ambiente con grande libertà, camminando, correndo e persino nuotando per trovare l’angolo perfetto. Una volta individuato il soggetto, entra in gioco la fotocamera virtuale, sorprendentemente avanzata nelle sue funzioni: possiamo regolare l’apertura del diaframma, la lunghezza focale, l’esposizione, la messa a fuoco e il bilanciamento del bianco, proprio come in una reflex professionale. È una vera lezione pratica di fotografia, perfetta tanto per i neofiti quanto per chi mastica già ISO e tempi di scatto.
 

Lo scopo di Lushfoil Photography Sim è quello di farvi vivere una vera esperienza da fotografo

  
Un elemento distintivo che rende Lushfoil Photography Sim ancora più interessante è la possibilità di modificare le condizioni atmosferiche e l’illuminazione in tempo reale. Possiamo decidere l’ora del giorno, aggiungere nebbia o pioggia, cambiare la direzione della luce solare, e osservare come questi parametri influenzano l’atmosfera della scena. È uno strumento potente che aggiunge profondità al gameplay, spingendoci a riflettere su come ogni elemento naturale interagisce con il soggetto inquadrato. Ogni scatto diventa il risultato di un equilibrio tra composizione, tecnica e sensibilità artistica.
 
Nonostante queste ottime premesse, è innegabile che l’esperienza possa diventare un po’ ripetitiva nel lungo periodo. L’assenza di sfide vere e proprie o di una progressione strutturata porta inevitabilmente a una sensazione di déjà vu. Scattare fotografie in ambienti meravigliosi è senza dubbio appagante, ma senza obiettivi chiari o meccaniche secondarie a supporto, si rischia di vivere le sessioni di gioco come una semplice passeggiata digitale (abbiamo notato anche qualche rallentamento nelle performance su macchine meno recenti, ma nulla che rovini seriamente l’esperienza ndr.).
 

 

L'arte e la tecnica di Lushfoil Photography Sim

La direzione artistica di Lushfoil Photography Sim è semplicemente straordinaria. L’attenzione maniacale per il dettaglio ambientale trasforma ogni scorcio in una potenziale cartolina. Il realismo con cui sono state ricreate le ambientazioni naturali è tale da farci dimenticare di essere in un videogioco: dai riflessi sull’acqua increspata ai giochi di luce tra le fronde degli alberi, ogni elemento visivo è curato con passione e competenza. Il design non si limita a imitare la realtà, ma la esalta, mettendola nelle mani del giocatore attraverso l’obiettivo della fotocamera. È un invito alla meraviglia, a rallentare e guardare con occhi nuovi ciò che solitamente diamo per scontato.
 
Dal punto di vista tecnico, il titolo utilizza l’Unreal Engine 5 e si vede tutto. Il sistema di illuminazione globale, il ray tracing, le texture ad alta definizione e la resa dei materiali creano un’immersione profonda e convincente. Abbiamo testato il gioco su PC di fascia media e alta, ottenendo buone prestazioni, anche se in presenza di molti effetti ambientali, come la pioggia e la nebbia, il frame rate può calare sensibilmente. C’è anche un sistema di photo mode esteso che permette di salvare, esportare e rivedere le foto scattate, un tocco di classe che arricchisce ulteriormente l’esperienza (su Steam Deck il titolo gira, ma con qualche compromesso grafico ndr.).
 
La componente sonora fa la sua parte nel creare un’atmosfera rilassante e credibile. Non ci sono musiche invasive, ma piuttosto un tappeto sonoro ambientale che riproduce con cura il cinguettio degli uccelli, lo scrosciare dell’acqua, il fruscio del vento tra i rami. Ogni suono è studiato per completare l’illusione di trovarsi davvero in mezzo alla natura, e questo contribuisce a rendere Lushfoil Photography Sim un’esperienza quasi terapeutica. Le poche musiche presenti sono leggere, eteree, e si fondono perfettamente con il paesaggio, accompagnando i nostri passi (e scatti) senza mai sovrastare l’ambiente.