Recensione Overcooked

Ai fornelli!

Oggi parliamo di Overcooked, primo titolo della neonata Ghost Town Games e pubblicato da Team 17.  Team 17 sta dando grande spazio ai titoli indipendenti e a buona ragione, visto che Overcooked si è portato a casa ben due BAFTA Awards quest’anno, come miglior titolo dedicato alle famiglie e come miglior titolo inglese ma ora proseguiamo con la nostra recensione e vediamo come se la cava questo particolare titolo.
 

Si, Chef!

Il Pianeta delle cipolle è in grave pericolo, la Belva un terribile mostro sta devastando tutto ciò che incontra per saziare la sua fame incontrollata. Solo due chef separano il regno dalla sua fine, e noi abbiamo proprio il compito di fermare l’essere demoniaco. Guidati dal Re delle Cipolle iniziamo quindi la nostra avventura ai fornelli, cercando di preparare quante più pietanze possiamo. A poco servono però i nostri sforzi visto che la Belva sembra avere un appetito davvero interminabile.
Il Re delle Cipolle prende una decisione drastica, ci rimanda indietro nel tempo, più precisamente nel 1993, migliorare e raffinare le nostre doti culinarie e apprendere nuovi piatti che possano calmare l’appetito del gigante distruttore e salvare quindi il Regno delle cipolle.
 
Tornati nel 1993 iniziamo quindi la nostra storia che ci porterà ad apprendere nuovi piatti, a lavorare in cucine che avranno dell’incredibile e a preparare piatti come non se ne sono mai visti.
 

C’è da correre!

Overcooked è un titolo giocabile da uno a quattro giocatori, sia in modalità cooperativa che competitiva che ci mette al comando di uno (o più) chef a cui dobbiamo impartire comandi per preparare i piatti che vengono richiesti dalla sala. Noi abbiamo provato la versione XBOX One del gioco e lo schema dei comandi è molto semplice, con A si interagisce con gli ingredienti e gli oggetti, con X si effettua l’azione (tagliare, affettare, lavare, pulire ecc) e con B si può effettuare un piccolo scatto. In alto a sinistra possiamo visualizzare la coda delle richieste, mentre in basso a destra un timer scandisce il tempo che manca alla fine del servizio.
 
Per preparare con successo i vari piatti dobbiamo prestare attenzione a quali ingredienti servono e all’ordine in cui questi ingredienti vanno utilizzati. Se giocate in single player potete switchare tra i vari chef con il tasto RB e potete così effettuare più lavori contemporaneamente e cercare di guadagnare prezioso tempo. I nostri piccoli cuochi non devono solo preparare da mangiare, ma anche occuparsi della pulizia dei piatti e di tanti altri piccoli lavori che sono necessari all’interno di una cucina per far si che questa resti efficiente.
 
I vari livelli (oltre 30) presentano una difficoltà crescente che ci creeranno non poche difficoltà visto che in ogni livello che affronteremo le cucine avranno disposizioni diverse o caratteristiche tipiche dell’ambiente in cui sono locate. Inutile dire che il degenero che si crea (e il relativo divertimento) durante le partite con gli amici è epocale. Cercare di ottimizzare i tempi, correre da un lato all’altro della cucina per preparare le varie pietanze mentre ci si scontra o si confondono i passaggi può essere un ottimo modo per passare una serata in famiglia o tra amici.
 

Che stile!

Dal punto di vista artistico e tecnico Overcooked è un ottimo insieme di semplicità e colore. I ragazzi di Ghost Town Games hanno saputo utilizzare uno stile grafico molto semplice e chiaro che aiuta i giocatori ad evidenziare immediatamente gli oggetti necessari e utili sullo schermo. Oltre al fatto di essere molto piacevole la grafica risulta riconoscibile e piacevole. Anche la colonna sonora accompagna le partite come un tranquillo sottofondo senza distrarre il giocatore dalla frenesia del match.
 
Overcooked utilizza Unity come motore grafico e, nella circostanza, si comporta decisamente bene. Il titolo offre la possibilità di collaborare o cooperare fino a quattro giocatori, purtroppo solo in multiplayer locale, non sono previste infatti modalità online. Il gioco è anche completamente tradotto in italiano, garantendo a chiunque la possibilità di giocarlo senza problemi.