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Recensione State Of Decay 2 - Sarete in grado di sopravvivere?

Undead Labs propone uno State of Decay sotto steroidi. Se siete appassionati di The Walking Dead continuate a leggere, ci sono sorprese eccezionali per voi!

E’ un mondo di zombie, baby!

Zombie… un termine che ormai definire abusato è poco, li abbiamo visti in tutte le salse, chiusi in un centro commerciale col primo (mitico) Dead Rising, li abbiamo affrontati per le strade di Londra in ZombiU, affrontati con gli amici in Left 4 Dead o siamo fuggiti da quelli velocissimi di Dying Light… Potremo continuare per ore, ma tra tutti questi c’è un gioco che uscì quasi in sordina eppure stupì tutti a suo tempo: State Of Decay. Bene mettevi comodi perché oggi siamo qui per parlarvi del suo seguito nella nostra recensione di State of Decay 2.

State of Decay 2

La trama di State of Decay 2

Ed eccoci qui a parlare del punto più “fumoso” di State of Decay 2: quello narrativo. Abbiamo scritto fumoso, non critico e c’è un perché: State Of Decay 2 non ha una vera e propria trama, la storia dobbiamo costruirla e scriverla noi, con le nostre gesta. Se siete quindi appassionati dei titoli con una forte componente narrativa possiamo dirvelo subito: forse non siete nel posto giusto, o meglio, rischiereste di rimanere delusi. Se invece fate parte di quell’insieme di persone che non vedono l’ora di poter lasciare la loro impronta inuma gioco o di decidere le sorti dei protagonisti di un videogioco a suon di scelte e decisioni allora qui avete pane per i vostri denti.

L’ultima fatica di Undead Labs infatti rimette al giocatore tutte le scelte e le decisioni che sapranno fare la differenza tra la vita e la morte, non solo del nostro alter-ego ma anche di tutti i superstiti che decideranno di unirsi alla nostra causa. L’obiettivo di fondo di State Of Decay 2 resta sempre uno: quello di debellare una volta per tutte la terribile Piaga del Sangue: la malattia che, a tutti gli effetti, ha creato questo immondo casino trasformano i morti in assassini senza scrupoli. Eppure, pur avendo questo come obiettivo principale le sottotrame che andremo a creare autonomamente avranno la meglio e sovrasteranno l’obiettivo a lungo termine.

Creare una differenza tra la “main quest” e le quest secondarie sarebbe stata una vera e propria forzatura al gameplay di State Of Decay. Il fatto di essere obbligati a continuare a cercare elementi essenziali per la sopravvivenza, o munizioni o componenti ci metterà automaticamente su binari narrativi diversi e creerà storie da vivere al momento (magari in compagnia di qualche amico visto che ora è presente la modalità cooperativa) senza che i programmatori le abbiano pensate. Una semplice missione di recupero di munizioni in un fienile abbandonato può facilmente trasformarsi in un’epica battaglia all’ultimo proiettile lottando per la sopravvivenza.

Se in buona sostanza volete scrivere il destino dei protagonisti di un videogioco State Of Decay 2 vi offre questa grande opportunità in un modo quasi unico nel genere. 

State of Decay 2

Il gameplay di State of Decay 2

Se qualcuno la fuori pensa di trovare in State of Decay 2 uno stravolgimento del gameplay e delle meccaniche base del primo capitolo rimarrà deluso, State of Decay 2 può essere considerato come una vera e propria estensione del primo capitolo, la sua naturale evoluzione. A differenza del prequel i ragazzi di Undead Labs hanno però concentrato i loro sforzi sulla componente multiplayer e sul concetto di gruppo.

Possiamo dividere i momenti di State of Decay 2 in due componenti: una prima più di stampo action e una gestionale. Nella componente action State of Decay 2 ci da la possibilità di controllare non solo il nostro protagonista ma uno qualunque dei membri della nostra enclave riuscendo a differenziare il gameplay in modo significativo. Ogni personaggio ha infatti delle caratteristiche uniche che lo rendono una pedina più o meno fondamentale nell’economia di gioco. Utilizzare un personaggio con una forza sopra la media sarà più utile in combattimento rispetto ad uno specializzato in medicina ad esempio.

Non solo, ogni personaggio ha la possibilità di migliorare le proprie abilità durante il corso dell’avventura in pieno stile RPG. Avere cura dei propri commilitoni o compagni di enclave è fondamentale perché ogni volta che uno di loro verrà perso non potrà più essere recuperato, una morte, in State of Decay 2 è per sempre. Dal punto di vista gestionale la cosa si fa ancora più interessante perché le cause di morte non sono solo “da combattimento” ma anche quelle più normali, di malattia, di un’infezione, mal nutrimento ecco. Prendersi cura dei vari personaggi risulta quindi fondamentale per restare il più competitivi possibili nel territorio. Anche il territorio entra in gioco quando si parla di State of Decay, infatti il mondo di gioco non è popolato solo da zombie assetati di sangue ma anche di altri gruppi di sopravvissuti, altre persone come noi che combattono ogni giorno per sopravvivere e costruire un mondo migliore.

