6.50

Recensione in breve Mortal Rite per PC (Early Access)

Alla ricerca di un souls like cooperativo? Diamo un occhio a Mortal Rite nella nostra recensione per PC

Nelle lande corrotte...

Oggi parliamo di Mortal Rite, titolo sviluppato da Round Toast Studios, uno di quei tipici progetti nati dal desiderio di fondere diversi generi in un’esperienza nuova, brutale e cooperativa. Il risultato? Un titolo che strizza l’occhio a Dark Souls, abbraccia il ritmo dei dungeon crawler e non ha paura di alzare il livello della sfida fin dai primi minuti. Non siamo davanti a un prodotto che vuole giocarsela sul piano della spettacolarità grafica o della narrativa cinematografica: qui si combatte, si coopera e si muore. Spesso. Magari pure in compagnia. Se amate i titoli impegnativi che fanno del “trial and error” una filosofia, Mortal Rite potrebbe già avere un posto riservato nella vostra libreria di Steam. Ma vale davvero la pena addentrarsi in queste lande corrotte? L’unico modo per scoprirlo è... seguirci nella nostra recensione di Mortal Rite per PC.
 

 

La trama di Mortal Rite

In Mortal Rite, ci troviamo catapultati in un universo fantasy oscuro e spietato, un mondo frammentato da un’antica catastrofe dove la morte non rappresenta mai la fine definitiva. Il giocatore assume il ruolo di un campione resuscitato grazie al potere della Godstone, un artefatto mistico che concede una seconda possibilità a guerrieri prescelti. Ognuno di questi eroi ha una propria identità, un passato oscuro e poteri unici che si intrecciano con i misteri delle terre corrotte che ci troviamo ad attraversare. La narrazione non è mai invasiva, ma si lascia scoprire frammento dopo frammento, spesso tramite descrizioni ambientali, testi nascosti e brevi dialoghi che riescono a evocare un senso di decadenza e redenzione (lo diciamo spesso ma anche in questo caso vale: niente spoiler, promesso ndr.).
  

 
Non ci troviamo davanti a una trama lineare né tantomeno a una narrativa classica in stile RPG occidentale: Mortal Rite preferisce un racconto ambientale, che ricorda da vicino l’approccio di titoli come Dark Souls o Remnant: From the Ashes. È il mondo stesso a raccontare la sua storia, con rovine invase dalla natura, altari dimenticati e resti di battaglie che fanno immaginare epiche disfatte. Questa scelta stilistica non piacerà a tutti, soprattutto a chi ama essere guidato passo passo, ma contribuisce a rendere l’universo di gioco affascinante e misterioso. Va detto che al momento Mortal Rite è disponibile solo in lingua inglese, con testi e dialoghi non localizzati: un dettaglio da tenere in considerazione se non si ha familiarità con la lingua.
 

 

Il gameplay di Mortal Rite

Il gameplay di Mortal Rite prende a piene mani dalle meccaniche dei Souls-like ma le rielabora in chiave cooperativa, proponendo una struttura che premia sia l’approccio solitario che quello di squadra. Ogni personaggio selezionabile ha due “stance” uniche, cioè modalità di combattimento che offrono abilità e approcci diversi alla battaglia. Questo dualismo consente una personalizzazione notevole dello stile di gioco, che diventa ancora più rilevante in cooperativa. Ogni combattimento richiede riflessi pronti, osservazione e una buona pianificazione: l’errore si paga caro, e anche il nemico apparentemente più semplice può rivelarsi letale se affrontato con leggerezza.
  

Mortal Rite punta tutto sulla modalità cooperativa per differenziarsi da altri titoli simili

 
La componente cooperativa fino a cinque giocatori rappresenta uno degli aspetti più riusciti della produzione. Il mondo si adatta dinamicamente al numero di partecipanti, aumentando la sfida in modo proporzionale ma anche favorendo la collaborazione e il coordinamento. Le sessioni in multiplayer regalano i momenti più intensi e memorabili, dove l’azione diventa corale e la vittoria nasce da un’alchimia tra i membri del gruppo. Peccato per alcune imperfezioni tecniche: durante le nostre prove abbiamo riscontrato cali di frame rate e una reattività dei controlli non sempre impeccabile, elementi che in un titolo così votato all’azione possono risultare frustranti (soprattutto durante gli scontri coi boss… ecco, lì ogni millisecondo conta ndr.).
 

 

L'arte e la tecnica di Mortal Rite

Dal punto di vista visivo, Mortal Rite mostra un’ambientazione coerente e affascinante, con paesaggi tetri, castelli in rovina e dungeon immersi in un’atmosfera cupa e decadente. Il design dei personaggi è curato, con ogni campione dotato di una silhouette riconoscibile e un’estetica coerente con la propria storia. Anche gli avversari sono ben concepiti, con creature grottesche e demoniache che sembrano uscite da un incubo condiviso. Le animazioni, pur ancora un po’ grezze in alcune transizioni, riescono a comunicare il peso e la brutalità dei colpi, elementi cruciali per un buon feeling nel combattimento.
 
Sotto il profilo tecnico, però, il titolo sconta alcune limitazioni dovute allo stato di Accesso Anticipato. Abbiamo incontrato bug visivi, glitch occasionali e qualche problema di stabilità, soprattutto in fasi particolarmente concitate. Nulla di irreparabile, sia chiaro, ma è evidente che il lavoro di ottimizzazione non è ancora completo. A livello audio, Mortal Rite fa un buon lavoro: gli effetti sonori sono solidi e rendono bene la tensione degli scontri, mentre la colonna sonora, pur non sempre memorabile, accompagna con discrezione i momenti salienti dell’avventura. Il doppiaggio in inglese è presente ma limitato, e l’assenza del supporto alla lingua italiana si fa sentire, specialmente nelle fasi narrative più criptiche.
 

 

Mortal Rite

Mortal Rite è uno di quei giochi che, nonostante i limiti tecnici e un impianto ancora acerbo in alcune sue componenti, riesce comunque a lasciare il segno. Non lo fa con i fuochi d’artificio, né con cutscene mozzafiato o un cast stellare. Lo fa col suo cuore pulsante: il gameplay. La sfida proposta, la componente cooperativa e la varietà nei personaggi giocabili ci hanno tenuti incollati allo schermo ben più di quanto ci aspettassimo. Sì, ci sono cali di frame rate, qualche bug fastidioso e un polish generale che deve ancora arrivare, ma l’anima del progetto è viva e si fa sentire.

6.50

Trama 6.50

Gameplay 7.00

Arte e tecnica 6.00

Pro:

modalità cooperativa fino a cinque giocatori

design dei personaggi distintivo

Contro:

problemi di performance e bug

narrazione poco approfondita

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