Il Guglielmo Tell norreno!
Oggi parliamo di
Ashen Arrows, un
titolo VR sviluppato da
Rusty Pipes Games e pubblicato da
VRKiwi, disponibile per
Meta Quest,
Steam e
Pico dal
20 febbraio 2025. Abbiamo avuto modo di provare il titolo grazie ad un codice messoci a disposizione dal publisher e siamo qui a raccontarvi come è andata la nostra prova. Il gioco combina elementi roguelike con meccaniche di difesa a ondate, offrendo un’esperienza unica per gli appassionati di tiro con l’arco in realtà virtuale. Se la cosa vi ha incuriosito, almeno quanto ha incuriosito noi, seguiteci nella
recensione di Ashen Arrows per Meta Quest.
La trama di Ashen Arrows
Ashen Arrows ci trasporta in un universo ispirato alla
mitologia norrena, dove vestiamo i panni di un arciere scelto dagli dèi per difendere il proprio bastione dall’assalto di creature oscure. Il gioco non si perde in lunghe introduzioni, ma ci immerge immediatamente nel cuore dell’azione, mentre una voce narrante ci introduce ai misteri della “Freccia Cinerea”, un’arma leggendaria dotata di poteri straordinari. Il nostro obiettivo è affrontare ondate sempre più numerose di nemici, proteggendo i sacri pilastri del nostro regno e scoprendo, man mano, i segreti dietro l’invasione delle forze oscure. L’ambientazione mitologica dona un certo fascino alla narrazione, anche se la storia non si sviluppa con particolare profondità o colpi di scena sorprendenti.
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La
modalità Saga funge da campagna principale e si suddivide in tre mappe tutorial narrate, che permettono al giocatore di apprendere le basi del combattimento e del movimento mentre la storia si dipana. Nonostante l’ambientazione epica, la narrazione è piuttosto lineare e non prevede particolari scelte da parte del giocatore. Tuttavia, alcuni elementi di worldbuilding, come iscrizioni antiche e dialoghi con figure mistiche, arricchiscono l’esperienza, fornendo un contesto più ampio alla nostra missione divina.
Il titolo non presenta un protagonista caratterizzato in senso stretto, ma preferisce lasciare spazio all’immersione, permettendo al giocatore di sentirsi parte dell’epica battaglia tra luce e oscurità.
Il racconto si sviluppa attraverso scene statiche e
dialoghi che fanno da collante tra un’ondata di nemici e l’altra. Il legame con la mitologia nordica è evidente, con riferimenti a divinità, rune e riti antichi che accompagnano la nostra ascesa nel ruolo di difensore dell’umanità. La sensazione è quella di vivere un’ultima resistenza prima dell’inevitabile fine, evocando atmosfere quasi da
Ragnarök. Nonostante la sua semplicità, la trama riesce a regalare un contesto affascinante e a motivare il giocatore a proseguire, soprattutto nelle fasi più impegnative. Il gioco non è localizzato in italiano e questo potrebbe creare qualche problema a chi non mastica l'inglese.
Il gameplay di Ashen Arrows
Il
cuore di Ashen Arrows è il suo sistema di tiro con l’arco, che sfrutta al massimo le potenzialità della realtà virtuale per offrire un’esperienza immersiva e fisicamente impegnativa. Ogni freccia scoccata richiede precisione, forza e attenzione ai movimenti del nemico, trasformando ogni combattimento in una vera e propria sfida di abilità. Non esistono aiuti nel puntamento: se sbagliamo, la colpa è esclusivamente nostra, il che rende il gameplay appagante per chi ama la sfida, ma potenzialmente frustrante per i meno esperti. Ogni livello presenta una serie di
ondate nemiche sempre più impegnative, con creature che variano in velocità e resistenza, costringendoci a calibrare ogni tiro con attenzione.
Diciamo che se state cercando un titolo dove impersonare un vichingo armato di arco anzichè della classica ascia siete nel posto giusto!
La struttura di gioco si divide in due modalità principali: la
modalità Saga e la
modalità Bastione. La prima rappresenta una sorta di campagna narrativa che ci introduce gradualmente alle meccaniche di gioco, mentre la seconda è un’esperienza roguelike più intensa e impegnativa, in cui dobbiamo resistere a ondate infinite di nemici. In Bastione, ogni partita è diversa grazie alla generazione casuale degli incontri e delle risorse a disposizione, il che garantisce un’alta rigiocabilità. Inoltre, il gioco offre la possibilità di giocare in cooperativa con altri due giocatori, introducendo un elemento di strategia e collaborazione che cambia radicalmente l’approccio al combattimento.
Oltre all’abilità nel tiro con l’arco, il
gameplay include un
sistema di potenziamenti che permette di modificare e migliorare le nostre capacità. Durante le partite, possiamo sbloccare nuove abilità, come la possibilità di lanciare frecce incendiarie o rallentare il tempo per un breve periodo. Tuttavia, la progressione è fortemente legata all’elemento casuale, il che può rendere alcune partite più difficili di altre a seconda delle combinazioni di potenziamenti ottenute. La varietà di nemici, seppur buona nelle prime ore, tende a ripetersi col passare del tempo, il che può far emergere un po’ di monotonia nelle sessioni più lunghe.
L'arte e la tecnica di Ashen Arrows
Dal punto di
vista artistico,
Ashen Arrows adotta uno stile che mescola la mitologia nordica con un design visivo dai toni cupi e mistici. Gli ambienti sono ben realizzati, con scenari che spaziano da foreste nebbiose a castelli in rovina, donando un’atmosfera evocativa al gioco. I nemici, ispirati a creature leggendarie come draugr e spiriti maligni, presentano un buon livello di dettaglio, anche se il loro design tende a ripetersi nel corso delle partite. L’illuminazione dinamica contribuisce a creare un senso di tensione e immersione, specialmente quando ci troviamo a combattere tra le ombre, circondati da figure minacciose che emergono dal buio.
Dal punto di vista tecnico, il
Ashen Arrows è ben ottimizzato per la realtà virtuale, garantendo un’esperienza fluida su
Meta Quest 3s. Il tracciamento del movimento è preciso e risponde bene agli input del giocatore, evitando problemi di lag o di tracking impreciso. Tuttavia, il numero di poligoni e la qualità delle texture risultano piuttosto semplici, una scelta probabilmente fatta per mantenere stabile il framerate. Nonostante ciò, l’esperienza visiva rimane piacevole e funzionale al contesto mitologico del gioco. I modelli dei personaggi, sebbene ben animati, potrebbero beneficiare di una maggiore varietà nelle animazioni di attacco e movimento.
Buono il comparto sonoro del gioco, con una colonna sonora orchestrale che enfatizza il senso di epicità e pericolo. Gli effetti sonori delle frecce, del vento che soffia tra le rovine e dei nemici che si avvicinano creano un’atmosfera intensa e coinvolgente. Il doppiaggio in inglese è di buona qualità. Gli effetti ambientali sono curati e aiutano a immergersi ulteriormente nell’azione, facendo sentire il giocatore parte di un mondo antico e pericoloso.