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Recensione FATAL FURY: City of the Wolves per PC

Torna uno dei picchiaduro più famosi degli anni '90! Seguiteci nella recensione di FATAL FURY: City of the Wolves per PC

Hey Terry, li porti bene gli anni!

Dopo un’attesa di oltre venticinque anni, SNK riporta in auge una delle sue saghe più amate con FATAL FURY: City of the Wolves, disponibile dal 24 aprile 2025 su PC, PlayStation 4, PlayStation 5 e Xbox Series X/S. Questo nuovo capitolo si propone di rinnovare la serie mantenendo intatta l’essenza che l’ha resa celebre, introducendo al contempo nuove meccaniche e una veste grafica moderna. Abbiamo avuto la possibilità di provare il titolo di SNK grazie ad un codice gentilmente offertoci dal publisher ed oggi siamo qui a raccontarvi la nostra esperienza. Se volete saperne di più, e se siete pronti a menare le mani, mettetevi comodi e seguiteci nella recensione di FATAL FURY: City of the Wolves per PC.
 

 

La trama di FATAL FURY: City of the Wolves

La trama di FATL FURY: City of the Wolves si colloca un anno dopo gli eventi di Garou: Mark of the Wolves. Rock Howard e Kain R. Heinlein scoprono che Marie Heinlein, madre di Rock e sorella di Kain, è ancora viva ma tenuta prigioniera da Mr. Big. Per salvarla, Rock si impegna a recuperare l’eredità di Geese Howard, suo defunto padre, che include i Jin Scrolls, antichi manufatti magici. Un nuovo torneo King of Fighters viene annunciato a Second South Town, con l’eredità di Geese come premio, spingendo Rock, Terry Bogard e altri a partecipare per raggiungere i loro obiettivi personali.
   

  
La narrazione si sviluppa attraverso il nuovo Episodes of South Town, un’esperienza che combina elementi RPG con la classica modalità Arcade, offrendo approfondimenti sui personaggi e le loro motivazioni. Tuttavia, alcuni hanno trovato questa modalità ripetitiva nel lungo periodo, pur apprezzando l’approfondimento narrativo che offre. Ovviamente la componente narrativa non è certamente il fulcro principale dell'esperienza e FATAL FURY: City of the Wolves si dimostra un titolo votato completamente al gameplay.
  
FATAL FURY: City of the Wolves è localizzato in italiano, permettendo ai giocatori di immergersi completamente nella trama e nei dialoghi.
 

 

Il gameplay di FATAL FURY: City of the Wolves

Il cuore pulsante di FATAL FURY: City of the Wolves è un gameplay che riesce nell’arduo compito di innovare senza tradire le proprie radici. Il nuovo sistema di combattimento, denominato REV System, rappresenta una delle introduzioni più interessanti per i veterani e una manna dal cielo per i neofiti del genere. Si tratta di una meccanica che aggiunge una componente strategica alla gestione della barra REV, la quale permette ai lottatori di accedere a manovre offensive potenziate, a patto di saper leggere il ritmo dello scontro. Ogni personaggio dispone di un set di attacchi e combo che sfruttano la REV gauge in modo differente, il che apre la porta a uno stile di gioco dinamico e profondamente personalizzabile. In sostanza, City of the Wolves chiede al giocatore di scegliere non solo quando colpire, ma anche come colpire, e questo fa una differenza enorme nei match più competitivi.
  

FATAL FURY: City of the Wolves è un ottimo modo per ricordare ai giocatori che FATAL FURY non è morto!

  
Accanto a questa innovazione, SNK ha pensato bene di rinfrescare il sistema di controllo con due opzioni: Arcade Mode e Smart Style. Il primo è pensato per chi ha già dimestichezza con i picchiaduro e vuole sentire il feedback “duro e puro” di ogni singolo input. Lo stile Arcade restituisce un feeling old-school che farà la gioia dei fan di lunga data della serie, di quelli che ancora oggi ricordano con nostalgia i doppi quarter circle dei cabinati Neo Geo. Il controllo Smart, invece, è pensato per rendere accessibile il gioco anche a chi si avvicina per la prima volta al genere, consentendo combo semplificate e mosse speciali con input ridotti. E la cosa bella è che queste due modalità coesistono perfettamente online, permettendo a ogni tipo di giocatore di esprimersi al meglio (è il bilanciamento il vero ago della bilancia qui, e sembra che SNK ci stia lavorando seriamente ndr.).
  
Il roster iniziale include 17 personaggi, un mix ben calibrato tra icone storiche della serie e nuove leve pronte a lasciare il segno. Ritroviamo con piacere nomi del calibro di Terry Bogard, Rock Howard, B. Jenet e Mai Shiranui, affiancati da esordienti come Preecha e Vox Reaper, ciascuno dotato di un proprio stile unico che invita alla sperimentazione. Non mancano le modalità classiche come il Versus locale, il Training, e un comparto online completo di Ranked, Casual e Room Match, ma il vero tocco di classe è la modalità Episodes of South Town, una sorta di “arcade evoluto” con elementi da visual novel e sezioni semi-RPG. In questa modalità possiamo conoscere meglio la storia e le motivazioni dei personaggi attraverso cutscene e dialoghi doppiati, ma, a onor del vero, la struttura rischia di risultare ripetitiva se affrontata senza la giusta dose di interesse per la lore. È un’aggiunta interessante che però non riesce a catturare completamente nel lungo periodo, seppur apprezzabile per il suo tentativo di aggiungere carne narrativa al fuoco del gameplay. La localizzazione in italiano rende comunque tutta l’esperienza narrativa e testuale molto più fruibile anche per chi non mastica l’inglese (e qui ci sentiamo di fare un applauso sentito al team di localizzazione ndr.).
 

 

L'arte e la tecnica di FATAL FURY: City of the Wolves

Dal punto di vista artistico, FATAL FURY: City of the Wolves adotta uno stile cel-shading che richiama i fumetti, con animazioni fluide e dettagli curati nei personaggi. Tuttavia, alcuni scenari di sfondo risultano meno dettagliati, creando un contrasto visivo che può distrarre durante i combattimenti.
 
Tecnicamente, il gioco si comporta bene su PC, con tempi di caricamento rapidi e un frame rate stabile. Il netcode è solido, garantendo partite online fluide, anche se alcuni utenti hanno segnalato problemi occasionali di matchmaking.
 
La colonna sonora, curata da artisti come Steve Aoki e Afrojack, accompagna efficacemente le battaglie, mentre il doppiaggio, disponibile in diverse lingue, aggiunge profondità ai personaggi.
 

 

FATAL FURY: City of the Wolves

FATAL FURY: City of the Wolves rappresenta un ritorno riuscito per la storica saga di SNK, offrendo un’esperienza di combattimento solida e accessibile sia ai veterani che ai nuovi giocatori. Pur con alcune imperfezioni, il gioco riesce a rinnovare la serie mantenendo intatta la sua identità, promettendo ore di divertimento e sfide avvincenti.

8.00

Trama 7.00

Gameplay 8.00

Arte e tecnica 7.50

Pro:

sistema di combattimento profondo e accessibile

roster variegato con personaggi iconici e nuovi

Contro:

qualche problema nel matchmaking

qualche sbavatura tecnica qua e la

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