Il tipo di rapporti che instauriamo con loro cambierà radicalmente il nostro approccio al gioco, possiamo decidere di instaurare rapporti commerciali, alleanze e collaborazioni ma nulla ci vieta di attaccare un avamposto e fare piazza pulita di tutte le loro scorte. Certo l’intelligenza artificiale non starà a guardare e lo scontro a suon di proiettili potrebbe attirare intere orde di zombie e lasciamo a voi le conclusioni finali. L’ultimo elemento per cui ha senso fare due parole è la gestione del proprio rifugio; organizzare la nostra base nel migliore dei modi è un elemento fondamentale per la nostra sopravvivenza. Decidere se dedicare più spazio ai dormitori piuttosto che all’area medicale, decidere se far dormire i nostri uomini all’aperto piuttosto che in letti cambierà radicalmente il loro morale e li esporrà, più o meno, a malattie. Anche la parte meramente gestionale di State of Decay 2 centra in pieno l’obiettivo di Undead Labs cioè quello di creare un titolo che potesse portare sui nostri monitor una vera e propri applicasse zombie come mai si era vista prima d’ora. 

State of Decay 2

L’arte e la tecnica di State of Decay 2

Se fino ad ora abbiamo evidenziato gli elementi migliori di State of Decay 2, adesso ci tocca levare il velo sui problemi e perché ne parliamo proprio nel paragrafo dedicato alla componente tecnica del titolo? Beh, chiaro, proprio perché è qui che il lavoro di Undead Labs mostra il fianco ai problemi più evidenti.

Se abbiamo detto che State of Decay 2 offre un comparto narrativo che viene costruito e plasmato direttamente dall’utente e che dal punto di vista del gameplay riesce ad essere vario e divertente da quello tecnico e artistico State of Decay 2 non brilla certo nell’olimpo del gaming. Il primo e più grande difetto si può notare nel comparto grafico, alcuni screen del titolo sembrano usciti quasi dalla scorsa generazione di console e siamo convinti che il team di sviluppatori avrebbe potuto fare molto di più.

La nostra prova, su XBOX One (base non XBOX ONE X) ha rilevato diversi problemi come pop-in delle texture e della vegetazione, rallentamenti nei momenti più concitati e una struttura grafica non proprio al passo con i tempi. Ci saremmo aspettati qualcosa di più sotto questo profilo visto anche il passaggio all’Unreal Engine 4, motore che abbiamo visto in più riprese dare grosse soddisfazioni a sviluppatori e giocatori. Dal punto di vista artistico invece le cose vanno meglio, State Of Decay 2 riesce infatti a trasmettere un senso di ansia di terrore vero, la possibilità di perdere i componenti della nostra squadra (magari dopo averli fatti specializzare) è sempre presente e tende ad angosciare il giocatore che si lascia suggestionare più facilmente.

Gli artisti di Undead Labs sono riusciti a ricreare atmosfere e situazioni che aiutano l’immersione del giocatore nel mondo di gioco. Ultima nota a margine, State of Decay 2 presenta sottotitoli in italiano mentre il doppiaggio è in sola lingua inglese, questo se non altro aiuta tutti a comprendere a pieno quello che succede nel gioco. Dulcis in fundo la colonna sonora e gli effetti ambientali sono perfettamente integrati con l’ambiente di gioco e aiutano a trasmettere quel senso di ansietà che permane tutto il gioco. 

State of Decay 2 

 

State of Decay 2

State of Decay 2 amplifica i punti focali del primo capitolo portando questo sequel ad un nuovo livello. L’introduzione della modalità cooperativa (realizzata con un sistema di drop-in / drop-out semplice ed efficace) riesce a dare ulteriore valore all’eccellente lavoro fatto da Undead Labs. A tutti gli effetti State Of Decay 2 sembra quasi un “simulatore” di The Walking Dead sia per le tematiche trattate che per il modo in cui il titolo riesce a trasmettere sensazioni e situazioni vissute nella famosa serie televisiva. Se vi era piaciuto il primo capitolo resterete sicuramente estasiati da State Of Decay 2, una versione decisamente super potenziata del suo predecessore.

8.5

Trama 7.00

Gameplay 9.00

Arte e tecnica 7.50

Pro:

gameplay profondo

un sacco di cose da fare

Contro:

tecnicamente migliorabile

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